stando a questo articolo ripreso dal Fatto il debito pubblico italiano rappresenta il massimo rischio sistemico globale. L’Italia potrebbe avere un impatto 100 volte più devastante di quello della Grecia. Non è meraviglioso? Siamo in una posizione ottimale per causare un danno immane al sistema economico globale, insomma, fratelli rivoluzionari, pensiamo a come dar fuoco alle polveri!
Oh @briganzia, per una fottuta volta mi trovi d’accordo (anche se te navighi - ma non più di tanto ormai - la china sinistra della sinistra): fuoco alle polveri!
Peter Sunde disse cosa simile… riguardo a Trump, ma il pensiero è quello direi… https://taverna.arrembaggio.eu/t/peter-sunde-abbiamo-perso-la-battaglia-per-la-pirateria-e-la-rete-ora-pensiamo-al-mondo
Mentre io ho i miei dubbi che si otterrebbe il risultato giusto…
Preferisco un ruolo propositivo piuttosto che distruttivo…
Nel sistema economico globale ci siamo anche noi, ahimè. In pratica, cosa proponete? Di non pagare il debito? Tecnicamente si chiama default. E quando un paese va in default, sono cazzi. Nessuno ti presterà più denaro per diverso tempo; verosimilmente usciremmo (perché cacciati a pedate) dall’Euro -e forse anche dall’Unione Europea-, il che vuol dire tornare alla valuta nazionale iper-svalutata. E prima ancora che ciò accada ci sarà la corsa agli sportelli delle banche, per ritirare i quattrini in euro prima che diventino carta straccia. La storia del “farà più male a voi che a noi” l’aveva già tentata Tsipras, e sappiamo com’è finita. Certo, prima o poi il Paese riparte (l’Argentina ormai va in default quasi a intervalli regolari), ma togliamoci dalla testa l’idea che a beneficiarne siano i ceti poveri. In queste situazioni chi ci sguazza sono gli speculatori. Intendiamoci: non è che io sono contrario a priori a qualunque ipotesi di “revisione” del debito; la maggior parte del debito fin qui accumulato deriva da interessi che sono cresciuti a ritmi usurai (vd. qui e qui), quindi una cosa proponibile potrebbe essere una commissione d’inchiesta che chiarisca quale parte del debito è reale e quale è derivata da interessi accumulati, ed eventualmente ricalcolare il debito così. Dopodiché, ovviamente, sarebbe opportuno non accumularne mai più, ma purtroppo dubito che -con la classe dirigente e soprattutto con gli elettori che abbiamo- succederà.
No, una revisione o ristrutturazione del debito non funzionerebbe. MI piace di più l’idea apocalittica, lo scenario di azzerare il debito (tipo Islanda). Succederebbe sicuramente un cataclisma, ma dubito che verremmo invasi come la Cecoslovacchia negli anni sessanta. Facciamo come fanno da millenni gli utenti Windows: il sistema non risponde, spengi la macchina e riavvia.
mi prendete troppo sul serio, soprattutto quando mi travesto da agit prop Nella frase succitata sono ovviamente ironico, alla base c’era una semplice constatazione e cioè che per quanto l’Italia sia un paese marginale dal punto di vista economico (naturalmente in decadenza) e da quello politico internazionale si trova paradossalmente in una posizione strategica. Insomma siamo il “fratello scemo” che dilapida i soldi di famiglia al gioco d’azzardo e distrugge le auto sportive del babbo. Non è solamente un problema di default (non sarebbe il primo nella storia e il default si può anche pilotare / controllare) perché a quanto pare le conseguenze si rifletterebbero sulle economie di molti altri paesi. Difficile ipotizzare un’ uscita dall’euro per l’Italia, se esce l’Italia è l’euro che se ne va a male, l’Italia non è la Grecia.