BOZZA COMUNICATO - SIENA PIRATA - Il pagamento elettronico è un limite alle libertà individuali

Il circolo “Dennis Ritchie” - Gruppo Siena Pirata interviene in merito alla nota della Confesercenti sui pagamenti elettronici.

<<Davvero vogliamo ridurre misure liberticide come l’obbligo del pagamento elettronico ad un semplice problema di abitudine e di “tutela” nei confronti degli “anziani”?>> interviene Michele Pinassi, del gruppo Siena Pirata <<fermo restando che non ritengo rispettoso nei confronti degli “anziani” questa scarsa considerazione delle loro capacità, il problema dei pagamenti elettronici è ben più grave e incide direttamente sulle libertà individuali di ogni cittadino, giovane o anziano che sia. Iniziamo dal fatto che impone ad ognuno di aprire un conto o comunque un rapporto con un istituto di credito, con i relativi costi (le carte di credito e Bancomat non vengono quasi mai fornite gratuitamente). Per proseguire, poi, con una sistematica e continua violazione della privacy sugli acquisti, da un banale regalo al partner (con relativa notifica dell’acquisto via e-mail o SMS) alla tracciatura degli acquisti più particolari, come ad esempio farmaci o materiale intimo.>>

<< A questo si aggiunge tutta una serie di limitazioni>> prosegue Pinassi <<compresa l’impossibilità o la difficoltà a tutte quelle compravendite tra privati che permettono, oggigiorno, di riciclare oggetti di cui non abbiamo più bisogno. Proseguendo poi con la difficoltà, in alcune zone, di avere una connessione Internet stabile: prerogativa necessaria per il pagamento con POS.>>

<<Si giustifica tutta questa contrazione delle libertà con la necessità di combattere l’evasione fiscale>> conclude Pinassi <<dimenticando che proprio di recente il Centro Studi CGIA di Mestre ha rilevato come la burocrazia italiana costi al Paese -e a tutti i suoi cittadini, anziani compresi- oltre 200 mld di € ogni anno, a fronte degli stimati 100mld € dell’evasione. Mi permetto di suggerire alla classe Politica di occuparsi dell’infinità di bolli, moduli, gabelle, lacci e lacciuoli vari che imbrigliano il nostro Paese, boicottando l’economia e l’occupazione: magari, semplificando la gestione delle varie pratiche, si riuscirebbe automaticamente anche a ridurre la quota di “sommerso” che grava sull’economia nazionale.>>

Circolo Dennis Ritchie - Gruppo Siena Pirata - www.sienapirata.it - info@sienapirata.it

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Possiamo pubblicare questa cosa a nome del partito intero, o la dirigenza di fatto si ritiene troppo liberista-capitalista per promuovere questo tipo di critica? In tal caso… siamo al punto che ci rifugiamo nella sussidiarietà per dire a nome di “Siena pirata” quello che dovremmo dire tutti in coro?

è possibile limare un attimo la parte finale?

stride un po’ con il tono di tutto il resto.
pare un po’ azzardare l’idea che il contrasto all’evasione sia meno prioritario della burocrazia, quando a mio avviso sarebbe meglio aggiungere una sorta di “la classe politica dovrebbe ricordarsi di occuparsi ANCHE della burocrazia italiana”, ma potrebbe poi essere OT.
oppure potrebbe non esserlo, considerando che teoricamente i pagamenti elettronici sono accompagnati dall’idea di permettere meno burocrazia (è già tutto tracciato, canale diretto con AdE, ecc). ma sarebbe un cercare di usare un’argomentazione che però è opposta alla propria tesi.
nell’ultima frase poi traspare un “riducendo la burocrazia, si riduce il sommerso” che mi pare un altro bell’azzardo.

non so, chiedo per capire meglio

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Apprecco e recepisco le critiche, non a caso c’è un tono “possibilista” sul fatto che minore burocrazia=minore sommerso. Credo, a torto o ragione, che vi sia una evasione dovuta anche alla complessità della burocrazia. Interessante un confronto al riguardo.

A parte il problema della privacy, c’è il fatto che quest’idea che contrastando il contante si risolva il problema dell’evasione è ritenuta “una panzana” da gente che di ste cose ci capisce

Non è un azzardo. Ci hanno scritto un libro sopra Giavazzi e Barbieri. Anni fa tentai di parlarne anche su questo Forum, per l’esattezza qui (leggiti il post n° 3, contiene l’estratto sull’esperimento di Hernando De Soto)

Veramente i liberisti in genere sono a favore del contante. Magari fosse il “liberismo” il principale problema della dirigenza di fatto.

Integrato così, grazie a tutti per i contributi:

============================= Il circolo “Dennis Ritchie” - Gruppo Siena Pirata interviene in merito alla nota della Confesercenti sui pagamenti elettronici.

<<Davvero vogliamo ridurre misure liberticide come l’obbligo del pagamento elettronico ad un semplice problema di abitudine e di “tutela” nei confronti degli “anziani”?>> interviene Michele Pinassi, del gruppo Siena Pirata <<fermo restando che personalmente non condivido la scarsa considerazione sulle capacità degli “anziani” di usufruire dei servizi digitali, il problema dei pagamenti elettronici è ben più grave e incide direttamente sulle libertà individuali di ogni cittadino, giovane o anziano che sia. Iniziamo dal fatto che impone ad ognuno di aprire un conto o comunque un rapporto con un istituto di credito, con i relativi costi (le carte di credito e Bancomat non vengono quasi mai fornite gratuitamente). Per proseguire, poi, con una sistematica e continua violazione della privacy sugli acquisti, da un banale regalo al partner (con relativa notifica dell’acquisto via e-mail o SMS) alla tracciatura degli acquisti più particolari, come ad esempio farmaci o materiale intimo.>>

<< A questo si aggiunge tutta una serie di limitazioni>> prosegue Pinassi <<compresa l’impossibilità o la difficoltà a tutte quelle compravendite tra privati che permettono, oggigiorno, di riciclare oggetti di cui non abbiamo più bisogno. Proseguendo poi con la difficoltà, in alcune zone, di avere una connessione Internet stabile: prerogativa necessaria per il pagamento con POS >>.

<< Si giustifica tutta questa contrazione delle libertà con la necessità di combattere l’evasione fiscale >> conclude Pinassi << dimenticando che proprio di recente il Centro Studi CGIA di Mestre ha rilevato come la burocrazia italiana costi al Paese -e a tutti i suoi cittadini, anziani compresi- oltre 200 mld di € ogni anno, a fronte degli stimati 100mld € dell’evasione. Mi permetto di suggerire alla classe Politica di occuparsi dell’infinità di bolli, moduli, gabelle, lacci e lacciuoli vari che imbrigliano il nostro Paese, boicottando l’economia e l’occupazione: riteniamo che, semplificando la gestione delle varie pratiche, come già molti ricercatori hanno sottolineato (ad. es. Barbieri e Giavazzi nel libro “I signori del tempo perso”) si riesca automaticamente anche a ridurre la quota di “sommerso” che grava così pesantemente sull’economia nazionale >>.

Eh… eh… la dirigenza di fatto… ormai si è stancata… ma poi non ne fai parte anche tu?

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Non sum dignus (quod culturam politicam radicalium non habeo).

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Che dirigenza sarebbe se fosse monolitica

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Condividete e fare condividere :wink:

In effetti…