Io non ho detto di descrivere te.
Nel caso mi scuso per aver frainteso le tue parole. O forse no?
In qualunque caso, l’egemonia culturale che rilevo rimane evidente. Ma non lo dico per offenderti. Riflettici. Se poi scopri che mi sbaglio, tanto meglio! Su questo, per ora passo… e chiudo.
Io veramente non conosco nessun hacker che dice di se stesso di essere hacker.
Piacere @mic, mi chiamo Giacomo, sono un hacker e dico con orgoglio di essere un hacker perché rifiuto di sottopormi al giudizio di ESR e di supportare l’egemonia culturale americana che ha iniziato a promuovere da quando si è appropriato del Jargon File.
Non sono l’unico hacker che si definisce tale, anche se, a causa del tabù ideato da ESR, non sono molti ad avere la capacità critica necessaria a capire che, se ti devono definire hacker altri hacker stai creando una gerarchia oligarchica ed elitaria.
Io sono una persona democratica e voglio che la cultura hacker sia diffusa in modo capillare: in un mondo di hacker, la sicurezza informatica e il software libero saranno la norma. Ma non solo: gli hacker sono molto meno manipolabili delle persone che non sono abituate a debuggare sistema dinamici complessi.
Dunque in un mondo di hacker, la Politica sarà molto diversa e la tecnologia non potrà essere usata per dominare gli uomini ma sarà uno strumento di liberazione degli stessi.
A me sembri al più un wannabe fanfarone con le idee molto molto confuse.
Oh, beh… ti suggerirei di non giudicare un libro dalla copertina…
Se c’è una cosa che mi caratterizza sono le idee chiare.
Per essere preso seriamente in considerazione, ora che ci hai detto di essere un hacker, devi anche dirci cosa hai fatto per considerarti tale.
Mi sono presentato qui.
Anzi, visto che qui sono off-topic, sposto queste tue domande in quel thread. Se hai ulteriori domande, sono felice di risponderti.
Ma veramente non riesci a evitare di rispondere alle domande?
Non è che non riesco ad evitarlo, è che voglio rispondere.
Perché vedi, quando fai una domanda rischi sempre di mettere in luce i limiti di una persona, la sua cattiva fede o la sua scarsa preparazione su una data materia. Purtroppo questo non è evitabile.
Ma allo stesso tempo, quando rispondi ad una domanda, puoi sempre mettere in luce la cattiva fede di chi te l’ha posta, se tale cattiva fede c’è.
Per contro, se le domande sono in buona fede e le risposte sono intellettualmente oneste, si instaura sempre un dialogo costruttivo, che spesso produce sintesi e genera persino amicizie fra le persone più diverse.
In quanto hacker io rispondo sempre alle domande (almeno fintanto che non identifico un DoS in corso) e quando le faccio mi aspetto che mi rispondano. E come ha notato @erdexe, sono molto peggio di un giornalista d’inchiesta.
Bene. Se hai già deciso, chi sono io per contraddirti?
Prima quando ha parlato di spammer gli stavo per scrivere che forse lo era ed ancora non l’aveva capito…
Sì ma la tecnica standard con una persona che cerca di provocare senza apportare alcunché di utile alla conversazione e senza sapere di cosa parla, è ignorarla.
Qui c’è tanta gente intelligente e preparata con cui confrontarsi e da cui imparare.
Lasciamo che ciascuno si esprima come preferisce, mostrando appieno chi è. Ma non perdiamo tempo con chi non lo merita. E’ la risorsa più scarsa che abbiamo.
Te la sintetizzo così, anche perchè in fondo è la verità… Si possono trovare tutte le scuse del mondo, ma se il Partito Pirata in passato è stato distrutto così, significa che il problema non erano i distruttori, ma i non distruttori…
Ragazzi, ve lo dico in modo amichevole, ma per l’ultima volta: basta giocare a chi ce l’ha più grosso. Se non siete capaci di parlare e ascoltare, vi banno uno ad uno.
Grazie.
basta giocare a chi ce l’ha più grosso
Capisco che di queste cose tu non te ne intenda, ma è una questione di lunghezza, non grossezza.
vi banno uno ad uno
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