Criticità del processo decisionale

Ad oggi ho rilevato due grosse criticità del processo decisionale: A) CONOSCENZA La conoscenza del processo decisionale mi sembra piuttosto scarsa, lo provano alcuni interventi sul forum ed il paio di decisioni prese dagli organi di controllo. E’ per me indispensabile definire almeno un paio di documenti, (uno breve ed uno più esteso) da inserire in evidenza sul sito.(e ovviamente inviare il link ai nuovi).

B) ARGOMENTI Banalità La mancanza organi e figure fa sì che ogni decisione, di qualunque peso, passi per l’AP. Ne cito alcune: Mozione 2546 partecipazione alla campagna Upgrade from windows 8 : mesi per decidere una cosa che è nel DNA del PP (ovviamente quando siamo arrivati la campagna di tutti gli altri era finita Elezioni 2878: Candidatura al Gruppo RSB: saranno ben i partecipanti al gruppo rsb a dover decidere con chi vogliono collaborare sapendo di quali ruoli c’è bisogno … Ora che siamo una manciata il fenomeno non è pesante, ma se …

Autismo Delle ultime iniziative concluse, nonostante il periodo elettorale, almeno 2/3 delle iniziative hanno riguardato modifiche di documenti interni od elezioni.

Come ripeto da tempo la soluzione è la creazione di ruoli e gruppi intermedi che abbiano dei compiti seri. (qualcosa di più del ruolo di copia-incolla che il Signore delle Regole vorrebbe fosse assegnato al gruppo comunicazione)

DISCUSSIONE E veniamo a quello che è la criticità maggiore del processo: la fase di discussione. Nonostante il progresso dell’apertura del forum come luogo di discussione attualmente questo non è obbligatorio. Ma, soprattutto, manca la cultura della discussione: la presenza di Gente che ha ragione li trasforma rapidamente in battibecchi e dimmostrazioni che chi la pensa diversamente ha torto così che dopo 2 passaggi non si capisce più nulla. Per di più a volte gli emendamenti vengono usati per discutere. La soluzione è difficile, perché è una questione culturale, ma qualcosa si può fare, ad esempio moderare in modo differente le discussioni delle proposte. L’altra cosa, questa utilissima, ma altrettanto difficile, è preparare nel periodo di “meditazione” eventualmente da allungare, di poco, a scapito della discussione, due documenti, uno a favore e l’altro contrario, come si fa in Svizzera per i referendum.

Un grosso problema è il tempo storno, dare un ruolo completo e ben svolto a qualcuno, quando questo qualcuno lo deve fare nei ritagli di tempo libero e tramite volontariato, capisci che limita molto quello che uno può fare. E’ un problema che andrebbe risolto, ma non so come… e questo va a scapito anche del tempo per le discussioni, dell’attenzione per tutto quel che viene detto, del creare documenti con buone spiegazioni per più posizioni diverse… Il tempo è il primo guaio cruciale, secondo me.

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Non c’è dubbio, per questo penso ai gruppi di lavoro, quando uno non ha tempo intervengono gli altri.

Più che altro un problema di piazzamento corretto delle proposte… cose che sono deducibili dal DNA pirata possono passare in modalità veloce attraverso O&P se non contengono contenuti politici nuovi. Le candidature sono definite nel regolamento, sarebbe compito del GdI impedire che si facciano candidature eccessive?

Questa è una valutazione politica non sempre condivisa.

Vogliamo opinionismo o razionalità? La discussione si alimenta per forza di opinionismo, cioè il diritto di dire baggianate e di essere dell’opinione che il sole gira attorno alla luna?

Ci vuole un meccanismo per impedire ciò. :frowning:

Sì. Ne parliamo da anni, mi pare. L’idea dei Factlets per esempio è il risultato di anni di riflessione su questo problema.

Lo spazio delle proposte potrebbe e dovrebbe service a ciò, ma se non basta esiste la patch dei pirati bavaresi, copiata anche dagli austriaci, che introduce i punti pro/contro alle proposte in LQFB. Io proverei ad utilizzarla.

Trovo imperfetti i tavoli di lavoro in quanto soffrono di molti effetti psicologici attraverso un alpha dominante può controllperarli. Perciò ritengo più democratiche le aree decisionali in LQFB (e non ho capito bene perchè le abbiamo ridotte a così poche dopo il rilancio di statuto). In un area dedicata ad un tema chiunque può aderire senza dovere partecipare ad uno strumento digitale preistorico quale la mailing list, chiunque può vedere le decisioni importanti senza doversi leggere ogni dannata e-mail nella mailing list, chiunque può delegare per evitare che si instauri una “dittatura degli attivi” nel senso proprio del concetto. I GdL possono farsi la lista, ma le decisioni dovrebbero sempre passare per un liquid, magari con tempistiche veloci come vuoi, ma mai senza uso di democrazia liquida. Il GdL RSB è un bypass della democrazia liquida. È un artefatto dei partiti di vecchio stampo, un metodo per togliere il manubrio di mano alla base del partito. Non ci fa onore. I GdL dovrebbero sempre essere informali e tutte le decisioni dovrebbero sempre passare, con tutta l’urgenza e il disinteresse della maggioranza che ti pare, per liquid. Liquid è stato inventato appunto affinché poche persone possano decidere in nome di tante persone rispettandone la democraticità e rappresentatività, e la scienza ha comprovato che il metodo funziona.