Ciao a tutti, ho 22 anni e sono uno studente di giurisprudenza all’università di Siena. Mi sono sempre interessato di politica sia locale che internazionale. Sono venuto a conoscenza del PP fin dalla vicenda del Pirate Bay ma non immaginavo esistesse una simile realtà in Italia. Sono molto curioso e con tanta voglia di partecipare ma prima vorrei vedere se effettivamente io e il PP siamo compatibili per non danneggiare voi e me. Io ho avuto un’educazione liberale per quanto riguarda i diritti civili, politici, sociali… e credo nella E - democracy così come si sta perfezionando in Estonia. Con un mio amico Islandese sto seguendo le quasi certe elezioni dopo Panama Papers in cui il PP è dato ad oltre il 40%. Teoricamente sarebbe scontato dire di credere nell’onestà e nella trasparenza ma al giorno d’oggi… Un’ultima cosa mi piace molto imparare lingue nuove. Vi ringrazio tutti per avermi accettato
L’aspetto più caratterizzante del PP è la concezione della democrazia. Ciò comporta che l’orientamento politico economico nel programma può variare in funzione di come matura il pensiero della maggioranza. Quindi è difficile che ci sia incompatibilità con il partito, dato che ciascuno può portare avanti una proposta in cui crede e cercare di convincere il resto della comunità che quella strada è meglio di altre.
Al tempo stesso, le minoranze di fatto devono pur accettare che collettivamente si desidera altro, ma le stesse persone che in un tema fanno parte della minoranza, in altri possono far parte della maggioranza, dato che non esiste un “programma preconfenzionato”, ma è un lavoro collettivo che varia di tema in tema.
Ovviamente certe posizioni estreme, violente o eticamente inaccettabili sono incompatibili con il PP: ci sono dei valori condivisi molto stabili e basilari che emergono dalla stessa collettività.
Un caloroso benvenuto a @JoshM e @Lorinc Mi fa piacere vedere aumentare il numero di giovani. Il PP è piccolo, ma al di là delle possibilità di conquistare il mondo secondo me ci sono buone ragioni per starci dentro. Innanzitutto perché in nessuna organizzazione politica italiana (partito, centro sociale, movimento che sia) esiste una reale democrazia senza padroni. Qui la stiamo sperimentando realmente, invece.
E secondo perché l’Italia (e il mondo) ha bisogno enorme di persone che si impegnino, contro la disuguglianza e l’accentramento di poteri, che tante ricadute negative hanno sulle vite di tutte e tutti (salute, qualità della vita, lavoro, ambiente, accesso alla cultura…).
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