Come difendere la propria privacy? Te lo spiega Edward Snowden

Francesca De Benedetti | 13/11/2015

QUALCUNO lo ha chiamato “eroe”, altri “talpa”. Anche i suoi detrattori sanno che il whistleblower Edward Snowden, con le sue rivelazioni sulla sorveglianza di massa, ha fatto la storia. E diventa sempre più pop: ha radunato in pochi giorni oltre un milione e seicentomila follower su Twitter. Ora dispensa anche consigli pratici su come difendere la nostra privacy.

Sono buoni consigli, la privacy diventa importante solo quando un portatile viene rubato, un account violato, una foto usata da terzi, ecc. Sarebbe da realizzare un corso non troppo lungo dove insegnare i pericoli reali (non quelli esagerati) e tutta una serie di buone pratiche per la sicurezza.

C’è solo un punto che mi sembra eccessivo, lui dice “usa Tor”, non so bene come funziona, ho solo letto che l’obiettivo è garantire il piú possibile l’anonimato. Firefox, Chrome, Opera… non andrebbero bene?

Tor è molto di più. Hai ragione, servirebbe un corso o un HowTo. Tempo fa avevo provato ad abbozzarlo, ma se non si forma uno sciame sufficiente per portarlo a termine io da solo non basto, sia per conoscenze sia per tempo disponibile. Cmq in rete trovi sicuramente parecchie informazioni. Sul fatto che Tor sia qualcosa di diverso dall’anonimato che promettono i browser lo dimostra anche il fatto che la stessa FBI ci investe bei soldoni per scardinarlo

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