Fattibilità del reddito di esistenza

ho aperto un thread in merito alla concettualizzazione di un sistema scolastico che permetta l’implementazione del long life learning

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Mi sa che hai ragione, ed allo stesso tempo mi dai una brutta sensazione. Ci sta forte lobbismo dietro alla dominanza liberista nelle cattedre economiche mentre pensieri alternativi non hanno tale supporto. Come possiamo fare in modo che si ritorni alla razionalità e scientificità in quel campo?

Crisi che, ipotizzo, avrà proprio nel mercato del lavoro il suo epicentro.

Bella.

Alla fine, è quello che ha fatto il neoliberismo: un gran lavoro di creazione di think tank e di costruzione di posizioni forti

Ah scusa, il link in alto illustra esattamente quanto dici. We’re on the same page.

ora chiunque non ragioni nel quadro neocapitalista viene visto come uno che propone unicorni e arcobaleni

Addirittura nel forum pirata…

Non dovrebbe chiamarsi life-long learning?

Uhm, come facciamo a dire che adesso non lo sia?

Anzi, ancora prima: come facciamo a dire che l’economia sia una disciplina scientifica?

Qualcuno che non vuole essere nominato in pubblico mi diceva, quando è venuto a Pisa, che l’unica teoria economica che è stata formalizzata in maniera scientifica (o pseudo-tale) è il liberismo, e la cosa mi torna. Forse dipende da questo?

Che poi il liberismo mica è incompatibile col reddito di esistenza. Anzi, le obiezioni da sinistra sono più forti delle obiezioni da destra, proprio perché quando se ne parla ricordano il nome “Milton Friedman” e ciò li fa incazzare; e perché la sinistra è molto legata al concetto di lavoro.

Giusto, giusto. Ma alla fine secondo me il liberismo sarà più negativo nei confronti del RdE perché finanziabile a lungo termine solo con la ridistribuzione dall’alto — cioè esattamente quello che la Mont Pelerin Society si formò ad eliminare (dato che nel periodo del New Deal e nel dopoguerra faceva parte di ogni normale strategia economica) — mentre la sinistra si deve semplicemente abituare che il lavoro è più dignitoso se ha il suo valore anche fuori dal mercato capitalista.

Friedman in questo senso è il solito paraculo liberista… così come Mont Pelerin ci ha insegnato questa matematica palesemente assurda che se dai sempre più ai ricchi si avrà di più per tutti, cioè l’idea che il pianeta possa sopportare una crescita economica senza limiti, Friedman ci racconta la frottola che il medio ceto può permettersi di finanziare un UBI senza toccare i borsellini dei veri ricchi. Proprio lui che con le sue teorie liberiste ha affondato il medio ceto.

Non ho capito in che senso Friedman direbbe una cosa simile. Se guardi l’esempio su quella pagina, propongono una flat tax del 50%, per tutti, ceto medio e ultraricchi. (per il ceto medio in Italia non cambierebbe granché).

Tu che sei bravo in matematica, non noti che una flat tax è estremamente vantaggiosa per gli ultraricchi? Inoltre stai parlando di una flat tax sul reddito, non sulla proprietà… giusto?

Non puoi guardarla separatamente dalla parte di negative income. Il tasso flat è solo nominale, si applica solo ai più ricchi, quando il reddito di base diventa proporzione bassissima: chi guadagna una somma uguale al reddito di base avrebbe un tasso effettivo del 25% sul totale, perché pagherebbe solo il 50% di ciò che guadagna, essendo il reddito di base esentasse.

Non la sto guardando separatamente. Questa sistema comunque non risolve il problema che il valore si accumula in mano agli straricchi e da li non ritorna più, e per questo a lungo andare non può finanziare nulla — specialmente non un RdE. Non risolve la disuguaglianza presente che non dipende da redditi.

Io non ho nessun preconcetto antiricchi.

Non è necessario. Bisogna rendersi conto che un mondo nel quale <100 persone possiedono quanto la metà della popolazione umana non può funzionare economicamente. Non ci sta nessuna urgenza di impedire a persone di diventare ricche, ma ci serve un limite… tipo che nessuno possa essere mille volte più ricco di un altro. E tale limite necessita implementazione pratica.

E questo… non è detto.

Eh? Questo è realtà.

Non è detto che sia necessario evitarlo. Che m’importa se la gente è ricca quando tutti vivono dignitosamente?

Non funziona. L’RdE non è finanziabile senza quel 50% di valore che è finito nelle tasche di <100 persone.

Ecco, dopo aver letto questa parte mi rendo conto che, effettivamente, stiamo ragionando sulla fantasia. Mi spiace @lynX ma credo che un po’ di contatto con la realtà ti farebbe bene, e scusami se sono spontaneamente così diretta. La gente muore perchè non ha la possibilità di comprare dei farmaci. E questo succede in Italia dove c’è il SSN e la Costituzione che garantisce il diritto alla salute, e quindi in teoria alle cure per tutti. Cadere dalle nuvole fino al punto di mostrare incredulità per una situazione talmente acclarata da esser oggetto da decenni di denuncia di gran parte della popolazione Italiana significa, per me, aver la fortuna di vivere in un contesto agiato senza alcun contatto con la vita quotidiana della maggior parte della gente. Beato te che lo puoi fare…

Beh allora siamo pienamente d’accordo. Non vedo nessuna contraddizione tra quello che ho detto io e quello che dici tu. E non vedo risposte alle mie domande, ma non erano indirizzate a te. Il resto sono deduzioni sbagliate, dato che evidentemente non stiamo parlando delle stesse cose (che io viva in un contesto agiato — abito nel quartiere più famoso della Germania per la sua povertà, e che io non abbia contatto con la realtà…)

a maggior ragione, allora, dovresti spiegare meglio la tua affermazione meravigliata inerente al fatto che c’è gente che muore (anche di cose banali e facilmente curabili) perché non ha accesso ai farmaci. Io ho probabilmente sbagliato ad attribuire una “mia” interpretazione a tale affermazione che per la mia percezione del mondo ha un’assoluta rilevanza e gravità, ma questo dovrebbe portare te a spiegarla in modo che chiunque sia portato ad interpretala correttamente. Non cristallizzarla e punto.

Eccole:

Quanto a:

Enorme.

In realtà l’esperienza di @Wikytjo è perfettamente in linea con quanto ti avevo descritto, per cui in realtà per me la tua domanda aveva ricevuto risposta. Però mi scuso per la scarsa chiarezza.

Le sovvenzioni non bastano, nemmeno in Italia. E non basterebbero neanche se rimuovi i brevetti.


Se non ho risposto ad altre domande, ti chiedo sinceramente scusa. Ci provo meglio che posso, ma le cose da dire sono sempre tantissime e il tempo troppo poco.

Ah che confusione… le domande erano antiche e le risposte pure… grazie a riquotarle…

That’s a statement.

Comunque mi pare che siamo usciti completamente dal topic. C’è ancora qualche critica al RdE in sospeso o abbiamo trattato tutto?

Mah… al momento io non ho nulla da aggiungere, se è questo che chiedi.

Detto questo, non mi sembra che tu abbia risposto nel merito ed in modo convincente ad alcuna delle critiche che ti mossi all’epoca.

Sebbene il RdE sia la proposta meglio congegnata che io abbia visto nel suo genere, non mi hai ancora convinto che i problemi strutturali che ho sottolineato siano risolvibili.

Ma come dissi allora, ho terminato le energie da dedicare a questo tema (per il momento).