Who want be a startupper ?
I problemi da affrontare:
Ambiente: Secondo le stime del The Global E-Waste Monitor, Dossier di United Nation University, nel solo 2014 nel mondo sono stati prodotti 41,8 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. Se si considera il rapporto tra il numero di abitanti e i chilogrammi di rifiuti prodotti al primo posto c’è l’Europa con 15,9 kg pro capite, al secondo posto Oceania con 15,2kg e al terzo posto America con 12.2 kg.
In Italia il totale è di 800.000 tonnellate ma solo 237.000 quelle raccolte legalmente.
Sviluppo ed Economia: L’obsolescenza programmata o pianificata (in inglese: planned o built-in obsolescence) in economia industriale è una strategia volta a definire il ciclo vitale (la durata) di un prodotto in modo da renderne la vita utile limitata a un periodo prefissato. Il prodotto diventa così inservibile dopo un certo tempo, oppure diventa semplicemente obsoleto agli occhi dei possessori in confronto a nuovi modelli che appaiono più moderni, seppur poco o per nulla migliori dal punto di vista funzionale. Quando l’unico accorgimento preso per rendere obsoleto un prodotto prima del tempo è la pubblicità si può parlare di obsolescenza percepita o simbolica. Fonte: Wikipedia
Ultimamente sono sorti molti progetti nel mondo open hardware, mentre il mondo del open e free software rimane saldamente in mano a Linux, il progetto collaborativo più grande della storia.
Riporto qui sotto alcuni esempi da tenere in considerazione come fornitori e/o partner
L’utente al centro:
Partecipazione al decision making Utilizzo di un software per il decision making, sfruttando il Metodo Schulze e la Delega (Probabilmente l’opzione più immediata protebbe essere LiquidFeedback - Wikipedia)
Sistema Operativo: Sempre aggiornato e OpenSource. Per queste caratteristiche a livello arm vedrei bene Arch Linux Arm , con un Desktop environment orientato al “reponsive” in cui vedrei bene hawaii desktop.
esempio di riuso e riciclo: Le parti “plastiche” del progetto sono riproducibili e personalizzabili/migliorabili ad esempio con l’uso di stampante 3d.
Hardware: Il Single Board Computer è sostituibile facilmente e così sarà più facile per gli utenti della comunità aggiornarlo con futuri rilasci e migliorie. Questo sistema contribuisce a terner bassi i prezzi, aggiornare il prodotto, ridurre l’impatto ambientale e promuovere un tipo di consumo sostenibile.
Come strutturare il decision making? La piattaforma per il decision making è chiamata Plenum e vi partecipano utenti divisi in categorie:
Main sponsor I finanziatori iniziali del progetto I primi tester (potrebbe coincidere con i primi) Tutti gli utenti dopo l’attivazione del codice allegato al prodotto. I developer della versione Desktop e gli utenti contribuenti.
Il sistema delega di liquid feedback garantisce l’emergere di proposte condivise, il raggiungimento del quorum tiene lontani i troll, Plenum è un ambiente creato da umani per i bisogni degli umani. Gli utenti inattivi dopo X (mesi) non vengono contati nel quorum (no log, no lettura post, no voti espessi… non potete delegare anche le decisioni riguardanti l’aspetto grafico, ci sarà un font che preferite o uno sfondo che vorreste trovare di default? )
No share dividend.
Un eventuale utile non sarà redistribuito. Ogni surplus sarà reinvestito per il mantenimento o lo sviluppo del progetto. Per non supplire al regolamento delle maggiori piattaforme di crowfounding: “no beneficenza” questo sarà un investimento non una donazione.
La versione desktop? Non ci avevi detto della versione Desktop… hai parlato solo di tablet…
La spiego in maniera sbrigativa, sto testando hawaii desktop su manjaro linux per cominciare a prendere dimestichezza con il progetto e l’ambiente di lavoro.
Concludo un piccolo schema (mappa mentale?!)
Ps: preferisco concludere con qualcosa di più motivante…