oi, ma allora perché non avete scritto “non siamo Antifa” anziché “non siamo antifascisti”? Mi sembra che tutto questo casino sia arrivato da una scorretto utilizzo dei termini, come anche Marketa evidenzia. Basterebbe ammettere di aver commesso questo errore, cose che possono capitare, per ristabilire un po’ di ordine e di senso a tutto questo casino.
No, non sono arrivate, ma come Delegato Internazionale non mancherò certo di informarvi tutti se dovessero arrivare. Invece oggi, a dio piacendo, finiranno le votazioni sul luogo della prossima assemblea generale del PPEU.
Mi sembra che la risposta di Marketa sia un riassunto brevissimo del contenuto dell’articolo incriminato.
Di qui il rammarico che un così bell’articolo sia stato presentato in modo da permettere errate interpretazioni.
SnS (Sassolino nella Scarpa) sarei felice che coloro che sostengono qui chi ha malamente comunicato lo facessero anche altrove.
Chi ha orecchie per intendere in tenda
Andrebbe pubblicata su Fb la ripsota di Markéta Gregorová!
Adesso ce la fate ad ammettere di aver fatto una cazzata? I pirati sono antifascisti, certo non antifa da centro sociale, ma antifascisti.
Ti rendi conto che quella risposta e il post di cui vi lamentate non sono in conflitto, vero?
Ti rendi conto che quella risposta e il post di cui vi lamentate non sono in conflitto, vero?
La contraddizione non è tra il vostro post e quello che ha detto la Gregorová, la contraddizione è tra l’incipit del vostro post ed il post,ve lo abbiamo spiegato, a quanto pare con scarso risultato, per giorni.
La Gregorová è motlo chiara;
I partiti pirata sono per definizione antifascisti.
Voi avete scritto nell’incipit che non siamo antifascisti…
Punto.
E basta, su. Ora è in discussione la mozione i6727, che chiuderà la questione una volta per tutte, sia che si decida di adottare il Manifesto PP-EU, sia che si mantenga l’attuale.
Guarda che contenuto e registro comunicativo non sono la stessa cosa e nessuno ha mai criticato il contenuto del famoso post, se ne critica il registro, la forma ma non il contenuto.
In tutti questi giorni non ho letto mezza critica al contenuto, perché continui a battere sempre sullo stesso chiodo?
Forse abbiamo un concetto diverso di forma e contenuto, eh. Io le critiche al contenuto le ho viste.
Ma se la vedi diversamente mi va bene lo stesso, lo accetto: ormai si tratta di andare avanti, non di guardare indietro.
illuminami allora perché io fino ad ora ho soltanto letto argomentazioni contrarie all’incipit ma nulla che andasse oltre.
A me quello pare contenuto. E poi io ho visto tre tipi di critiche, in realtà:
- La costituzione blabla
- Volevamo essere ascoltati
- La comunicazione assurda, il post è fraintendibile
I primi erano un’aggressione diretta al contenuto, i secondi abbastanza bilanciati fra contenuto e forma, i terzi solo su quest’ultima (forse…)
è antifascista (dato di fatto opinabile solo da chi la costituzione non l’ha mai letta)
vanno ascoltate tutte le anime del partito quando si parla a suo nome (ovvietà)
la forma di quel post è assolutamente fraintendibile (unica questione strettamente legata al post e alla sua forma)
Certo, e pure quel post.
(Poi su quanto sia antifascista una costituzione che rimanda le limitazioni su libertà di stampa, associazione e parola a leggi ordinarie ho i miei dubbi)
non sono soggette a limitazioni legislative, ma a limitazioni giustificate da ordinanza di giudice. Ovviamente la legge stabilisce il reato e la pena
Testo integrale dell’articolo 21:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [ cfr. art.111 c.1 ] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
A me questo non pare poco. Per niente. La legge (ordinaria) immagino possa stabilire anche cos’è il buon costume.
Un messaggio viene frainteso solo se il destinatario lo interpreta in un modo diverso dalle intenzioni del mittente. A quanto ho potuto leggere, l’autore ritiene che non una virgola fosse contestabile o falsificabile e si considera soddisfatto di ciò che è avvenuto.
Dunque no, quel post non era fraintendibile.
Il messaggio era chiaro esattamente quanto voleva esserlo il mittente.
Ed ha prodotto esattamente gli effetti previsti dal suo autore.
Dunque “fraintendibile” non rende giustizia né alla abilità comunicativa dell’autore né alla sua responsabilità.
L’unico problema è che l’autore non è il Partito Pirata.
la pubblicazione di materiale pedopornografico, la violazione del silenzio elettorale, la pubblicazione di foto che ritraggono persone in manette e altri casi normativi incidono sulla libertà di stampa, credo siano limiti ragionevoli al netto del secondo comma dell’art. 21.
il discorso riguardo il buon costume, invece, è un po’ più ampio e comprende varie categorie di comportamenti ritenuti illeciti, in linea di massima si potrebbe dire che si tratti del concetto giuridico che più si contamina con i giudizi morali. viene spiegato molto meglio qui
Ragionevole ma fondamentalmente arbitrario.
Come moli altri concetti nel diritto (mi viene in mente la famosa diligenza del “buon padre di famiglia”) quello del buon costume, seppur di difficile perimetrazione, incontra dei grandissimi limiti, il diritto non è sprovveduto e prevede che nella formazione del suo libero convincimento il giudice debba tenere conto delle leggi e del principio gerarchico delle stesse. Il principio gerarchico ci dice che l’articolo 21 al primo e secondo comma tutela la libertà di stampa e vieta la censura. Qualora ci fosse una censura a prevalere sull’applicazione di leggi e principi è sempre il dettato costituzionale