Non è corretto quanto dici, insisti a non fare i conti.
Allora dovrà dire lo stesso dei professori di economia che hanno sviluppato il programma di DiEM25.
Ma il modo in cui pensi si integri in una economia dinamica. Su questo, temo, è inutile continuare.
Dato che non riesci ad apportare alcuna critica solida, restiamo dove stiamo.
Ma con l’inflazione che azzera il valore di quei 12 mila dollari annui sarebbe costretta a lavorare di più, entrando in un circolo vizioso più distopico di quello odierno.
E continui a dire queste cose campate in aria.
Servizi pubblici e beni comuni. Che potrebbero rendere NON necessaria una redistribuzione monetaria.
Stai proponendo comunismo, se tutta la ricchezza confluisce nello Stato e non alle persone? Comunque con tutti quei soldi si può fare entrambe le cose… finanziare tutti i progetti che necessitano finanziamento statale ed allo stesso tempo garantire esistenza dignitosa a tutte le persone viventi…
Ripeto comunque per l’ennesima volta che io non sono contrario al RdE, solo non vedo come possa funzionare senza un metodo per mantenere stabili i prezzi.
Sbagli nel presumere che abbia tutto questo effetto sui prezzi.
Qualcuno direbbe lo stesso di un RdE etico su base planetaria.
Intanto si può benissimo cominciare con RdE in certe zone e continenti per poi arrivare a trattati mondiali che garantiscono una vita dignitosa a tutti. Mentre il tetto che dici tu richiede che ci sia trasparenza finanziaria mondiale… beh, con la buona volontà di tutti i governi si potrebbe ottenere anche quello… perciò diciamo che sono entrambe opzioni abbastanza visionarie, ma non impossibili. Credo che le misure di tassazione che abbiamo proposto sono più facili da realizzare di un tetto mondiale alla ricchezza, ma mi sta bene che ci sta più di un modo per risolvere questa cosa…
Io invece credo che siano entrambi possibili, persino contemporaneamente.
Il che è un paradosso perché se col tetto può funzionare e con misure alternative al tetto per te è economicamente impossibile, la tua argomentazione zoppica.
Il 50% della popolazione usa il RdE per cibo che prima non poteva permettersi.
Ecco, parti già male. Il 50% della popolazione continua ad avere lo stesso guadagno in tasca di prima del RdE. Si sono abbassati gli stipendi per fare spazio alla rendita garantita. La situazione cambia solo per le persone al bordo della società. Stai ragionando a base di OXFAM e l’idea che 50% della popolazione mondiale avrebbe un vantaggio economico? Si beh questo sarebbe spettacolare, ma probabilmente non si dovrebbe introdurre un cambiamento talmente radicale in una giornata…
ma di certo i 4450 € con l’RdE valgono molto meno dei 4300€ prima della sua introduzione.
Un claim assurdo. Continui a promuovere questa idea senza comprovarla.
Ma io ti ho spiegato in vari punti perché l’inflazione azzererebbe il valore di acquisto del RdE.
Se fosse così allora l’economia negli anni 70, quando la ricchezza era ancora distribuita fra le persone comuni, non poteva funzionare perché l’inflazione si mangiava tutto. Anche i capelli della tua testa.
l’UMI è solo una possibile soluzione, magari ne esistono di migliori
Buffo che continui a sostenere che la stessa cosa poi di colpo funzionerebbe se la ridistribuzione si fa come dici te invece di come dico io. Ma a questo livello stiamo?
Non consideri i poveri. Nel mondo sono più di quanti immagini. Perché i ricchi (noi) e gli straricchi (altri) gli sottraggono risorse.
Se proprio dovesse aumentare l’inflazione basta ridistribuire un pochino di più. L’idea che non si possa dare mai abbastanza ai poveri è oscena e sbagliata.
L’RdE è etico solo a livello planetario, non nazionale.
Bisogna cominciare e mostrare al resto del mondo che un’economia ridistribuita funziona meglio. Perciò sbagli anche in questo.
E a livello nazionale causerebbe comunque inflazione perché le tasse per finanziarlo verrebbero scaricate sui prezzi dei prodotti.
No. Le aziende spendono meno in stipendi perciò ci sta solo un riassetto dei business model verso modelli più etici. Il mercato resta competitivo, non puoi alzare i prezzi dei prodotti a random, e non ce n’è alcuna necessità.