Un articolino sul leggendario 730 precompilato?

Oggi ho sperimentato sulla mia pelle cosa vuol dire provare a fare il 730 precompilato accedendo coi dati INPS (non era per me, ma per la mia 90enne nonna). Ricapitolando:

  1. Vai all’Inps, e ti danno mezzo PIN
  2. l’altro mezzo te lo inviano per sms
  3. vai sul sito, metti il PIN che ti hanno dato e il sito te ne dà un’altro, di 8 cifre anziché 16
  4. con questo nuovo PIN esegui l’accesso, ma non va bene; serve il PIN DISPOSITIVO
  5. Per avere il pin dispositivo basta scaricarsi la richiesta, stamparla, firmarla, scansionarla e inviarla per via telematica insieme alla scansione del documento d’identità. A patto, naturalmente, che si comprimano i due files in un archivio .zip e che il suddetto archivio non pesi più di 1mb.(in alternativa la si può anche mandare via fax o portarla a mano all’Inps, ma tutto questo casino era stato fatto per “digitalizzare” e “semplificare” il tutto)

Al termine non ho resistito alla tentazione di manifestare la mia gratitudine allo Stato rinominando opportunamente il file

Io sarei per scrivere un articolino sul sito, magari con annessa riflessione sulla carta d’identità digitale.

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Queste cose le devi fare solo una volta nella vita. Personalmente sono entrato sul sito de Ministero delle vFinanze con la mia psw ed è stato tutto molto facile. Anche per i miei amici è stato così. Certo che siano i seguaci del dio rete a lamentarsi …

Sul sito del 730 ci puoi entrare con l’utenza di FiscoOnline (e in quel caso è facile) o appunto con questa procedura via dati INPS. Il punto non è quante volte ci devi entrare (una volta l’anno, casomai, perché anche con i dati FiscoOnline la pwd va cambiata annualmente), il punto è che l’accesso via INPS è una procedura assolutamente fuori dalla portata dell’utente medio (soprattutto se anziano). Se lo Stato vuole ridurre le file negli uffici e snellire la burocrazia, le procedure telematiche dovrebbero essere a portata di chiunque.

Proprio in quanto “seguace del dio rete” mi lamento. La rete dovrebbe servire a semplificare la vita, non a riprodurre online gli stessi grattacapi che trovi negli uffici. Perché per alcuni basta uno user id e una password, mentre tramite l’INPS c’è tutta questa procedura? Forse perché sotto sotto si vuole scoraggiare i più anziani ed evitare che i CAF e i commercialisti restino senza lavoro?

Non ho avuto la fortuna di dovermi cimentare con questa cosa: mi è bastato comunque provare ad utilizzare il lettore delle tessere sanitarie su linux e su windows, con problemi di installazione, problemi di non compatibilità con la nuova versione di Java, errori di accesso, impossibilità di modificare fascia di reddito per problemi di database. Sì alla tecnologia, ma bisogna anche saper progettare le cose: a quanto pare alle amministrazioni non riesce molto bene.

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Perché alcuni si vogliono registrare sul sito del ministero delle finanze, altri su quello dell’INPS. Comunque registrarsi lì è meno complesso che registrarsi sul PP-IT. Comunque, per carità, visto che non è obbligatorio, se è più semplice come prima ed è un regresso anziché un progresso, facciamo come prima.

La digitalizzazione è un processo irreversibile anche per i cialtroni in Italia. Ciò non toglie che in Italia - da quando ho memoria - non sia stata MAI fatta una cosa per bene.

Ora hai capito i post precedenti? E no, non si torna indietro, magari avanti soltanto meglio.