@mic mi è chiaro quello che dici e prendo molto seriamente quello che hai scritto, perché anche se sento che ci volevi far ridere o incazzare il fondo del tuo messaggio è drammaticamente serio. Io vengo da una tradizione politica che fa esattamente quello che dici con un paio di dettagli ulteriori che non è il caso di dire qui quindi vedo il tuo buio.
Io non avrei problemi a dire di spendere 200€ per un partito che poi nella società quei 200€ li fa fruttare. Sono un fortunato e credo che la fortuna vada onorata.
Il partito pirata non è all’altezza di quei 200€ anche se sento che per quest’anno i miei se li è meritati partecipando alle elezioni. Però…
…un programma politico questo partito ce l’ha e ha delle azioni politiche che sta facendo (o almeno iniziando), ok non tutti si stanno impegnando è vero, ma alcuni sì (tu l’hai chiamata fazione esecutrice a me non piace questo nome, solo l’esecuzione è politica per me, mi piaceva se la chiamavi fazione politica, ma ok rispetto la tua decisione), e oltre a quelli poi ci sono altri che pur non impegnandosi in quelle cose politiche specifiche stanno mantenendo una struttura che comunque ha bisogno di lavoro e senza questi neppure quelli potrebbero fare pure quel po’ che fanno (i certificatori per dirne una, chi gestisce i server, chi continua a fare le carte per i tribunali per le elezioni, ecc.).
Tutto questo vale? No. Però vale quello che vale, forse non 200 €, forse 100 € per adesso, forse 50 €, dipende da quello che ciascuno sente, perché è vero che se uno vuole i soldi li trova rinunciando ad un caffè al giorno, ripeto vengo da una tradizione che questo problema l’ha sempre avuto e in cui ho visto persone che giravano in Ferrari dire che la quota era troppa, persone che dal partito prendevano lauti stipendi fare battaglie per ridurre la quota e poi persone che letteralmente vivevano di carità non far mai mancare il sostegno al partito semmai vendendo opuscoli al congresso per racimolare la quota d’iscrizione e i costi di viaggio, e quando ci andavi ai congressi sapevi che fosse pure un euro da dargli era parte della liturgia (e quando non ci andavi dicevi sempre ad un amico, dagli un euro pure per me).
Ma il problema non è quanto, è perché. Il problema però non è: per fare questo ci vuole questo, ma se non lo facciamo noi chi altrimenti farà questo? C’è qualcosa che faremo solo noi? Se sì, allora valiamo qualcosa, sennò non valiamo niente.
Io sostengo @solibo, ci separano fortissimi differenze “umane”, ma non posso mettere in dubbio il suo continuo impegno. Io sostengo perché spero in lui, anche quando mi fa incazzare. Spero in tutti noi, poi come tutti vengo deluso ma una fiammella di speranza sempre resa (semmai tenendo le debite distanze).
Quando ho deciso di entrare in questo partito (potevo fare come tutti gli altri esterni e rimanere sulla soglia) ho deciso di dare fiducia a chi mi ha dato fiducia, ho deciso di credere che le cose che mi venivano dette mi venivano dette di cuore, e sono contento della mia scelta perché possiamo pure scannarci politicamente, ma questo ora è il mio partito e se il tesoriere fa una proposta io lo aiuto a fare quello che LUI vuole. Non gli faccio mancare il mio contributo di critica certo, ma per rendere migliore il suo obiettivo.
E se gli sto suggerendo di non premere il piede sull’acceleratore della quota non è perché non sostengo la sua battaglia, che è la mia battaglia perché questo è il mio partito (e sia chiaro io @solibo manco l’ho votato come tesoriere dacché non c’ero quando è stato votato), è perché voglio che si arrivi, il più possibile assieme, dove LUI vuole arrivare perché lui ha la responsabilità di arrivare lì e io ho fiducia che sappia quello che fa sennò non l’avrebbero votato. E se sbatteremo, ci saremo sbagliati assieme e potremo prendere un’altra strada assieme. La durata è la caratteristica della coscienza, diceva Bergson. E noi dureremo perché abbiamo coscienza, e pure un po’ di cuore (oltre che due palle così, rigidamente ferme!).
Lui è il tesoriere degno della fiducia del partito adesso, e noi dobbiamo aiutarlo a fare quello che crede per il partito e quando si presenterà un altro tesoriere, con altri progetti, decideremo di votare quei progetti e lo aiuteremo, perché questo è il nostro partito non il nostro avversario. L’avversario è fuori.
@mic tu ci richiami ai progetti politici; è la mia prima critica a questo partito che si perde nelle questioni regolamentari, questo partito è «mentalmente partitocratico» pur senza avere niente da gestire, dove tutti fanno la lotta del potere quando è un potere di nulla, è un potere solo per affermare se stessi, è un “'O cummanà è meglio d’o fottere”, evidentemente non è neppure l’onanismo, come dici tu, il principale pensiero. Se tu fossi un’altro, chiamerei te a fare politica, ma tu hai detto, scelto e messo in chiaro che stai alla finestra. Va bene. Sostengo la tua scelta. Non ti dirò: e tu che hai fatto? Perché si capisce bene che vuoi fare e lo accetto.
Il progetto politico caro @mic però c’è: il 90% ha votato (i numeri assoluti son quelli che sono, ma intanto sono quelli) la lotta sul file sharing, c’è un progetto chiaro e definito, c’è un pubblico (forse non i 60.000 ma i 3-4.000 che hanno votato di liberto, ciurcina, me). Pagherebbero? Certo non 50 o 100€, ma una donazione la farebbero, 5-10€, iniziano ad essere 20-40.000€, ci paghi un collaboratore part-time, è poco?
Ma non è una questione di “vendita del prodotto politico” come dici. È una questione: ci piace questa battaglia? Può diventare diversa che una battaglia di 15 anni fa?
Io penso di sì, mi sembra che è stata chiara l’intervista con Calamari., si lega alla direttiva copyright recente, alle battaglia sulle piattaforme; contrasta google e facebook pur senza avversarli; si infila in una contraddizione europea, che da un lato dice di voler contrastare le piattaforme e dall’altro impedisce l’unica risposta senza scopo di lucro, libera; apre un fronte di contrattazione con il governo che può usare questo tema per bilanciare la necessaria approvazione nazionale della direttiva con questo piccolo sgarro agli editori, li farà ululare e diventerà virale? Speriamo! Ti pare poco? Sì lo è, ma per quelli che siamo è un poco-adeguato a chiedere di essere in più, ad avere un po’ di soldi, un po’ di aiuto da parte di chi non si iscriverebbe mai a un partito figuratevi ad un partito come il nostro.
@mic, fai per un attimo pulizia dal forum che è quello che è, la domanda di @storno non è veramente pagheresti per il partito, ma nel 2020 pagheresti per questa battaglia 200 € se ci fosse la speranza di vedere quello che io da radicale chiamo “il regime” si sbatta a doversi confrontare con questo tema? Poi vinceranno loro è chiaro. Ma la nostra è una strana strategia lose-win, dove noi perdiamo e loro vincono, ma in realtà noi abbiamo vinto il “cuore” di molte persone che ci hanno conosciuto e forse ci hanno capito. Non è questo quello che ha fatto la Reda con la battaglia sulla Direttiva e che noi abbiamo anche capitalizzato durante le elezioni?
Questo è un progetto politico per il 2020 che c’è, anche se è all’inizio: è passato solo l’altro ieri in AP. Io non sarò in assemblea fisicamente sabato e domenica, ma @marco Ciurcina ci sarà a tenere un tavolo su questo, se vuoi fare politica è là che devi andare ( ah scusa tu non vuoi fare politica vuoi vedere che noi facciamo politica). Allora speriamo che a quel tavolo ci sarà qualcuno (io sarò da remoto se si garantisce il collegamento).
C’è tanto da iniziare a pensare, ancora forse non da fare, su quelli che potranno essere i prossimi passi, su come presentare il progetto agli europarlamentari, agli altri partiti europei, su come fondare il comitato transnazionale (e abbiamo già i nomi da contattare). Io stesso non ho ancora una idea chiara su come fare.
Ora la domanda è: vale 200€ per il 2020? @solibo lo dico a te sinceramente per me NO.
Ma io li darei comunque perché per la prima volta da 30 anni io solo ora ascolto il borbottio sottostante di un movimento dei diritti digitali che rischia, grazie al partito pirata e a ciascuno di noi, di smettere di essere una cosa d’elite buono a scrivere quattro articoli in giro o fare qualche convegno (è così che siamo andati avanti negli ultimi 30 anni) per diventare un vero movimento popolare. In Italia OGGI ci sono 60.000 persone, cioè un capoluogo di provincia, semmai piccolo, che si “muovono” a questi temi di “nicchia”. E essere speranza significa spendere speranza, anche senza strafare, senza scappare avanti @solibo, ma anche senza insofferenze. Ci vuole pazienza. Ci vuole il suo tempo. Non serve fare “sconti” per spostare avanti il tempo delle scelte. Se pensi che vali, vali da subito dopo che hai scelto.
Valutiamo piuttosto quanto una campagna del genere, misurata sulle nostre possibilità di fare, potrebbe costare, 40-50-60.000 € e capiamo come trovare le risorse. 3.000 sostenitori/finanziatori/donatori a 10 € li troveremmo? Non iscritti dico. Gente che ci regala 10€ come li regala a TNT o al circolo arci sotto casa di @mic Mancano 30.000 €. Quanti iscritti volete? 300 a 100€? 600 a 50? Ecco fatta una cifra ragionevole. Diciamo ci vogliono 400 o 800 iscritti così copriamo anche i costi di struttura. @mic sei d’accordo che così si fanno gli “utili politici”, con le iniziative come altro pensi si debbano fare?
Dobbiamo solo chiederci siamo in grado di “iniziare” questo processo (poi altri si aggregheranno se lo sappiamo fare, è quello il gioco), o pensiamo di avere altro di meglio per le mani che ci permetta di meritare questi 100 € o 50 € che 400 o 800 persone potrebbero volerci dare per il 2020? Io, in quanto capo (di nulla), della mia fazione sono pronto a sostenere qualsiasi proposta venga fuori che abbia valore sistemico come questa.
Ma questa c’è, qui, ora.
Può essere un progetto valido per te @mic questo? È razionale abbastanza? Ti “muove”?