Dai, dopo un po diventa una situazione molto simpatica…
[quote=“solibo, post:21, topic:3028”]
Bellissima risposta @Tresa: la riprendo perché contiene un principio fondamentale che molti non riescono a digerire.
Le leggi non sono assiomatiche e - cosa ben più importante - nonostante abbiano il compito fondamentale di fare chiarezza (quindi essere chiare) vanno sempre interpretate.
Questo è il presupposto per far si che venga fatta giustezza, prima ancora che giustizia.
[/quote]Ma chi non riesce a digerire? Ma chi è che dice il contrario?
Dimentichi una cosa, le leggi devono mettere in condizione il Giudice di interpretare il meno possibile le leggi da un punto di vista soggettivo, devono facilitare il suo compito, l’interpretazione del giudice deve essere assolutamente oggettiva.
[quote=“solibo, post:21, topic:3028”]
Chi cerca in ogni modo una società in cui i giudici sono delle macchine (ricordate la domanda “Se tu fossi innocente, preferiresti farti giudicare da un umano o da una macchina?”) non capisce l’enorme valore che chi giudica può (e deve a mio avviso) mettere nell’atto di interpretare una legge.
[/quote]E proprio qua dimostri di sbagliare, ovvio il giudice non deve essere una macchina, e continuo a non capire perchè tu l’abbia detto…
Chi crede questo? Qui nessuno.
Sbagli perchè il giudice deve “interpretare letteralmente” la legge.
A tal proposito, si parla di interpretazione letterale quando, alla lettura della norma, si attribuisce a ogni parola della stessa il significato preciso che scaturisce dalla presenza di quella parola in tale contesto, giungendo quindi alla comprensione letterale della norma giuridica.
Poi ovviamente bisogna sempre valutare il contesto:
Un significato più ampio si può avere quando l’interprete della disposizione normativa provvede alla interpretazione logica, ovvero all’analisi della disposizione in base alla ratio (la ragione pratica) da cui tale norma è scaturita: si guarda, quindi, al risultato pratico della norma, che in contesti differenti ha ragioni differenti
Amico mio qua, quando dai certe risposte, mi sembra che i mentecatti non si trovano fuori dalla tua stanza, anzi…
Tutta la tua risposta è praticamente banale, una risposta figlia del tuo sottostimare le altre persone che stanno discutendo su questo argomento.
Ma come ti permetti di pensare e fare supposizioni di questo tipo?
Bisogna scendere dal piedistallo, anzi meglio che si distrugge questo piedistallo.
Caro signor Ciofini, le leggi col passare del tempo cambiano, si adattano, si evolvono…
Secondo il tuo ragionamento, non dovrebbero… Le leggi per l’appunto non sono A o B, ma A1, A2, B4, B5…
E queste aggiunte si sono fatte proprio grazie alla valutazione umana del giudice e non da robot.
Io veramente trovo simpatiche queste tue risposte, che cercano solo di attaccare personalmente le altre persone, senza portare nulla di costruttivo nella discussione.
[quote=“solibo, post:21, topic:3028”]
I miserrimi detrattori di ciò si fanno scudo dietro alla corruttibilità, all’incapacità, bla bla bla.
[/quote]Appunto, quindi se una persona fa notare che c’è un problema in alcune leggi, per te diventa uno che “si fa scudo dietro alla corruttibilità…”
Beh non mi meraviglio, ci sono i vecchi conservatori, e quelli che fanno notare ai vecchi conservatori che stanno sbagliando, che le cose si devono perfezionare…
[quote=“solibo, post:21, topic:3028”]
Se volessi essere offensivo, direi che sono dei miserabili: più ragionevolmente, sono solo dei mentecatti (in senso letterale, quindi non offensivo).
[/quote]Bella questa, una conclusione degna di nota…
Ma eri compagno di banco di Salvini?
Hai fatto una conclusione degna della tua persona, complimenti.
In conclusione, a differenza di ciò che ha detto @solibo, un discorso figlio dell’arroganza e della sottostima nei confronti delle altre persone,
io credo che il giudice debba essere supportato nell’interpretazione delle leggi, dandogli appunto delle leggi non fraintendibili durante la valutazione, ma che lo aiutino nello svolgimento dell’interpretazione legislativa, che facilitino il suo lavoro.
Tornando nel discorso:
- Carriera parlamentare per i condannati?
Si, ma non per tutti, dipende dalla condanna.
E’ offensivo ed ingiusto mettere sullo stesso piano uno che ha rubato una mela o una macchina, ed uno che ha comprato e venduto voti.
Quindi per me chi dice che tutti devono essere candidabili vanno a finire nell’estremizzare scioccamente questo argomento…
In poche parole si passa dal voler cambiare una parte della legge per alleggerire la “Incandidabilità”, a voler cambiare tutta la legge.
Leggendo e valutando meglio tutta la questione detto sinceramente incomincio a pensare che sia meglio che rimanga il concetto incadidabilità…
Come dite voi (@solibo e @tresa) rendiamo tutto più semplice al giudice.