Decreto Sicurezza Bis

Come tutti saprete ieri è stato approvato al Senato il Decreto Sicurezza-bis . L’approvazione è arrivata grazie al voto di fiducia, QUI trovate la scheda del ddl.

QUI, invece, trovate un interessante commentario giuridico alle norme introdotte. La lettura del decreto è piuttosto semplice ma allo stesso tempo ha dei risvolti piuttosto complicati. In prima istanza mancano i presupposti per la decretazione d’urgenza da parte del governo. Questo svuota il Parlamento di qualsiasi peso in barba alla rappresentatività sancita dalla nostra costituzione ma se ci fossimo limitati a questo sarebbe tutto piuttosto normale. Le disposizioni in materia di “contrasto” all’immigrazione clandestina sono un capolavoro di incostituzionalità, il legislatore crede di poter andare in deroga alla gerarchia delle fonti e quindi ai trattati internazionali che godono di copertura costituzionale. A riguardo è significativo questo passo dell’articolo:

Tanto premesso, è evidente che gli stessi profili di illegittimità [...] potranno viziare, oggi, i divieti ministeriali che verranno adottati ai sensi del novellato art. 11-ter del T.U. immigrazione. L’esistenza di una cornice giuridica di rango primario non cambia, evidentemente, il sistema delle fonti sovranazionali (ratificate dall'Italia) all'interno del quale tali provvedimenti si inseriscono. Anzi, paradossalmente, la presenza di un espresso riferimento al necessario “rispetto degli obblighi internazionali” renderà più agevole il sindacato per violazione di legge, con eventuale annullamento o disapplicazione in sede giurisdizionale

Altri profili di illegittimità si riscontrano nella violazione del principio del ne bis in idem quando si prospettano multe amministrative e procedimenti penali alle navi che salvano i naufraghi e nella non proporzionalità della sanzione al reato commesso. In materia di manifestazioni, si delinea la partecipazione alle stesse come aggravante di alcune fattispecie di reati strettamente collegate alle stesse e un inasprimento delle pene.

In materia di trattamento dei dati personali ed intercettazioni viene riabilitato il seguente articolo del Dl 196/2003:

Art. 57 - Disposizioni di attuazione 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell´interno, di concerto con il Ministro della giustizia, sono individuate le modalità di attuazione dei principi del presente codice relativamente al trattamento dei dati effettuato per le finalità di cui all´articolo 53 dal Centro elaborazioni dati e da organi, uffici o comandi di polizia, anche ad integrazione e modifica del decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1982, n. 378, e in attuazione della Raccomandazione R (87) 15 del Consiglio d´Europa del 17 settembre 1987, e successive modificazioni. Le modalità sono individuate con particolare riguardo: a) al principio secondo cui la raccolta dei dati è correlata alla specifica finalità perseguita, in relazione alla prevenzione di un pericolo concreto o alla repressione di reati, in particolare per quanto riguarda i trattamenti effettuati per finalità di analisi; b) all´aggiornamento periodico dei dati, anche relativi a valutazioni effettuate in base alla legge, alle diverse modalità relative ai dati trattati senza l´ausilio di strumenti elettronici e alle modalità per rendere conoscibili gli aggiornamenti da parte di altri organi e uffici cui i dati sono stati in precedenza comunicati; c) ai presupposti per effettuare trattamenti per esigenze temporanee o collegati a situazioni particolari, anche ai fini della verifica dei requisiti dei dati ai sensi dell´articolo 11, dell´individuazione delle categorie di interessati e della conservazione separata da altri dati che non richiedono il loro utilizzo;

In materia siete sicuramente più ferrati di me quindi chiedo a qualcuno di spiegarmi bene gli effetti.

vi invito a leggere bene l’articolo che ho postato e a segnalare altri articoli che possano servire a comprendere meglio la situazione.

Dal punto di vista politico abbiamo assistito all’ennesima presa per i fondelli nei confronti della democrazia rappresentativa (semmai qualcuno ne avesse ancora bisogno), all’utilizzo della fiducia per forzare l’approvazione e alla costante posizione di subalternità dei 5 stelle che anche in questa occasione non solo hanno appoggiato ma hanno anche introdotto il sequestro per le navi ONG e l’inasprimento delle sanzioni amministrative. Non so cos’altro debbano fare i grillini per dimostrare quanto siano reazionari, conservatori e nazionalpopulisti ma spero che almeno qua dentro non vi siano più dubbi sulle reali intenzioni politiche pentastellate e sulla necessità di inchiodarli alle loro gravissime responsabilità.

non spendo più di una parola sull’opposizione: inutile