A roma sono apparsi cartelloni “blasfemi”, lanciati dalla chiesa pastafariana con la collaborazione di street artist, per chiedere l’abolizione del reato di blasfemia, punto del nostro programma.
Possiamo appoggiare in qualche modo?
A roma sono apparsi cartelloni “blasfemi”, lanciati dalla chiesa pastafariana con la collaborazione di street artist, per chiedere l’abolizione del reato di blasfemia, punto del nostro programma.
Possiamo appoggiare in qualche modo?
In realtà,il reato di blasfemia potrebbe essere non abolito,ma esteso,a protezione anche delle altre religioni e delle organizzazioni di attivisti atei,non solo dei cattolici.Questo porterebbe forse ,dato il rispetto dovuto alle opinioni di chiunque,a un concentrarsi sulle proposte convivenza civile,come parti sociali,di chi queste opinioni le esprime,e tutelerebbe la libertà di tutti,dando il giusto peso che meritano,in regime di uguaglianza,la blasfemia non è infatti dannosa,ma inutile esattamente quanto ogni schermaglia che non porti alla civile convivenza.Mi rendo tuttavia conto del rovescio della medaglia,con le confessioni che ufficialmente,assieme agli altri corrono di denunciarsi a vicenda.
Il reato di blasfemia è funzionale ai regimi con una sola religione rconosciuta ed ufficiale (so che in Italia non dovrebbe essere così, ma in fondo…) perché creeresti un tale insieme di vincoli dovuti alle religioni / forme di pensiero che renderebbero impossibile persino il semplice parlare (i.e. parla male dei carboidrati senza risultare blasfemo per un pastafariano)
Non ho fatto i conti col relativismo etico naturale alle diverse religioni, e con le storture mentali dei fideiussione, a questo punto sono pure io favorevole alla abolizione
Per molti le vostre madri sono meno importanti del loro dio.
In realtà, io non sono laicista, ma il fatto é che la blasfemia é diventata per lo più derubricabile a illecito amministrativo, in genere inapplicabile. In realtà per dare pari dignità a ogni culto, dovremo firmare concordati anche che con frange religiose integralisti. La mia proposta, Storno, era rispettosa del Credo di chiunque,ma la società di é ormai in pluralismo religioso, ognuno tendente alla egemonia,per sua natura. Senza giudicare nessuno, io spero che tale abolizione, che giudico fatalmente inevitabile, purtroppo, non dia la stura alla intolleranza opposta, quella antireligiosa,come stai ho visto sia in Italia, che in altri Paesi, in certi casi,avendo viaggiato. Spero che un tavolo di confronto comparato delle diverse fedi possa costituire la base di una civile convivenza, con regole comuni, ma la vedo dura, e quasi impossibile. Tentare il consociativismo tra le varie confessioni é una impresa, anche se personalmente ci proverei per mediare. Bisogna vedere chi ha la umiltà di sedersi al tavolo.