Comunicazione: battere il chiodo sul tema della trasparenza

Quello che sta accadendo in Islanda, in Inghilterra e in Francia con lo scandalo Panama Leaks e ora anche in Italia con le dimissioni del ministro Guidi (Tempa Rossa) ci dimostra che il problema della corruzione (e quindi di tutto l’apparato di potere che la politica ha costruito nel corso di decenni) è un problema reale e molto sentito. Dai sondaggi emerge che il M5S supererebbe ai ballottaggi il PD eppure dal punto di vista della trasparenza anche il M5S non ha dato grande prova di sé. Perché i pirati non iniziano a concentrare i loro sforzi su questo tema, visto che la trasparenza dovrebbe essere uno dei cavalli di battaglia, un tema core? Pensavo a qualcosa del tipo “con noi non accadrebbe” (titolo assolutamente indicativo) elencando tutta una serie di scandali ed episodi di corruzione che avremmo evitato non tanto per via di una maggiore onestà (questo lo dicono tutti, da Razzi a Scilipoti passando per De Gregorio) ma per via di strumenti e metodologie che combattono alla radice il problema. Ovviamente questo implica che i pirati abbiano ricette, idee, proposte per il tema della trasparenza in chiave anti corruzione. Altrimenti, lo dico, meglio chiudere subito qui :slight_smile:

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Non per nulla ho lanciato ieri su LQFB una mozione per inserire nel (tanto vituperato) programma la “proposta Davigo”: introdurre in Italia il Test di Integrità (morale) per i funzionari pubblici. Le forze dell’ordine mandano qualcuno sotto copertura a offrire mazzette o altri favori a un pubblico funzionario; se accetta, viene licenziato e interdetto a vita dai pubblici uffici. As simple as that.

Altro punto importante (su cui volevo lanciare altra apposita issue) sarebbe la riforma della prescrizione. Gratteri propone da anni -inascoltato- di bloccarla dopo la sentenza di primo grado, cosa che scoraggerebbe molti facoltosi imputati dal fare ricorso in appello e in cassazione solo per arrivare a prescrizione.

Mi sembrano entrambe ricette un po’ da stato di polizia in cui le forze dell’ordine (anch’esse non sono esenti dal fenomeno della corruzione) indurrebbero funzionari a commettere un reato. Ma è legale? Sul fenomeno della prescrizione capisco che ci facciano rabbia gli imputati facoltosi che la utilizzano per garantirsi impunità, ma l’idea di un povero cristo condannato a vita prima di avere una sentenza (che magari lo scagiona) mi sembra decisamente peggio. Dai pirati mi attenderei invece altre proposte: combattere la corruzione con la trasparenza e velocizzare i processi (anche qui l’automatizzazione di alcune procedure e l’informatizzazione degli uffici potrebbe fare la differenza)

In altri paesi sì. Da noi ancora no, evidentemente.

e infatti su quello c’è già il FOIA, che -per inciso- andrebbe inserito per bene nel programma. Come proposta ulteriore, ci sarebbe l’adesione obbligatoria di tutti i Comuni d’Italia a Open Municipio.

Anche questo fa parte delle proposte di Gratteri (lasciate perdere l’assurdità del carcere per i giornalisti), anzi è il nodo centrale del suo discorso. Tempo fa venne a Sesto a presentare il suo libro “Acqua santissima”, ed elencò tutta una serie di assurdità legate al non utilizzo dell’informatica nella giustizia (ad esempio lui propone di che il rilascio delle copie degli avvocati delle parti avvenga solo in digitale).

Diciamo che il test d’integrità è un estremo rimedio a un male estremo, e che comunque avrebbe prima di tutto una funzione deterrente: se il pubblico funzionario sa che chi ha davanti potrebbe essere un agente sotto copertura, anziché un “sincero” corruttore, dovrebbe pensarci due volte prima di accettare la mazzetta.

Per i “poveri cristi” il problema di solito non si pone nemmeno; la tecnica del perdere tempo è appannaggio dei famosi “colletti bianchi”, che sono quelli che rubano le cifre più grosse e fanno i danni maggiori. Finché non si escogitano deterrenti efficaci contro di questi tutto il resto è inutile. Inoltre, come ha spiegato più volte il già citato Gratteri, una cosa del genere consentirebbe di diminuire parecchio il lavoro delle corti d’appello e della Cassazione, ergo ci sarebbe necessità di meno personale; questo verrebbe ricollocato nei tribunali ordinari (dove a quel punto inizierebbe e si concluderebbe la maggior parte dei processi), contribuendo ad una miglior funzionalità degli stessi.

Temo che questa sia una cosa su cui dovremo discutere approfonditamente. In un Paese come il nostro è impensabile abbattere la corruzione, la mafia e l’evasione con mezzi ordinari. C’è una mancanza di senso civico diffuso che rimarrà tale per anni, e si può solo sperare che le nuove generazioni ne siano più immuni (come sembrerebbe, a dire il vero). Se uno non accetta le mazzette non ha nulla da temere.

Temo che questa sia una cosa su cui dovremo discutere approfonditamente. In un Paese come il nostro è impensabile abbattere la corruzione, la mafia e l’evasione con mezzi ordinari. C’è una mancanza di senso civico diffuso che rimarrà tale per anni, e si può solo sperare che le nuove generazioni ne siano più immuni (come sembrerebbe, a dire il vero). Se uno non accetta le mazzette non ha nulla da temere.

si potrebbe dire la stessa cosa per le intercettazioni o più in generale per svariate violazioni della privacy. Ma i pirati sono per proteggere la privacy e mi auguro sappiano trovare misure intelligenti differenti da quelle puramente repressive o lesive della privacy, proposte non per caso da ex magistrati. L’idea di misure eccezionali per fronteggiare situazioni straordinarie è il refrain che ci sentiamo ripetere da oltre 30 anni. Se ragioniamo così significa che non siamo ancora usciti dalle logiche emergenziali. Per sconfiggere il terrorismo, per lottare contro la mafia, per contrastare la corruzione. Il terrorismo intanto si è estinto da sé ma ancora portiamo l’obbligo di girare con i documenti di riconoscimento, comunichiamo alle prefetture i pernottamenti negli hotel, abbiamo un sistema di intercettazioni fuori controllo, non sappiamo nemmeno per quanto tempo vengono conservati i tabulati delle compagnie telefoniche. No, secondo me non ci siamo. Non è questa la svolta che i pirati dovrebbero intraprendere, è un passo indietro.

NUOVE REGOLE PER LA PRESCRIZIONE Dopo la sentenza di primo grado la prescrizione cesserà il suo decorso e il reato non potrà più estinguersi. L’imputato condannato avrà diritto a uno sconto di pena che stabilirà un giudice.

il reato non potrà più estinguersi? Eh?

CIMICI AMBIENTALI Per disporre intercettazioni ambientali in luoghi privati il pubblico ministero non dovrà più sostenere che sta commettendo un crimine. Sarà sufficiente ribadire che ci sono necessità di indagine. Le intercettazioni dovranno adeguarsi alle nuove tecnologie.

Inamissibile. Ti spiano senza nemmeno la necessità di sostenere che stai commettendo un crimine.

LA PUBBLICAZIONE DELLE INTERCETTAZIONI Ecco che cosa propone la Commissione sulla pubblicazione delle intercettazioni: «Chiunque, fuori dai casi consentiti, pubblica o diffonde il testo delle intercettazioni o altri documenti di indagine, il cui contenuto sia diffamatorio e che risulti irrilevanti ai fini della prova, è punito con la reclusione da due a sei anni e con una multa da 2mila a 10mila euro».

Questo è un bavaglio alla libertà di stampa. Inaccettabile. Dovremmo aiutare il giornalismo di inchiesta invece che incarcerare i giornalisti che fanno il loro lavoro.

[INIZIO OFF-TOPIC

Nulla di tutto ciò fa parte della Issue su LQFB. Troppo lungo parlarne ora e qui.

Sulla privacy: la privacy è un diritto fondamentale di tutti i cittadini, e proprio per ciò può essere limitata dai funzionari dello Stato (magistrati, forze dell’ordine) se vi è il concreto pericolo di violazione di diritti di pari rilevanza. Se ad esempio c’è il fondato sospetto che Tizio utilizzi la propria mail per scambiare materiale pedo-pornografico, il suo diritto alla riservatezza della corrispondenza (sancito dalla Costituzione) può essere violato. Per come la vedo io, quando si parla di difesa della privacy ci si dovrebbe riferire più che altro all’invadenza delle imprese private (in special modo i colossi del web), perché in quel caso il contrasto è tra un diritto fondamentale (la privacy appunto) e uno “economico” (la profilazione serve principalmente alle campagne pubblicitarie mirate). Francamente parlando: la violazione quotidiana della privacy vi pare colpa della magistratura? O di Faceboogle?

Ad ogni modo, non vedo il nesso -se non come semplice analogia- tra il Test d’Integrità e la privacy; nel caso del Test d’integrità non viene violata la privacy di nessuno.

FINE OT]

Quello che è scritto. Non vuol dire ovviamente che il processo dura in eterno (soprattutto se contestualmente vengono effettivamente attuate la digitalizzazione e le altre modifiche al cpp). E’ solo un modo per rendere vano il giochino di tirare per le lunghe i processi per arrivare alla prescrizione.

Infine: non commettiamo l’errore di mettere Polizia e Magistratura sullo stesso piano. La Polizia risponde al Ministero dell’Interno, ergo dal Governo (come l’Esercito, del resto). La Magistratura (almeno nei paesi democratici) è un potere indipendente da quello politico.

hai ragione non sono stato molto chiaro, avevo anche rieditato il mio post inserendo per intero la conclusione del tuo intervento per mettere l’accento sulla questione dei mezzi straordinari per combattere la corruzione e tra questi, come è scritto nella proposta di Gratteri (ma non nella tua su liquid), quello delle intercettazioni e della privacy. Il nocciolo della mia critica è che dai Pirati mi aspetto un salto di qualità nella soluzione dei problemi che non contempli un approccio prettamente repressivo.

Mi sembra fair, che qualcuno paghi quando le intercettazioni escono. Che siano i giornalisti è però inammissibile: le responsabilità vanno cercate nel whistleblower, che va trovato senza però compromettere l’integrità giornalistica e la riservatezza delle fonti.

Nel senso: punisci la violazione del segreto istruttorio, non la pubblicazione.

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Mi viene istintivo di introdurre un po’ di checks & balances a questo punto, perciò incaricherei non la polizia ad autocontrollarsi (good luck with that) ma piuttosto l’esercito e di conseguenza i Carabinieri a controllare l’onestà della pubblica amministrazione e le forze dell’ordine civili. Non so se è già stato discusso ciò…

Testare la resistenza alle mazzette non infrange la privacy… anzi, è una misura in difesa della privacy in quanto per una volta non si sta discutendo di intercettare tutte le comunicazioni dei impiegati pubblici.

Corretto e in lina con principi costituzionali. Se facciamo richieste di privacy radicali non in linea con la costituzione non otterremo neanche il ritorno al rispetto della costituzione. Nella proposta di legge YBTI abbiamo previsto l’accesso fisico individuale agli apparecchi delle persone mentre la crittografia è implementata in un modo inviolabile – in questo modo abbiamo tecnologicamente garantito che la sorvegianza non è realizzabile in massa.

Come scrissi nell’altro thread (ne stiamo aprendo troppi, sempre parlando dei stessi temi IMHO), Snowden ci ha dimostrato che la violazione costituzionale è grave in ogni caso, che avvenga da parte di una istituzione nazionale, internazionale, supernazionale o multinazionale commerciale… non ne dobbiamo tollerare alcuna. E con la PdL YBTI abbiamo dimostrato che è un obiettivo politico realizzabile.

Se veramente così è, sarei a favore… ma percepisco la necessità di ulteriore intelligenza collettiva per giudicare bene il caso. C’è un bel pezzo sulla prescrizione da parte di Peter Gomez, qua: http://prescrizione.allitaliana.garanzia.dimpunita.at.german.pages.de

Tutto è politica. La magistratura è un potere indipendente (giuridico) da governo (esecutivo) e parlamento (legislazione).

D’accordo anche se non mi piace il termine “repressivo” in quanto generalizzante. Certamente non si deve arrivare a una scusa per intercettazioni di massa, ma qui la mia proposta è di permettere alle forze dell’ordine di soggiogare telefonini fisicamente mentre il network come tale è 100% crittografico.

Discorso spinoso. Sono di opinione combattuta. Sento esigenza di approfondire meglio.

Nel frattempo, DiEM25 ha lanciato questo

V ha annunciato questa campagna pro trasparenza svariate volte ai vari eventi… il chiodo della trasparenza è importante, ma non è esattamente innovativo…

V ha annunciato questa campagna pro trasparenza svariate volte ai vari eventi… il chiodo della trasparenza è importante, ma non è esattamente innovativo…

devo darti ragione. Oggi in giro per Milano ho visto manifesti elettorali della Meloni (perché poi della Meloni?) che diceva grosso modo “vuoi trasparenza o corruzione”? Ormai il tema della trasparenza non buca più. Non basta dire che vogliamo trasparenza, occorre anche dire come pensiamo di ottenerla per fare la differenza.

Per chi se la fosse persa, consiglio di rivedere l’intervista di Formigli a Davigo di ieri (comincia su per giù al minuto 5). Ha parlato -tra le altre cose -anche del test d’integrità.