BOZZA COMUNICATO - La toscana sud esclusa dai finanziamenti MIUR per l'ICT nelle scuole

COMUNICATO STAMPA - La toscana sud esclusa dai finanziamenti MIUR per l’ICT nelle scuole

I decreti direttoriali 15 e 67 del gennaio e del febbraio 2019 relativi al “Piano nazionale scuola digitale”, pubblicati solo nei giorni scorsi con 6 mesi di ritardo, rendono noti i provvedimenti del Miur in merito a tale iniziativa con il finanziamento di 106 scuole e ben 3,71 milioni di euro impiegati (https://ischool.startupitalia.eu/wp-content/uploads/sites/8/2019/07/decreto-direttoriale-67-del-28-febbraio-2019-ambienti-didattici-e-digitali-innovativi-istituzioni-scolastiche-aree-a-rischio.pdf, https://ischool.startupitalia.eu/wp-content/uploads/sites/8/2019/07/decreto-direttoriale-15-del-29-gennaio-2019-ambienti-didattici-e-digitali-innovativi-istituzioni-scolastiche-delle-aree-a-rischio.pdf).

Dall’elenco degli istituti scolastici che beneficeranno di queste entrate aggiuntive finalizzate alla “realizzazione di ambienti digitali e la formazione dei docenti all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione” nelle aree a maggiore rischio individuate “in modo oggettivo sulla base del livello di disagio negli apprendimenti, dello status socio-economico della famiglia di origine rilevato dall’INVALSI, del tasso di dispersione scolastica, del tasso di deprivazione territoriale ISTAT, tutti dati relativi all’ultima rilevazione disponibile, distribuite, proporzionalmente alla popolazione studentesca, fra le nove regioni che presentano valori medi degli stessi indicatori al di sopra della media nazionale nelle rispettive ripartizioni (nord, centro e sud-isole)” ne risultano ben 8 nella regione Toscana, in particolare su Firenze e nell’area del Valdarno (Pistoia, Prato). Niente contributi per l’area sud della Toscana, come Siena e Grosseto, che continueranno il loro “medioevo digitale” in una società sempre più informatizzata e dove le competenze digitale (quelle vere) sono sempre più necessarie per garantire un ruolo dignitoso nella società ai nostri figli.

Il gruppo Siena Pirata esprime quindi preoccupazione per questa mancata erogazione alle scuole del nostro territorio, che avrebbe potuto rappresentare una opportunità importante per migliorare le competenze in ambito digitale dei docenti, delle scuole e degli studenti stessi, e rivolgiamo un appello alle istituzioni locali perché interpellino il MIUR in merito a questa scelta e sollecitino lo stanziamento di fondi per incrementare il livello culturale della società.

Siena Pirata

Ulteriore fonte: https://ischool.startupitalia.eu/scuola/65460-20190731-piano-nazionale-scuola-digitale-pubblicati-gli-elenchi-degli-istituti-beneficiari-delle-risorse

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aggiungerei qualcosa del tipo eventualmente sostituendosi al MIUR negli interventi.

Più che “sempre più necessarie” “indispensabili” o “assolutamente indispensabili” o “la base” o …

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È la prima cosa che ho pensato.

In particolare, formare i formatori è l’unico modo di far scalare la formazione informatica.

Credo però sia meglio partire piano piano, in piccolo e dai piccoli, in modo da imparare noi stessi, essere utili ed acquisire credibilità.

@o_zone tu saresti interessato ad aiutarci con il GdL Informatica? Magari potresti contattare qualche docente curioso, interessato ad aiutarci.

lavoro nell’IT praticamente da quando ho iniziato a lavorare :wink: come sistemista (1998) e ora mi occupo di cybersecurity all’Università di Siena. Ho fondato insieme ad altri lo SLUG (Siena Linux User Group) e sono in contatto anche con docenti interessati all’argomento.

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Ok… Riformulo.

Ti prego @o_zone: nel GdL Informatica abbiamo bisogno di te! Ci daresti una mano?

Io ci sono, a disposizione come sempre compatibilmente con tutte le altre beghe quotidiane.

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