Democrazia Liquida e Punti Fermi

Questo è il tema più importante, cruciale (e coi tuoi interventi ma anche qualcun altro lo stiamo già vedendo): se l’interesse primario (per non dire unico) di chi si iscrive al Partito Pirata oggi è la democrazia liquida e la sua implementazione LQFB che usiamo noi per poter finalmente “contare” qualcosa (leggi schiacciare il bottone del voto contrario), sappiate che non solo sarete fortemente delusi (ti potrei fare decine per non dire centinaia di nomi e cognomi di gente repressa che voleva imporre a suon di mozioni la propria idea in Agorà e siccome puntualmente non ci riusciva se n’è andata urlando che tanto qui c’è gente che non capirà mai niente), ma farete un grosso danno al Partito Pirata (da cui l’idea di @briganzia della Doppia Camera).

La tua testimonianza rafforza ancor di più la convinzione che usare questo strumento sia letale.

Dare la possibilità alle persone di premere bottoni affermando il proprio ego, si chiama Democrazia

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Stessa cosa in tutti i PP senza democrazia liquida.

Eccetto quelli che non hanno mai contato un c.

La democrazia è una forma di governo: cosa c’entra con l’organizzazione di un Partito Politico? Perché un Partito Politico (come il nostro), dovrebbe avere una certa forma di governo rispetto ad un’altra?

Se pensate che la democrazia sia questo, per favore, andatela a esercitare nell’organizzazione che ha il nome apposito, il Partito Democratico

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Costituzione - Articolo 49 - Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

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Ma come la volete chiamare la possibilità di dare alle persone il diritto di votare? (Diritto di voto?) Credo che la democrazia sia anche questo… Cit. “Siamo in un paese Democratico” penso si dica per tanti motivi.

@lynx su queste cose mi distrugge, grande.

:grinning: che é piú di quello che abbiamo ora.

Scherzi a parte, LQFB é una implementazione, ma é possibile implementare i principi della democrazia liquida anche in modo diverso. Per esempio, un esercizio interessante sarebbe scrivere una bozza su come dovrebbe essere implementata la democrazia liquida per funzionare correttamente, facendo finta che la implementiamo su carta. Normalmente dovrebbe essere il regolamento a dettare le modalitá di funzionamento democratico all’interno del Partito e il software dovrebbe venire scritto o configurato di conseguenza, voi invece avete fatto il contrario e avete cercato di adattare la vostra natura ad un software giá scritto. Francia, Italia e Germania, sono tre democrazie, con tre “software” diversi, eppure tutte sono democrazie. Ammesso che siamo ancora a favore della Democrazia Liquida, naturalmente.

Non sto facendo proposte, ma giusto per capirci, io non vedo conflitto tra una democrazia liquida e un’organizzazione strutturale a tempo, con direttivi o con scopi ben definiti.

Cioé secondo me si deve capire dove si vuole andare, e per fare questo ci vuole quello che nella tradizione partitica viene chiamato Congresso, ogni struttura fatta da piú persone ha qualcosa di simile, anche le multinazionali ce l’hanno.

Ognuno, (gruppo o singolo, tutti insieme) prepara un documento, lo presenta insieme al gruppo di persone che si prenderá la responsabilitá di perseguirlo e dopo una fase di tempo predefinita (ma anche durante, attraverso il dibattito) ne rende conto alla comunitá. Ora quello che secondo me manca, é il riconoscimento di questo, non so se é necessario cambiare dei regolamenti, ma per me é necessario riconoscere che non é sufficiente preparare mozioni specifiche, ci vuole una visione d’insieme che rende le mozioni coerenti fra loro, altrimenti tutti tirano l’elastico da una parte e dall’altra.

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Mi sembra che tu abbia le idee abbastanza confuse su cosa sia la democrazia. Il voto non ne è condizione necessaria (si può agire per consenso), né sufficiente (votano anche in DPRK).

“Democrazia” significa soltanto che tutti abbiamo gli stessi diritti e doveri, ed alcuni di questi diritti sono “indisponibili”: nessuno può decidere di infrangerli, perché violerebbe le condizioni di partecipazione, istruzione, necessarie al buon funzionamento di un sistema democratico.

Se per te la democrazia è “ho il mio voto e faccio il cazzo che mi pare,” sei un coglione. Quel voto rappresenta il tuo potere, e dal potere deriva responsabilità. (CIOÈ: se quel voto ti serve solo per alimentare il tuo ego, sei addirittura coglione due volte.)

Come lo misuri il consenso? Come stabilisci che un consenso c’è?

Ma che è sta cosa che non mi è permesso chiedere una domanda on-topic, ma che mi si segnala come “off-topic” e mi si rimuove il messaggio? Ma il concetto di moderazione è veramente tanto difficile?

La domanda è seria. Se vuoi che si agisca per consenso devi avere un metodo per sapere se hai ottenuto il consenso. Non basta che lo fai in chat perché c’è chi non osa aprire bocca, e perciò non lo vieni a sapere che in realtà non è d’accordo… e c’è chi ti dice sempre di no perché non gli piace la tua faccia. Tu allora che fai… presumi sempre che il consenso non c’è o che il consenso c’è? Ed in entrambi questi casi, chi è colui che alla fine decide se esiste il consenso?

Mi pare che ci meritiamo di sapere quale è questo metodo che riesce ad evitare il voto!

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Sisi per me è questo, il voto lo do a caso chiudendo gli occhi… E comunque “ho il mio voto e faccio il cazzo che mi pare”(tua citazione) è la santa verità, non c’è nulla di più vero, e se pensi che non sia così potresti essere molto probabilmente un supermegacoglione che non capisce molto di libertà.

[quote=“lynX, post:37, topic:2675”] Come lo misuri il consenso? Come stabilisci che un consenso c’è? [/quote]Per alzata di mano, come nella preistoria…

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(e ne paghi le conseguenze. non è mai “faccio il cazzo che mi pare”. se eleggi una testa di cazzo, la testa di cazzo ti governa. per questo è inaccettabile avere in un partito gente il cui unico scopo è ammaccare cazzo di bottoni per dare un’importanza alla sua esistenza.)

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Da quello che dici a questo punto creiamo una dittatura, non facciamo votare nessuno e decidiamo noi chi è a capo, decidiamo noi quali sono le cose giuste e sbagliate, decidiamo noi perchè noi sappiamo cos’è giusto; la gente è stupida ed ignorante non capisce un cazzo di cosa sta votando…

Tutte cazzate

Questa è tranquillamente l’anticamera di una dittatura, facciamo una marcia su Roma, solo che noi non avremo gli ideali fascisti, ma avremo gli ideali giusti!

Da rabbrividire

Perchè per me il futuro è che ogni persona sarà attiva politicamente, avendo il diritto di votare su tutto, o almeno sulle cose più importanti.

Poi potrei farti un discorso molto più ampio, ma si andrebbe a filosofeggiare e casomai si potrà fare in un altro thread.

Comunque non risponderò più a queste cose.

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Certo che se si capisse che stai cercando di dire, forse sarebbe meglio. Un partito ha tutti i diritti di decidere chi fare iscrivere e come gestirsi, non è mica uno stato.

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Allora mi dai ragione a ciò che scritto. Non credevo che fossero questi gli ideali del Partito Pirata.

Una “noi sappiamo cos’è giusto dittatura” non mi interessa.

In conclusione c’è chi vuole rimuovere LQFB e Democrazia Liquida e chi no… Spero che si possa arrivare al voto prima che una dittatura di partito prenda il sopravvento. (Stessa ed identica cosa successa al M5S)

No, è che tu leggi quello che ti pare nelle mie parole, è diverso.

Un partito ha un’identità, attorno a questa identità si riuniscono persone. Se di questa identità fa parte liquidfeedback usato come finora, le persone che si avvicinano sono solo cialtroni interessanti a usare la loro esistenza in vita come ragione sufficiente per contare qualcosa nel partito pirata, indipendentemente da quello che sia il partito o quale sia la sua identità oltre a quel singolo punto che loro interessa.

E infatti, se hai notato, tutta la propaganda su liquidfeedback è vecchia assai. Quel partito non c’è più.

Perché di litigare con gli ammaccatori di bottoni non abbiamo più voglia.

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M5S non é mai stato una democrazia, é un partito-azienda costruito sul modello di Forza Italia. Il fatto che ci si interroghi sul modello decisionale é positivo, perché vuol dire che si sta cercando un modo di decidere insieme e di capire cosa non ha funzionato. Nulla di strano che alla fine si continui a usare LQFB, ma se anche non fosse credo che verranno costruiti altri strumenti democratici prima di abbandonarlo. E questi dovranno comunque garantire tutti.

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Tutti gli iscritti, non tutti gli italiani o i gli abitanti del pianeta Terra. Questo è un punto cruciale che si tende spesso a fraintendere: regole chiare, condivise, tra i membri della comunità. Se decidiamo che a questa comunità serve @Shamar come Leader Maximo per i prossimi due anni, va altrettanto bene come se decidiamo di usare la democrazia diretta con 400 iscritti. Lo scope è il nostro Partito, non gli italiani, il mondo.

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E come si potrà fare per evitarlo? Credo che la rimozione di LQFB o l’idea di utilizzare una piattaforma per permettere un voto in generale, sia solo l’anticamera per arrivare ad essere come loro…

Rimanendo con una piattaforma del genere non dovrebbe mai succedere, o almeno non ci dovrebbe essere il pericolo che poche persone prendano il potere decisionale del Partito (a meno che tutta la gente non si rincoglionisca tutta insieme nello stesso momento prima di votare)

[quote=“ale, post:44, topic:2675”] Nulla di strano che alla fine si continui a usare LQFB, ma se anche non fosse credo che verranno costruiti altri strumenti democratici prima di abbandonarlo [/quote]Pienamente d’accordo, ma appunto il problema è quali altri strumenti democratici? In poche parole andremo a fare un copia e incolla di un qualsiasi altro regolamento/statuto/strumento democratico di un altro partito o movimento.

Gli ideali li hanno tutti i partiti, le idee per cambiare veramente le cose, forse le può avere il PP, e democrazia liquida e piattaforma possono essere queste idee.

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E infatti il programma per le comunali “vi installiamo la piattaforma e vi amministrate da soli” non lo toccherà nessuno. Ma l’interno del partito è un altro discorso.

(questa è una trollata, ma se non la riconosci ho brutte notizie)