Piratenfail: Imparare dal Crollo in Germania

Hai descritto il “classico” partito “onesto”: un’associazione che raccoglie delle istanze e genera soluzioni per queste istanze. Ci troviamo di fronte ad un sistema con 2 gradi di libertà ( :slight_smile: ), la scelta delle istanze da ricevere e la scelta delle soluzioni. Il modo classico con cui vengono effettuate queste scelte oscilla fra i due estremi scelta a maggioranza e così tendenzialmente si perdono le soluzioni innovative e sceltra da parte dell’uomo della provvidenza che prima o poi porta nel baratro. Mi aspetto che il partito pirata sia così brillante d indagare soluzioni che vadano al di là di questo tipo di logica. Il metapartito è stato un ottimo tentativo in questo senso. Poiché l’innovazione non può che venire dalle minoranze occorre trovare una modalità per dare a queste la possibilità di sperimentare, e di crescere. Deve esserci curiosità, non paura o disprezzo nei suoi confronti. Occorre la consapevolezza che accanto alla vendita del prodotto attuale è necessaria una attività di “R&D” e che da questa dipende il futuro

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Meglio una sx fallita che si può rimpiazzare di una Linke che occupa un certo spettro senza muoversi di molto… giusto quando ognitanto riescono ad essere in coalizione di governo comunale/regionale.

Si, ma l’articolo con foto alla deposizione del sigillo pirata per le elezioni di Roma ce lo siamo guadagnati perché sono andato li vestendo il tricorno. Sia i media che i manifestanti alle manifestazioni apprezzano le carnevalate. Poi bisogna vedere come giostrarsela da li e costruirsi cmq una credibilità, nonostante alla manifestazione la bandiera arancione era portata da uno col tricorno e i fotografi l’hanno fotografato. Ogni volta.

Non è detto… ci sono le anime in cerca innovazione anche lì.

Se non ci sta lo schifo, la politica non è noiosa e il divertimento si instaura da sé. Non credo che il “dovere” (quale dovere?) abbia allontanato alcuna persona.

Siamo già stati in fase di difesa e perdita di consensi come i tedeschi dal 2009 al 2012 erano in fase di acquisizione. Le parallele sono enormi.

Il lato oscuro di Swarmwise.

No, sono finiti. In politica può succedere di tutto. Potrebbero essere la nuova DC. Il nuovo PSI.

Se siamo talmente convinti che non torneremo sulla traiettoria dell’autodistruzione giammai. Io ho l’impressione che se ancora ci facciamo prendere in giro da individui spaesati, se ci lasciamo imbrattare gli strumenti e demotivare i lettori, non combineremo nulla quando dieci malintenzionati firmano l’iscrizione e fanno sul serio.

In tutti gli ambiti dove la democrazia liquida è stata implementata bene e rispettata non c’era alcun problema a far spuntare l’originalità dal nulla, a lasciare che una minoranza proponga qualcosa di bello che piaccia anche alla maggioranza. Anzi, molto spesso la maggioranza non ha esercitato sufficiente potere di gatekeeper per fermare le mozioni scrause, quelle che andavano lavorate e approfondite nei fatti. Perciò ci vedo più un problema opposto che quello che dici tu. Diversità e minoranze nel PP vanno benone eccetto quando vogliono imporsi con la forza.

No, ci sta il culto di perdere tempo rompendo le palle a chi sviluppa le regole necessarie per sopravvivere, ma non mi risultano casi dove le minoranze sarebbero fallite per ragioni politiche. Lo fanno per ragioni sociali e comportamentali. Urlano forte per nascondere che non hanno nulla da dire. Ogni volta che ci siamo fatti da parte per lasciare che uno di quelli che gridano all’ingiustizia, alla censura, alla maleducazione ecc si realizzasse sono uscite grandi porcherie e danni d’immagine al partito. Non mi viene in mente alcuna occasione nella quale dare retta ai prepotenti ci sia andata bene.

Nel caso nostro può capitare, visto che alcune persone all’avanguardia di alcuni temi possono essere direttamente iscritte… ma non importa, perché sia se sono autori primari o relatori di idee altrui, in ogni caso devono sviluppare documenti fondati, con fonti scientifiche… roba seria in pratica. Non va bene che votiamo il supporto al porcellinum perché lo ha detto il leader ma perché ci stanno ragionamenti documentati e calcolati.

Fammene qualche esempio nella storia del nostro AP. Scommetto che le ragioni in realtà sono altre.

Lo è.

Se chiami “metapartito” la normale procedura del PP nello sviluppare nuove opinioni politiche, allora siamo già un metapartito. Se per metapartito intendi una strategia comunicativa, cioè quella della cacofonia orgogliosa, il PP-DE ha già dimostrato che non funziona.

Ce l’hanno eccetto quando abbiamo buone ragioni di non permetterlo. Fammi un esempio dove avremmo segato le gambe a qualcuno che aveva qualcosa di buono in mano. In genere se lo facciamo è perché la persona ha fatto in modo di non apparire affidabile per qualsiasi compito od incarico.

Ma che diavolo dici. Nessuno è stato disprezzato prima che aprisse la bocca per meritarselo. Anzi, troppo spesso abbiamo dato ascolto a demagogi con interessi particolari, perciò dobbiamo au contraire aumentare la cultura di uno scettiscismo costruttivo. Chi ci vuole vendere la sua idea politica la deve contornare con dati e fatti, non chiacchiere.

Per essere un partito di un numero limitato di attivi abbiamo sfornato contenuti di R&D impressionanti. Le nostre http://pdl.votopirata.it sono da paura, dico quella di @Cal per esempio. Il PP-DE ha sfornato pochissime PDL. Certi capitoli del programma sono molto avanti. Oppure il lavoro che @Silvan si sta facendo sul RdE. Direi che proprio essendo piccoli e poco orientati all’attivismo di strada abbiamo piuttosto fatto un lavoro stile think tank non da poco. Abbiamo contenuti apprezzabili da vendere agli altri PP.

Il M5S è in fibrillazione, Pizzarotti, Bertola, le colonne di un tempo stanno ondeggiando. Soprattutto per Bertola l’approdo più ovvio saremmo noi. E allora perché non facilitarci le cose approvando l’iniziativa https://agora.partito-pirata.it/initiative/show/6282.html che permette a chi si preiscrive di conoscerci meglio da subito? O l’argomento è lo stesso dei pirati tedeschi contro lo straming: non siamo all’altezza delle aspettative. Ma se è così possiamo affondare la nave.

Abbiamo bisogno di persone che hanno tempo e buona volontà, che riconoscano l’apertura che qui esiste verso i cittadini (con le dovute cautele di buona convivenza), che apprezzino l’esistenza di una struttura che è in piedi, e si inizi a fare politica seriamente (non mera propaganda, non litigi, soprattutto soluzioni). Se non troviamo una bassa percentuale (dato che è sufficiente) nella popolazione di persone così… resta la degenerazione.

Dobbiamo curare l’accoglienza e far risaltare materiale di qualità, più che insistere sulla trasparenza (che è già presente a livello più che soddisfacente).

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Vediamo la realtà. Se prima del nuovo statuto gli step per essere pirata erano due Essere “attratti” così da iscriversi Essere “attratti” così da rimanere.

con l’introduzione del nuovo statuto gli step sono diventati tre: Essere “attratti” così da preiscriversi Essere “attratti” così da iscriversi Essere “attratti” così da rimanere.

Dove la parola “attratti” assume significati diversi. E’ evidente che è inutile darsi da fare per portare le persone ad iscriversi se poi rimangono iscritte un solo anno E’ evidente che è inutile darsi da fare per portare le persone a preiscriversi se poi non si iscrivono.

E’ opinione ufficiale (non mia) che il problema della permanenza degli iscritti sia stato risolto con l’eliminazione della litigiosità grazie ai responsabili della convivenza. Non è risolto nemmeno il problema di riuscire ad essere “attraenti” verso tutti, (27 preiscritti in un anno e mezzo) ma a questo potrebbero provvedere le elezioni islandesi di aprile.

Rimane insoluto lo step 2 ma l’AP ha approvato un primo passo, l’accesso read-only. E’ possibile che le persone in grado di farlo preparino un iter per realizzarlo, sottolineando gli eventuali problemi?

Il secondo passo dovrà essere la creazione del gruppo Accoglienza che potrà approfittare della modifica.

@storno la proposta approvata è inutile, ridondante in quanto lo statuto dice chiaramente che le mozioni politiche sono già read only e dice chiaramente che TUTTE le altre non possono esserlo. Essendo i preiscritti di fatto “altri” questa norma si applica anche a loro.

Dove lo dice?

Faccio un po’ fatica a quotare tutto quello a cui mi vorrei riferire, anche perché probabilmente è sparso in diversi thread.

@Storno non credo affatto che sia il mancato accesso a LQFB la chiave per spiegare lo scarso successo, né che sarebbe il read-only a cambiare le cose. Il mio parere è non abbiamo nuovi attivisti perché non facciamo nulla che possa attirarli facendogli vedere che il PP è un buon posto per “fare”, e che non facciamo quasi nulla perché non abbiamo attivisti.

Mi interessano relativamente gli iscritti, tantomeno un partito di elettori. Ci servono attivisti, persone che hanno voglia di lavorare, non solo di “dire la loro”. E ogni 100 iscritti presi dalla rete mi aspetto che saltino fuori al max 5-6 attivisti.

L’unico modo che conosco per invogliare le persone a fare qualcosa è l’esempio positivo, ovvero rimboccarmi le maniche e iniziare io, mi cerco un progetto che ritengo importante e ci lavoro.

Detto questo, ritengo ci siano due spunti importanti in quello che avete detto:

  1. una newsletter settimanale in cui evidenziamo le 4-5 questioni più importanti che ci sono in ballo: temi di cui stiamo solo discutendo, su cui stiamo lavorando, o anche solo temi che riteniamo importanti e di cui non ci stiamo ancora occupando. Questa newsletter pirata dovrebbe essere aperta all’iscrizione di tutti: chiunque, anche al di fuori del PP, deve potersi iscrivere e leggere quali sono i temi di cui ci interessiamo, ovvero digitali ma anche di diritti civili, democrazia (es. legge elettorale), redistribuzione della ricchezza, etc Inoltre anche il “feed” dei temi e delle notizie importanti potrebbe essere aperto. Immagino un punto (forum? pad? reddit?) in cui far convergere tutte le notizie rilevanti (tweets, articoli, etc) da cui poi trarre spunti e non rischiare di perdere informazioni di rilievo. Non dobbiamo necessariamente scrivere qualcosa di nostro su tutto, in parte può essere anche solo rassegna stampa, oppure il rimando ad una discussione sul forum.

  2. l’importanza dell’accoglienza. Eventualmente alcune semplici domande nel modulo di iscrizione potrebbero semplificarci la vita e farci capire cosa possiamo aspettarci da loro, chi accompagnare e chi no. Non dobbiamo necessariamente cercare di coinvolgere a forza le persone, o pensare che possano aiutarci: la maggior parte saranno simpatizzanti che non vogliono attivarsi, ed in quel caso è inutile cercare di insistere, sprechiamo tempo, energie e rimaniamo delusi perché le aspettative erano errate. Inoltre rischiamo pure di far scappare gente. Ma al tempo stesso con le domande iniziali potremmo anche cercare di capire se si iscrivono perché sono interessati ad un tema, se hanno competenze specifiche per le quali potremmo coinvolgerli per alcuni progetti, etc A quel punto il gruppo che si occupa di accoglienza può curare i profili dei più volonterosi, nonché chi si occupa di un progetto potrebbe capire se ci sono profili con competenze o interessi utili al progetto.

  3. questo mi pare non l’abbiate menzionato ma lo aggiungo io: incontri costanti su mumble su temi specifici. Dovremmo cercare di organizzare almeno un incontro tematico a settimana, per (ri)cominciare. Ci aiuta anche a stare più sul pezzo.

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Ah ah, che buffo… stavo appunto per pubblicare un pensiero simile in un altro thread… @Ronin, hai proprio ragione, ci stiamo perdendo tra troppi thread intitolati in modo diverso ma sempre girando attorno alle stesse idee (in)condivise. Bene. Lo sposto qua. Eccolo:

Ci serve un metodo per mandare messaggi periodici a tutti gli iscritti del forum – il cd. Heartbeat di Swarmwise. Per fare in modo che tali heartbeat non abbiano l’aspetto di una newsletter qualsiasi, devono essere finalizzati in AP. L’AP ha il potere di cancellare i toni individuali, gli errori di valutazione politica che banalizzano i newsletter comuni. Dai tempi di Tuparlamento ricevo il newsletter di una nota parlamentare che espone le sue opinioni. Fa bene, ma il newsletter del PP deve essere molto migliore: deve riflettere il consenso, deve avere la forza di approfondire ogni messaggio politico con dati e fonti, meglio di Wikipedia. Deve essere una cosa che se lo dicono i Pirati la si prende sul serio e la si cita ovunque. Non otterremo mai questo status se utilizziamo lo stesso metodo redazionale (GdL o individuale) che utilizzano gli altri progetti politici. Credo che il GdL RSB deve tornare ad essere una entità virtuale – una area in assemblea alla quale ognuno partecipa se ha interesse/competenza di farlo e senza smazzarsi una mailing list, senza necessitare di coordinarsi eccessivamente, che ha sempre un qualcosa di chiedere il permesso a scrivere una cosa. Penso che i contenuti che sfornavamo in “(S) redazione” erano migliori di quelli assemblati in lista RSB, e non necessitano di chiedere permesso: se sono validi, otterranno supporto da se.

Amen. L’heartbeat che esce sia verso i simpatizzanti che ci hanno dato l’e-mail in forum o altrove, e verso quelli che ci seguono sui social, sarebbe un primo passo. Ed il bello di un lavoro assembleare è che ogni mese chiunque ha un’idea può fare la proposta iniziale dei contenuti da trasmettere – non ci sta l’individuo che per forza si deve smazzare tutto.

Esatto. Fossi a Roma lo farei. Qui a Berlino ci sono molti italiani, ma è terra bruciata per la Pirateria. Perciò non mi resta che il contributo virtuale. Se i miei pensieri li mettessi in AP invece che in forum, con gli accorgimenti di tutti diventerebbero opinioni del collettivo Pirata, e avrebbero il potere di colpire la gente li fuori.

Ops, @Ronin propone la stessa cosa, ma addirittura a ritmo settimanale. Direi di inziare lentamente finché abbiamo un numero sufficiente di redattori volontari! Veramente non c’è nessun obbligo a mantenere alcun ritmo. Chiunque crede ci sia qualcosa da mandare ai nostri sostenitori apra una mozione a tale scopo. Quando esce, al momento opportuno si invia!

L’AP consolida, ma le fonti possono essere ovunque.

D’accordo, ma anche questo si può formulare in modo consensuale in AP.

Bella idea. Inizia a formulare le domande… :wink:

Si, finalmente, si! La taverna virtuale deve trasmettere la simpatia delle voci se proprio non possiamo farla nel mondo fisico. Ricordi gli Strumble? Sono stati fondamentali per calmare le acque ed arrivare ai consensi per un nuovo statuto.

Grazie, Ronin <3

La brutta notizia… stiamo perdendo tutte le battaglie… quelle digitali e quelle non-digitali di conseguenza.

La buona notizia… si dovranno pur rendere conto, almeno in Germania, che i temi pirata erano veramente importanti.

Ora il problema è

  1. fare un partito resistente ai metodi di distruzione che gli attaccati hanno applicato nel 2012-2013;
  2. comunicare all’elettorato che il problema non erano i Pirati, ma i punti deboli strutturali e gli attaccanti che hanno saputo giostrarseli.

In pratica ci hanno hackerato, di brutto. Non servivano manco gli zero day, tanto erano grosse le nostre backdoor e vulnerabilities.

Marina Weisband insegna democrazia liquida a scuola …

https://scalingdemocracy.net/2017/09/07/leadership-and-trust-in-liquid-democracy-based-systems-interview-with-marina-weisband-part-ii/

… e ci racconta di errori avvenuti nel PP-DE …

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Tutto molto chiaro. Condivido l’analisi sul fallimento dei pirati tedeschi. Qual è la conclusione che ne traete? La colpa è dei troll che ci hanno attaccato. Amen. La storia non inegna mai nulla. Come dire: o perdete ogni speranza e fiducia nell’umanità oppure ve la facciamo perdere noi. Il problema dei pirati italiani sono gli attaccanti, i troll, in questo caso io e @anichang, quindi basta sbatterci fuori e tutto magicamente sarà risolto. Evviva :smile:

Il bello è che questa volta la verità scomoda se la sono detta da soli, non è stato il malvagio troll a dirgliela. Ma non è servita a nulla, loro hanno continuato come nulla fosse a dare la colpa ai troll. Si sono auto-assolti all’istante, senza neanche tre Ave Maria :smile: Bastava trarre le conseguenza da quanto analizzato, ma hanno preferito non farlo.

Purtroppo la maggioranza in Germania la pensa così, perciò il PP-DE non ha risolto ancora quasi zero dei suoi problemi strutturali. Visti questi sviluppi e le prime esperienze nel PP-IT sono anni che promuovo l’idea di non prendersela con gli individui ma di creare regolamenti sufficientemente ben studiati per riuscire ad integrare tutti. Le linee guida in questo senso per me sono una pietra miliare e l’interesse che stanno suscitando le traduzioni che ne ho fatto indicano che sono problemi universali che si ripresentano in tutti le associazioni umane. Sicuramente si possono migliorare, ma sarebbe un inizio assicurarsi che vengano applicate per sapere se funzionano.

Ovviamente in una struttura deficitaria di regole comportamentali è più probabile che si arrivi a danni seri per i quali il collegio arbitrale non ha più altra scelta che l’espulsione. Così è stato in alcuni casi del passato, e ne sono dispiaciuto da sempre. Chi invece non è mai stato espulso o non si è neanche iscritto, da questo fronte ha ancora tutte le carte in mano. Sii paziente che le linee guida devono valere per tutti però. Non basta che le adoperino solo coloro che le hanno votate.

Già. Sono felice che nel PP-IT stiamo provando una via diversa. Quella di imparare.

come al solito il mio post è stata cancellato. siete alla paranoia più totale, ora questione di giorni e mi bloccate. che vergogna…

premetto che spero vivamente di non essere accusato di necroposting, ma nel mio vagare alla ricerca di informazioni sono giunto in questa discussione.
fin da subito ho notato più distensione nell’espressione delle proprie opinioni e questo mi ha fatto solo piacere.

ho trovato molti spunti interessanti riguardo all’accoglienza, all’integrazione, alla ricerca di attivisti.

posso candidamente ammettere di non essere un animale politico, che entra schiamazzando dicendo “il partito deve fare così e cosà”, per cui non mi sento delegittimato o depotenziato con l’attesa dei 90 giorni, anzi sto sfruttando questo tempo per provare a capire quali sono le dinamiche di discussione qui, in modo da fare “meno” brutta figura quando avrò accesso alla piattaforma.
accetto e sto cominciando ad apprezzare che LQFB non sia in sola lettura per i simpatizzanti.

sono rimasto un po’ colpito dal fatto che abbiate individuato delle criticità (nel PP-DE ma anche nel PP-IT) riguardo all’attrazione (attiva e passiva) che il partito ha/deve avere e all’interesse che porta un iscritto a permanere.
con il pensiero ho collegato velocemente questo aspetto anche al recente aumento della quota associativa, che penso possa aiutare a consolidare l’interesse.

arrivo però al fulcro del mio messaggio:
ho provato a cercare informazioni in merito al GdL Accoglienza e non ci sono riuscito.

non ho problemi al fare l’autodidatta, buona parte delle mie competenze sono frutto di questo approccio, però provo ad azzardare un consiglio:
potrebbe essere utile avere un thread nella sezione “Benvenuto” che proponga una sorta di percorso guidato per chi si vuole approcciare al partito?
una sorta di FAQ, con una veloce cronistoria e alcuni argomenti da portare come esempio di discussione in cui si è stati rispettosi-collaborativi-concisi-aperti.

riconosco che potrebbe essere un “documento” di difficile redazione, visto che è fatto da persone che sono dentro da tempo e può esser difficile riuscire a pensare da estraneo.
io dico già che sarei in difficoltà a partecipare, poichè sto davvero passando di palo in frasca e ho dei metodi non comuni riguardo alla comprensione dei contesti.
penso però di poter dare eventualmente un feedback, come vorrei poi provare a fare anche per altri argomenti.

è un’idea bislacca?
rischia mica di sovrapporsi al neo istituito GdL Scuola di Partito?

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E’ un’idea tutt’altro che bislacca, tant’è che si era creato il GdL Assistenza che però si è estinto con le dimissioni dal gruppo di @silvan.
Anche la mail dedicata non funziona più.
Con l’aumento degli iscritti spero che qualcuno decida di dedicasici e rifondi il gruppo.

@storno stiamo sistemando anche la posta, avrai la tua casella. Non piangere per cortesia: il tempo e la paglia maturan la sorba e la canaglia.

Non è un pianto, spiegavo la situazione a @nuciluc, l’accenno alla mail perché era inutile ci provasse tramite quella che, credo, è ancora citata nell’iscrizione.

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