Molto spesso ci sono una serie di libri consigliati nelle organizzazioni, sopratutto per il partito pirata servirebbe una bella bibliografia con i libri che possano rappresentare l’ispirazione del suoi membri anche per alzare il livello dei dibattiti ed avere una base omogenea di conoscenze;
Prendo l’argomento al balzo anche per chiedervi quali sono i libri che hanno ispirato la vostra forma mentis
Al giorno d’oggi son già contento se la gente si pippa una serie di documentari… ce ne ho una collezione pure qui…
ma poi ci sono quelli molto più importanti:
E fondamentali lavori di fiction:
Io aggiungerei anche tutta la bibliografia di Asimov, Roger Mac Bride Allen, Philip K. Dick, e William Gibson. Giusto per creare l’immaginario
Sarebbe bello creare una bibliografia super minimale, in modo da minimizzare l’omogeneità ma evitare di far figuracce sulle basi.
Anzitutto un Pirata in Italia deve aver letto attentamente la Costituzione della Repubblica Italiana. Poi c’è The Conscience of a Hacker e il Jargon File originale.
Sicuramente mi sta sfuggendo qualcosa, ma in questo momento mi sembrano le uniche letture non-fictional veramente fondamentali per un Pirata.
Letture che hanno influenzato profondamente il mio pensiero sono state il Processo a Socrate (qui in una traduzione di @MCP che ne ha anche scritto qui), Conan Doyle, Poe, 1984 di Orwell e Asimov.
Beh, anche la Bibbia ha influenzato profondamente il mio pensiero.
Non c’è niente di meglio per mangiarsi un prete, parola di ex-ateo! 
E in effetti anche il Corano credo mi abbia influenzato da giovane, ma non l’ho letto tutto e temo di non averlo compreso altrettanto profondamente.
Film che mi aspetterei ogni Pirata abbia visto sono
Ehm… no @Cal, meglio l’originale: The Original Hacker's Dictionary
Io penso che non la dobbiamo prendere troppo sul serio. Per esempio, io trovo The Conscience of a Hacker piuttosto adolescenziale, e comunque faccio parte di quell’area di pensiero che distingue tra Hacker e Cracker. Quindi sconsiglio a prescindere tutto ció che fa parte della cultura Cracker. il jargon file parla essenzialmente della comunitá degli anni '90 che ormai ha fatto la trippa e non so che senso abbia per un 25enne che si accosta adesso, forse la definzione di hacker vale ancora, per il resto forse puó essere bello come curiositá. Per la Costituzione concordo, ma la estenderei a tutti i cittadini italiani. Secondo me, é meglio una biblioteca generica e ognuno pesca dove gli piace. Per esempio, rimanendo nella saggistica, io ho apprezzato molto i lavori di Pekka Himanem, Manuel Castells, Naomi Klein, Jeremy Rifkin, Noam Chomsky.
Ok, aggiungo James G. Ballard. Ma non cancellare il commento, sennó non si capisce perché ho scritto questa cosa
Ovviamente senza dimenticare Orwell e Huxley.
Se aggiungi Ballard (l’uomo subliminale è correlato con il PP-IT degli inizi) posso cancellare questo commento
I libri che ho letto (per alcuni la lettura è parziale)
OOOOH ANUBIS LA SI PUO SMETTERE DI DERAGLIARE IN OT che se no qua sembra accanimento terapeutico e io tiro giu divinità animalomorfe
Scusa.
Appena ho accesso ad un pc, sposto tutti i post sulla definizione di cracker in un thread dedicato “Chi sono i cracker?”
