Riforma del Gratuito Patrocinio

Questi giorni d’estate fa particolarmente caldo.

Ci avete mai pensato a come un evento comune a tutti possa profondamente differire dalle condizioni in cui lo si percepisce?

Se sei hai la fortuna di stare in un luogo ventilato, come sotto l’ombrellone in riva al mare, il caldo torrido è perfino piacevole.

Diventa massacrante dentro un autobus senza aria condizionata e…può uccidere se si è costretti a vivere in una casa di lamiera.

La Giustizia in Italia è come se fosse un…ventaglio.

Uguale per tutti.

Hai caldo? Usi il ventaglio.

C’è chi ha a disposizione più mani e più ventagli: per queste persone, anche se si trovassero a subire il caldo torrido senza aria condizionata, il calore non arriverà mai ad essere mortale.

Ai poveri viene dato un ventaglio di ferro che puoi prendere in mano solo se ti sei preventivamente munito di un qualcosa che attenui il fatto che con il calore (con l’ingiustizia) anche il ventaglio scotta.

Però non basta possedere un ventaglio per ottenere un po’ di refrigerio: occorre essere in grado di sventolare.

Ed un povero che vive in una casa di lamiera non ha energia nemmeno per alzare la mano, figuriamoci per sventolare…

Per questo in Italia non esiste la Giustizia: perché …parafrasando Don Milani “non c’è nulla di più ingiusto che dare gli stessi strumenti a condizioni diverse”.

Quindi vorrei proporre una drastica riforma del Gratuito Patrocinio, non solo migliorandone l’accesso a persone che attualmente ne sono escluse anche solo per un eccedenza di 5 euro, ma prevedendo un supporto d’immediata attenuazione del danno (un po’ come con la proposta anti discriminazione delle persone con disabilità) che permetta a chi sta dentro le case di lamiera di avere…un ventilatore elettrico intento che riprende le forze per riuscire a sventolarsi da solo.

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Quindi io, che mi pago la difesa, non accederei a questa misura di attenuazione preventiva del danno… mentre chi ha il gratuito patrocinio, sì?

Mi sembra discriminatorio.

Ha senso una riforma del gratuito patrocinio per allargare il bacino d’utenza, ma non che questo significhi avere addirittura vantaggi rispetto a chi non ci rientra.

Io credo tu abbia una strano concetto della discriminazione @Lanta

Per accedere al Gratuito Patrocinio occorre avere una sorta di “preprocesso” dove un Collegio Giudicante valuta perfino se hai motivi adeguati di fare ricorso.

Poichè c’è già una preventiva valutazione non solo di una lesione del diritto ma anche dell’aver subito un danno, in un contesto estremo, come quello per esempio di salute o di perdere la casa, lavoro ecc. dove non esistono altre risorse per farvi fronte ed attenuare il danno - al Gratuito patrocinio si accede se si ha un reddito imponibile IRPEF non superiore ad 11 mila 369,24 euro (notare perfino i 24 centesimi) -, quindi se stai subendo un torto amministrativo che, di fatto, ti fa perdere anche la scarnissima risorsa reddituale che possiedi, il danno è conclamato.

Perché lo Stato ha già verificato che non hai alcuna risorsa per farvi fronte, rispetto a chi (in teoria poi con quei limiti reddituali in pratica non è così, ed infatti sono la prima cosa da modificare) ha invece diverse risorse per sostenere sia il ricorso alla Giustizia che i danni subiti in attesa di risarcimento.

Ma la nostra proposta del reddito di esistenza (o comunque un basic income) va già a sanare questo problema.

Io francamente continuo a pensare, da libertario, che si meglio agire su di un piano individuale anziché collettivo.

speta: cosa intendi per piano individuale e per piano collettivo?

Il reddito di esistenza (anche fosse attuabile adesso ) è una misura collettiva non individuale. La riforma del Gratuito Patrocinio dovrebbe essere individuale: da strumenti adeguati al contesto individuale, non collettivo, per permettere alla persona in condizioni estremamente sfavorevoli di accedere in maniera un minimo paritaria alla giustizia.

No io la ritengo una misura individuale. Mi spiego meglio, per me bisogna correggere il problema della redistribuzione a livello individuale, staccare un assegno a ciascuno, il problema che tu sollevi è legato alla povertà, anziché statalizzare tutto e offrire servizi a titolo gratuito, cosa che porta ad un iper burocraticizzazione, oltre che spreco, corruzione e servizi da schifo, io preferisco agire dando i mezzi ad ognuno per pagarsi i propri servizi. Per azioni collettive, intendo le azioni collettiviste che tendono a far gestire ogni servizio allo Stato o comunque a farli gestire i servizi a titolo gratuito.

[quote=“Atlas82, post:6, topic:3275”] anziché statalizzare tutto e offrire servizi a titolo gratuito, cosa che porta ad un iper burocraticizzazione, oltre che spreco, corruzione e servizi da schifo, io preferisco agire dando i mezzi ad ognuno per pagarsi i propri servizi. [/quote] scusa dov’è che il Gratuito Patrocinio offre un servizio a titolo gratuito a tutti?

E’ esattamente il contrario, anche se non da fisicamente in mano i soldi al cittadino gli permette:

  • scegliersi l’avvocato che preferisce

  • affrontare tutto l’iter processuale alla pari con qualsiasi altro cittadino

  • ricorrere anche nei successivi gradi di giudizio se non si è soddisfatti del pronunciamento.

Di fatto, oltre al fatto che l’accesso è riservato solo a condizioni talmente stringenti che molti individui, che pur avendo oggettivi contesti di gravi difficoltà di accedere alla giustizia non riescono a farlo.

Per esempio in contesti di separazione non consensuale dove non c’è di mezzo un abuso ma, per esempio, un totale abbandono del figlio con disabilità da parte di uno dei due coniugi, e dove la parte priva di mezzi per difendere il figlio, non può accedere al GP perché sulla carta risulta il reddito non versato dal padre.

Quello che andrebbe ulteriormente previsto è un qualcosa per evitare che i danni subiti durante l’assurdamente lungo iter processuale non rappresentassero un aggravamento tale da diventare esso stesso un’ingiustizia subita, stavolta, per la mancanza di risorse disponibili ad attendere una sentenza.

Il punto infatti è quello di dare il soldi in mano al cittadino,non solo nel caso specifico del gratuito patrocinio (che oggi fa schifo, lo so perché mia sorella a dovuto usufruirne) ma in ogni caso dove ci sia una problematica legata alla povertà.

sfondi una porta aperta.

Purtroppo io temo che attualmente in Italia non si possa nemmeno proporre una cosa del genere, grazie anche alla pessima legge del Reddito di Cittadinanza che, per com’è stata fatta e concepita, ha dato degli ottimi argomenti a chi ha sempre osteggiato misure simili.

Per questo sto cercando d’immaginarmi piccoli ma significativi “aggiustamenti” che permettano alla legislazione attuale di funzionare meglio fornendo occasioni concrete di giustizia sociale a chi effettivamente non ce la fa.

Sto pensando al concreto ed immediato, non in grande…

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Questo è vero, ma penso che dovremmo mettercela tutta per far capire ai non pirati la sua portata rivoluzionaria.

Il Rdc è puro assistenzialismo, è un elemosina spacciata per un basic income.

Guarda, io apprezzo quello che fai qui, era più per parlare internos.

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non solo ai Pirati occorre farci arrivare tutta la popolazione ma non ci possono arrivare se non sperimentano un minimo di Giustizia Sociale senza scambiarlo per assistenzialismo.

Per questo è importante dare strumenti, far conoscere e migliorare gli strumenti che servono per attivare la democrazia.

E non è solo questione di poveri. Ai poveri è stato insegnato a tirar fuori la mano per chiedere l’elemosina. Ed elemosina si aspettano.

Ma a chi non è povero e non è nemmeno ricco è stato insegnato a chinare la testa ed andare avanti senza domande, ad essere suddito, a far quello che gli dice chi in quel momento lui riconosce come padrone (che sia un politico, un sindacalista, un burocrate, il presidente di un associazione o chiunque in quel momento detenga un qualsiasi potere).

Infatti ho scritto

Ovvero a chi pirata non è :slightly_smiling_face:

Il reddito di esistenza o il basic income hanno come effetto primario quello di rimuovere lo stato di necessità sul quale tutte le categorie da te citate (compreso il capitalista di turno) fanno leva per far accettare di tutto agli individui, oppure per garantirsi una posizione di rendita sui più deboli.

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