Assemblea, sabotaggio, antisociali, minoranze e politica

Esattamente.

Già che siete qui: dovendo registrare una presentazione,(miniconferenza) da pubblicare poi in rete che software suggerite?

intendi una cosa tipo “obs studio”?

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SI, Grazie

Cazzo che bella risposta @Cal oh se continui così io sono inutile: posso letteralmente evitare di scrivere su questo forum. Grande cazzo.

Abbiamo visto dei limiti in jitsi. Serve qualcosa di analogo ma con una moderazione gestita meglio. Per esempio possono intervenire solo gli invitati ma chiunque può ascoltare, anche anonimamente ma solo ascoltare. Passando il focus, a tempo, non ci si può parlare sopra. Magari può essere utile usare un laptop anche in AO in modo da migliorare il video. Terrei comunque una webcam a seguire il dibattito in generale e per fare parlare chi non ha il laptop.

Bah non so…

I sistemisti che conosco di solito non si compatiscono dopo un attacco.
Anzi. Di solito sono piuttosto severi con sé stessi…

Ma noi siamo poveri pirati… Poveri! Poveri pirati!

Il problema @Cal e @solibo non è stato fare una assemblea pubblica ad accesso libero, ma usare uno strumento inadeguato per questo tipo di use case.

Questo non giustifica l’attaccante.
Ma non nascondiamoci dietro un dito.

Come volevasi dimostrare questo thread mostra chiaramente che esiste una discrepanza di modelli sociali tra chi ammette l’asocialità e il comportamento violento come dato di fatto persino all’interno del nostro consesso, e quindi ritiene che dovremmo assumere su di noi la responsabilità di «proteggerci» in qualche modo tecnologico, o addirittura invocando una azione di aggressione giudiziaria, e chi invece vuole mantenere la questione in campo di confronto e dialogo politico, anche per non escludere coloro che si sono ritagliati un ruolo di controparte violenta. La politica prima.

A me sembra che questo definisca molto bene i lineamenti di quel pensiero tecnocratico che ha già portato altre realtà a “chiudersi” sviluppando un approccio verticistico, autoritario e anti-politico.

Mi piacerebbe che, continuando a dare una speranza alla politica, noi si voglia prendere una strada veramente differente.

Fate che i terroristi vengano a noi. Noi non ci difenderemo.

Al diavolo non si vende, si regala.

Eh già… il freddo quando arriva, poi va via.

https://youtu.be/1CydZtP_XlA

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Dai @exedre… per piacere… che cosa stai dicendo!

Qui non siamo neanche al livello script kiddie! :smile:

Non si tratta di “difese”. Si tratta di buon senso.


Che credibilità politica vuoi che abbiamo se un ragazzino senza alcuna competenza tecnica può interrompere l’Assemblea del Partito Pirata? Dai… pensa prima di scrivere…

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Non l’ha bloccata, infatti.

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L’ha interrotta.

Da un punto di vista legale, è stato un atto gravissimo, lesivo della nostra libertà d’associazione.

Ma dal punto di vista tecnico, l’attaccante ci ha fatto fare la figura dei pagliacci.

E come ha scritto quel tecnocrate di @storno, ce lo siamo meritati.

L’apertura ha i suoi costi. Uno di questi costi è avere a che fare con i disturbatori.

Se tu mi dici che avremmo dovuto usare un mezzo moderabile, questo avrebbe significato rinunciare all’accesso anonimo remoto all’assemblea. Questo è inaccettabile.

Il vostro ragionamento la sta dando vinta al disturbatore. Disturbatore che sta rifiutando la responsabilità politica delle sue azioni.

Non è così. La cosa è stata gestita senza che quasi neppure i partecipanti all’assemblea se ne accorgessero. Tanto che @sarabiemme stessa che era online se ne era accorta.

Ora io comprendo la tua volontà di polemizzare sempre, ma chiaramente lascia il tempo che trova e ti qualifica.

Ma il problema di cui stiamo discutendo non è la qualità dei servizi tecnici del partito, che sono sempre pagati coi famosi 10 euro di iscrizione, ma che alcuni, tra cui tu, ritieni che l’asocialità sia una variabile da cui dobbiamo proteggerci, non solo adottando accorgimenti tecnologici particolari, ma addirittura pensando ad aggressioni legali.

Questo è il punto. Se riesci ad uscire dalla polemica ad ogni costo, forse lo vedi anche tu.

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@Cal cosa stai dicendo…
Cerchi di approfittare dell’ignoranza di chi legge?

Ci sono diversi modi molto più sicuri di Jitsi per permettere di intervenire in modo anonimo in un’assemblea online.

La prima che mi viene in mente? Una form di upload degli interventi in formato audio. La seconda? Un numero di telefono. La terza? Una form testuale dove scrivere un intervento letto da uno dei presenti.

Per piacere, non diciamo sciocchezze.

Discutibile.

Il fatto che un’assemblea sia pubblica non implica necessariamente che chi partecipa debba poter essere totalmente anonimo (cosa che comunque non è su jitsi, perché il suo ip era disponibile e potrebbe essere usato anche da noi per identificarlo cercandolo nei log del forum, per esempio).

Credo invece che avrebbe avuto più senso permettere ad ogni membro del PP di invitare persone a partecipare attraverso uno pseudonimo noto solo a lui, ma noto almeno a lui.

@erdexe perché hai aperto questo thread se lo ritieni irrilevante o polemico?

Non è una questione di costi. Qua semplicemente nessuno ci aveva pensato. Ed è buffo perché @mutek in assemblea ci ha spiegato che certe esigenze tecnologiche (e dunque certi costi) derivano dagli attacchi subiti dal partito negli anni passati.

Io non so davvero che tipo di sistemi informativi voi usiate normalmente. Ma quello che è successo è ridicolo. Non è grave perché siamo quattro gatti e non ci si fila nessuno. Ma è ridicolo.

Quanto al fatto che dovremmo considerare una denuncia, noto che ti sfugge la gravità dell’atto che è stato compiuto.

Non tanto per il danno (per lo più di immagine) che ci ha causato, ma per la libertà che è stata attaccata.

Se ti interessasse davvero dei diritti civili di cui sempre ti riempi la bocca, questo attacco ti indignerebbe profondamente.

Se qualcuno avesse fatto scoppiare un petardo per interrompere un’assemblea fisica di un partito politico serio in una piazza affollata, il servizio d’ordine non avrebbe avuto remore a bloccarlo e denunciarlo.

A te invece va bene così.
A me no.

Sicuri e anonimi?

Certo. Sicuri e anonimi.

Sai che puoi nascondere il numero di telefono quando chiami su un cellulare, vero? E se carichi un mp3 su un form via Tor sei molto più sicuro ed anonimo che con Jitsi.

Anche perché, ti ricordo, meet.jit.si usa Google Analytics.

Non sai leggere. Ritengo te irrilevante e polemico, non il thread.

Il thread è molto rilevante e, tranne te, per nulla polemico.

Ma la cosa non è affatto rara.

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Irrilevante e polemico.

Beh… che posso dire? Se lo dici tu! :smiley:

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Mumble. È open-source, è moderabile, gestisce interventi audio remoti. Il video, in un solo senso, glielo serviamo tramite qualsiasi piattaforma streaming. Se vogliono anonimizzano l’IP e fine.

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