GENERICO
Non è chiaro il motivo per cui si debba velocizzare il processo decisionale, né quali processi decisionali debbaano essere velocizzati. TEMPISTICA La durata dei processi decisionali è la seguente: Manifesto e regolamento: 4 mesi circa Regolamento e mozioni ordinarie: 1,5 mesi
circa
Mozione urgente: 1 settimana circa
Si tenga presente che si può scegliere di fatto qualunque tempo per una mozione partendo con una mozione ordinaria e poi revocandola passando ad una urgente (naturalmente informando gli interessati) se succede qualcosa che richiede tempi stretti.
L’unica durata che potrebbe essere ridotta è quella delle modifiche a statuto e manifesto, bastano certamente 60 giorni per i commenti, ma mi sembra si sia voluto tenere lunghi tempi decisionali per rendere più difficili le modifiche.
Senza troppe seghe mentali se si decide di velocizzare i processi decisionali basta proporre nel regolamento tempi differenti per i vari step.
BACKSEATDRIVER [Intervento del moderatore - non cancellare - quanto segue @storno è decisamente polemico. Se per te il backseat driving non esiste o non è un problema: ok e puoi argomentarlo; ma devi lasciare la stessa libertà di argomentazione a chi ritiene che sia un problema o comunque un aspetto da migliorare - evita questo tipo di inutili provocazioni in futuro. Grazie.] Gli adepti del partito “Gente che ha ragione” coniano etichette per screditare chi non la pensa come loro, e così: chi non crede alla verità ufficiale dell’11/9 è un complottista chi non vuole il nucleare è un NIMBY … ed adesso chi decide di non partecipare alla discussione: perché è portato ad ascoltare la discussione è un backseat driver perché ritiene che il testo non sia emendabiule è un backseat driver perché ritiene inutile partecipare alla discussione perché qualunque cosa dica in contrario c’è sempre qualcuno pronto a spiegargli che sbaglia è un backseat driver chi è stufo di ripetere sempre le stesse cose è un backseat driver Ed il backseat driver è un danno per il partito perché impedisce a coloro che hanno ragione di dimostrargli che sbaglia.