Decentralizzazione: perche' nelle reti, "stupido" appare meglio

… La rete telefonica era una rete intelligente di supporto ai dispositivi stupidi (i telefoni). Tutta l’intelligenza della rete telefonica e tutti i servizi si trovavano all’interno delle centrali di commutazione delle società telefoniche. Il telefono sul tavolo della cucina del consumatore era poco più che un altoparlante e un microfono. Anche i telefoni a toni più avanzati erano comunque dispositivi abbastanza semplici, e dipendevano completamente dai servizi di rete che potevano richiedere attraverso dei bip con i toni giusti.

In una rete intelligente come quella, non c’è spazio per l’innovazione nella periferia…

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Non concordo. Nella rete elettrica, ad esempio, la rete intelligente (smart grid) permette la produzione distribuita. Nelle telecomunicazioni, ad esempio, permette la portabilità del numero.

portabilità del numero … è proprio quello che dice Antonopoulos: nelle reti cosidette “intelligenti”. I servizi dipendono interamente dalle centrali di proprietà delle società telefoniche. Un nuovo “servizio”, come l’ID del chiamante o la portabilità del numero, doveva essere costruito e distribuito su ogni switch delle compagnie telefoniche, comportando costi di manutenzione per ogni utente. Così venivano implementati solo i servizi più popolari, redditizi, e diffusamente utilizzabili.

Con la rivoluzione che si e’ resa possibile spostando l’intelligenza nella periferia, prima con l’arrivo del modem, e tramite questo consentendo poi la diffusione di Internet, e dei servizi che rende possibili, non abbiamo piu’ bisogno di essere identificati con un numero. Non siamo piu’ il nostro numero di telefono. Possiamo essere tante cose: email, account di un blog o del forum del Partito Pirata, un url su pastebin. Chiunque ha la possibilita’ di creare un nuovo servizio senza che si debba modificare il funzionamento della rete. Ma, se non l’hai ancora letto, il resto lo lascio al post di Antonopoulos:

L’ho letto, ma per me probabilmente rete è un concetto eminentemente fisico. Per me quindi la rete più stupida è quella composta di soli fili. Man mano che la rete fisica diventa più intelligente con le centrali di commutazione, con le centrali elettroniche, … possono permettere servizi di rete più elevati ed anche periferiche più intelligenti.

Al di là delle osservazioni di privacy e giustizia, (l’articolo parla solo di innovazione) credo che una rete che trattasse in maniera differenziata gli utenti porterebbe probabilmente ad una maggior varietà di periferiche ed applicazioni.

La rete Tor è una rete +/=/-intelligente?

Il giorno 6 marzo 2015 18:49, mauro pirata cto@lists.partito-pirata.it ha scritto:

il problema principale e’ chi controlla l’intelligenza della rete. O meglio, chi decide come e chi possa aggiungere intelligenza alla rete. Con una rete stupida, dove il termine “stupido” significa che si occupa di trasportare i pacchetti senza preoccuparsi cosa c’e’ dentro, e tutta la gestione dei servizi viene lasciata alle libere decisioni della periferia, ci potranno fare cose fantastiche. Se invece c’e’ controllo e discrezionalita’ su chi e cosa si possa fare sulla rete, la cosidetta intelligenza sara’ bloccata.

Ma una rete non regolata è più facile da abusare per scopi amorali. L’etica nella tecnologia si riesce a realizzare con la regolamentazione, perchè a implementare tutto il marcio immaginabile ci pensa il mercato (se non lo fai tu lo farà qualcun’altro e tu soccombi…)

Perciò, “stupido” è più flessibile ma non “meglio” in quanto privo di etica.