Ciòe non sanno leggere? Non riescono ad andare alla feltrinelli o al libraccio e comprarsi un libro? Oppure in biblioteca? La rete ha amplificato l’informazione ma ci si informava anche prima,e ci si può informare anche oggi senza.
e qua un titolo talmente deprimente da far venire da piangere: abbiamo conquistato il penultimo posto in Europa!!! Che figata!!!
Si ma si torna a quanto sostiene giustamente @Exekias, non siamo ultimi in Europa perché non sappiamo leggere, le elementari le abbiamo fatte tutti, non ci mancano gli strumenti, abbiamo librerie e biblioteche, siamo ultimi perché alle persone non gliene frega niente di informarsi. La tua teoria sul non sapere dell’esistenza degli strumenti tiene poco, perché tutti sappiamo leggere e sappiamo che esistono posti dove vendono o noleggiano libri.
A me pare che si trovino scusanti per un fatto ovvio. Dopodiché nessuno dice di togliere il voto per sempre, chiunque a quel punto può informarsi, oppure passiamo ad un sistema con voto plurimo, va bene anche questo.
è il non gliene frega niente che contesto, @Atlas82! Uno per fregarsene deve essere consapevole, deve aver operato una scelta ma la scelta esiste solo ed esclusivamente tra due cose di pari grado.
Se tu in un piatto metti una cosa poco appetibile anche visivamente e poi una bella lasagna e poi mi dici “scegli”…mi stai prendendo in giro o ti stai prendendo in giro tu stesso. Quella non è una scelta: è istinto di sopravvivenza.
Mi spiace tornare sempre al mio argomento preferito della proposta di legge sulla discriminazione: se tu ad una persona discriminata gli metti davanti la possibilità di poter condurre l’esistenza suscitando la simpatia, nel migliore dei casi, la pietà nei peggiori, della collettività che non ti considera come una persona alla pari e dall’altra gli metti una trafila insormontabile e gravosissima che alla fine di anni ed anni ha FORSE il riconoscimento di…chessò, riuscire ad uscire dal portone di casa in totale autonomia…cosa pensi che la maggior parte delle persone “sceglie”?
Cosa “sceglieresti” tu se fossi al loro posto?
Continueresti a sopravvivere, barcamenandoti alla buona, e non ascolteresti nemmeno chi ti viene a raccontare che in realtà sei uguale agli altri e che devi imparare ad esercitare i tuoi diritti. Gli diresti “se vabbè” ma non perché sei un menefreghista ma perchè…non hai altra scelta.
Neppure io rido, ma a me un partito formato dai “migliori” piace assai, tutto il resto può benissimo concorrere in qualsiasi altro partito o crearne uno a piacimento. Sul discorso della rappresentanza io respingo l’idea di “popolo”. Il popolo non esiste e noi non abbiamo la pretesa di rappresentarlo, cerchiamo piuttosto il sostegno di quelli che condividono il nostro progetto di trasformazione sociale, che di un partito addomesticato e inoffensivo non se ne fa niente nessuno, Detto questo continuo a ritenere l’epistocrazia un tentativo sbagliato di rispondere ad un problema reale.
Sono completamente d’accordo con… tutto! Ora mi fermo, perché se sono d’accordo ancora un’altra volta, diventa stalking
No, scusa tu prima hai contestato che non avessero accesso agli strumenti in quanto non conoscevano il loro funzionamento, quando ti ho fatto notare che basta aver fatto le elementari per avere accesso alla lettura e che è impossibile che non sappiano dell’esistenza dei libri sei passata a questo:
Comunque quando vivi la politica non con spirito critico e razionale, ma come fosse andare a vedere una partita del mio Ambri accade questo, accetti una verità senza documentarti, ovvero non te ne frega niente di farlo, ti va bene così e ti ritrovi ad essere convinto che la UE ti imponga di produrre formaggio senza latte,questo avviene quotidianamente, le persone si informano tramite i meme su Facebook, non gli interessa andare oltre e i risultati sono davanti ai nostri occhi.
Ma sopratutto per quale masochistico motivo il mio voto (che mi sbatto a documentarmi) dovrebbe valere quanto quello di una persona convinta di ogni sciocchezza? Oppure di uno che si fa di anfetamine e che ha come unica attività andare ai Rave? (esempio non causale un ragazzo del mio quartiere questo è basta fa), quali danni potrebbe creare a chi realmente è più debole? Non vuoi limitare l’accesso al voto? Va benissimo usiamo il voto plurimo,chi ne sa di più deve avere più voce in capitolo. Oltretutto credo che si perda di vista un punto fondamentale, tutti hanno potenzialmente accesso al voto, anche più di ora, un ragazzo di 14 anni per esempio potrebbe votare senza problemi.
Brennan scrive:
“Principio di antiautorità: quando alcuni cittadini sono moralmente irragionevoli, ignoranti o politicamente incompetenti, è lecito non consentire loro di esercitare autorità politica sugli altri. O impedendo loro di detenere il potere o riducendo il potere che hanno al fine di proteggere persone innocenti dalla loro incompetenza.”
Ditemi se razionalmente non è ragionevole, ditemi se molti di noi non avrebbero il diritto di essere protetti dall’incompetenza altrui.
Applausi!!!
ci riflettevo stanotte tra i tanti pensieri, quindi è solo un abbozzo che voglio sviluppare. Io faccio partire ogni mia riflessione da una domanda, e la domanda è questa: il potere accentrato è sempre momentaneo, la storia dell’umanità è la ad insegnarcelo. Distribuirlo a tutti lo renderebbe eterno?
E questo che potenziali conseguenze potrebbe portare?
Per esempio…se questo fosse l’unica maniera per far cessare le guerre e la disuguaglianza nel mondo?
Non varrebbe la pena di provare?
A mio avviso no, perché dovremmo partire da un analisi di che cosa sia il potere, estendere il diritto di voto non fa aumentare il potere, perché questo rimane saldo nelle mani dello Stato, che non è una sovrastruttura, come diceva Marx, ma una struttura, come sosteneva Benjamin Tucker, che vive in un rapporto di interdipendenza con il Big Business e con le BigCorporation. Limitare il potere reale, significa limitare il potere dello Stato e farlo retrocedere al “guardiano notturno” Lockeano,ridurlo a livello municipale per le decisioni minori, ed utilizzare il libero mercato a scopo difensivo come sosteneva Tucker,il tutto dopo un reset. Ma il ruolo dello Stato per me non ha niente a che vedere con l’epsitocrazia, che per altro si può benissimo associare alla democrazia diretta.
A proposito di puntare sull’educazione. In questi giorni due terroristi suprematisti bianchi hanno ammazzato 29 persone in Texas e in Ohio. E’ molto probabile che avrebbero avuto qualche difficoltà in più a realizzare i loro deliri, se nel Paese in cui vivono non si vendessero armi come fossero Happy Meal. Certo, avrebbero potuto procurarsele al mercato nero, sul Dark Web, o altro. O forse avrebbero potuto prendere regolarmente un porto d’armi e procurarsele legalmente. Ma forse anche no. Il problema è che nel suddetto Paese hanno deciso che dare le armi a qualunque stronzo sia un fatto di libertà, e che il rischio che ne faccia l’uso che ne hanno fatto i 2 rincoglioniti sia accettabile. Perché siccome non è detto che il cittadino medio ne faccia un uso pessimo, allora si accetta il rischio. Gun control? Giammai! La soluzione è puntare sull’educazione, che nella fattispecie arriverà dalla famiglia e/o dalla scuola e dalle istituzioni. Cosa mai potrà andar storto?
No, lo trasformerebbe in libertà.
Confronta alla scrittura nell’antico Egitto e oggi.
O pensa all’informatica oggi… e come sarà quando avremo avuto successo.
Dunque, in realtà le cose sono di pari passo. Vietare alcuni partiti può avere senso, ma se ci pensiamo bene, questi partiti senza che certe persone possano votare non potrebbero mai arrivare in parlamento.
Io credo che si confonda la libertà individuale con la libertà collettiva, il diritto di voto può incrementare la seconda ma non la prima, ed il fatto che alcune persone possano o meno votare, non incide sulla loro libertà individuale.
E dovremmo parlare almeno di voto consapevole ed informato,il voto è un atto importante che andrà ad influenzare non solo la tua vita, ma quella del prossimo, il voto è un esercizio di autorità e di potere, che non tutti possono o sono in grado di gestire razionalmente.
Applausi a scena aperta
E questo è il problema più grande, perché fa sì che non vengano votati gli eletti ma il partito.
Questo fa sì che chi designa i candidati abbia di fatto il potere assoluto nel partito.
La dimostrazione è che Zingaretti vuole le elezioni per potersi liberare dei renziani
il punto, @Atlas82 è che non puoi misurare la razionalità e la responsabilità di un altro individuo. Sono anni che ci provano negli USA con il QI facendo dei fiaschi enormi…
Ed anche se ci si riuscisse nessuno potrebbe mettere la mano sul fuoco che le persone a cui si è dato il patentino di responsabili e razionali non impazziscano tutti di botto (chessò per un virus o per un metodo di manipolazione profilante anche più efficace di quello che utilizzano adesso) votando in maniera totalmente irresponsabile.
Per questo penso che l’unica forma di tutela è quello di diffondere e distribuire il potere a tutti, compresi gli estremisti, compresi quelli al disopra delle righe…non sia mai che un domani non fossero proprio questi individui a salvare il mondo…
Perché il qi non è il metodo giusto.
e qual è il metodo giusto?
vedere se hai tatuaggi nazi
e mo mi fai venire voglia di farmi un tatuaggio nazi
In realtà ciò che contesto è proprio il modello,una persona può avere 110 di qi ma fregarsene della poltica, la maggior parte delle persone vota, ma non ha idea di chi sta votando, di quale sia il programma, se quel programma è realistico, se le riforme proposte hanno delle coperture oppure se è solo propaganda, ci sono persone che votano lega convinte che I migranti siano il 40% della popolazione, questo perché gli fa fatica aprirsi due siti seri sul PC.
No, sul serio, se sul forum i livelli delle risposte devono essere questi, vai su Facebook è meglio.
oddio…non l’abbiamo già fatto questo discorso?
Però a quello che ti ho già detto aggiungo un’ultima idea che mi ronza in testa da un po’: e se la sfida di una Politica Pirata fosse proprio quella di aprire le menti anche ad una maggiore consapevolezza?