Chiamalo Stato… per me è la redistribuzione comunque necessaria per mantenere l’economia in moto che attraverso lo Stato arriva alla gente semplice. Poi per efficienza strutturale è più efficace e meno invasivo riassettare l’economia intera sulla base di un RdE elargito ad ogni cittadino piuttosto di stare a spulciare chi ha bisogno e chi non. Economicamente si arriva allo stesso risultato, ma senza la burocrazia e la corruttibilità.
Mi dispiace che questa narrativa sia così popolare. Viviamo in un mondo talmente efficace che non è necessario costringere alcuna persona a lavorare ma invece di permetterle di contribuire alla società in qualsiasi modo essa ritenga adeguato, eppure stiamo ancora a difendere la ricchezza dei superrichi con un inadeguato moralismo della presunta pigrizia dei poveri.
Che poi esistono i dati alla mano che confermano che una minoranza piccolissima non ha voglia di lavorare. E allora non lo facciano. Non ci credo che riescono a tirare avanti tutta una vita a non fare nulla di utile. Invece la realtà odierna è l’opposto: miliardi di persone che si smazzano tantissimo lavoro per riuscire a sopravvivere a malapena, talmente bisognose da non permettersi adeguata contraccezione e considerare i pargoli un necessario investimento di carattere pensionistico.
Tutto ciò perché in 40 anni di neoliberismo sono decollate le ricchezze individuali e nessuno ha fatto in modo a farle rientrare nel sistema economico. Non ha senso di stare ancora a discutere nell’ambito dell’attuale economia completamente contorta ed ingiusta — fare piani che rientrano in essa equivale a legittimare lo status quo, nonostante è completamente fuori dal normale.
per il semplice fatto che i soldi del suo RdE non vengono dal cielo, ma dalle tasse di chi produce ricchezza.
L’umanità produce ricchezza in scala altissima, col lavoro quotidiano, la digitalizzazione e l’automazione — ma gran parte di questa ricchezza scompare dalle mani di chi l’ha creata attraverso il brand marketing, le proprietà intellettuali, gli acquisti impropri causati da pubblicità manipolativa (specie in Rete) e specialmente attraverso gli affitti per coloro che non abitano più nelle proprie quattro mura. Un certo tot ritorna in mano al medio e basso ceto, così l’economia circola, ma un tot troppo elevato finisce nelle tasche di <100 persone per un errore di implementazione delle leggi finanziarie, e le ideologie di Mont Pelerin che hanno confuso il modo come ragioniamo di economia. Ci sono intere riviste come the Economist ed intere cattedre universitarie che prendono certe teorie economiche per fatti scontati mentre economisti nuovi come Piketty ormai hanno dimostrato che sono sbagliate. Per questo mi rende anche difficile delegare competenze economiche ad economisti, se magari hanno delle regole in testa che non sono giuste.
E’ semplicemente pretendere che qualcun altro garantisca la tua esistenza dignitosa, senza che tu contribuisca a rendere dignitosa quella altrui.
Che tristezza questo modo calvinista di vedere le cose. Viviamo nel mondo della più grande ingiustizia, e la tua priorità non è di correggere tale ingiustizia ma piuttosto di togliere ad altri la libertà di scegliere come contribuire alla società, basato sulla manipolativa ma falsa ideologia calvinista per la quale la gente che riceve una garanzia esistenziale diventa pigra? Ma veramente credi che nessuno avrebbe voglia di guadagnarsi i soldi per potersi fare una vacanza? Credi che la mera esistenza sia sufficiente e che bisogna rompere le palle a quei poveracci imponendogli chissà quali obblighi lavorativi? E intanto <100 persone non sanno più che farne dei propri soldi? Ma che prospettiva contorta del mondo che hanno i calvinisti… non ha nulla a che vedere con la realtà economica e sociologica. È solo un modo di pensare che perpetua la profonda ingiustizia odierna.
Nella tua fantasia. A quanto io sappia i studi sociologici a riguardo parlano una lingua diversa.
limitando di fatto la possibilità di reinserirsi un giorno nel mercato del lavoro.
È già sbagliato già questo ragionamento che chi sta lavorando senza retribuzione sia al di fuori del mercato del lavoro. Indica che continui a non avere una visione di cosa sia l’RdE e quanto cambierebbe la mentalità del concetto di lavoro, introducendo rispetto e riducendo l’importanza della smerciabilità.
Perché per come funziona oggi il mondo, se non ti formi in continuazione rischi di rimanerci fregato
E che c’entra? Mica la popolazione smette di imparare solo perché non ha più un fucile puntato contro. Sono teorie calviniste campate in aria! Dove sono gli studi che dimostrano che la gente smette di imparare se ha i soldi per campare? A me pare di ricordare che è l’opposto… se vivi in una favela e combatti ogni giorno per restare vivo, col cavolo che ti eserciti in long life learning.
Sapere che in ogni caso il sussidio statale ti arriverà ti priva del
bisogno che -come recita il proberbio- “fa trottare la vecchia”.
Una assurdità oscena ma piuttosto popolare nonostante sia scientificamente completamente falsa.
Il fatto paradossale è che qui dentro tutti sono a parole contro il paternalismo statale, ma poi si propone un modello in cui lo Stato ti mantiene a vita, a prescindere da qualsiasi altra considerazione.
Non ci sta alcun paradosso, solo l’errore grave di basarsi su premesse calviniste senza fondamento scientifico.
Stando alla definizione calvinista di @Exekias non lo sarebbe. Il RdE è una soluzione pratica per garantire che qualsiasi lavoro sarà retribuito, senza introdurre enormi burocrazie che implicano corruttibilità, e senza permettersi giudizi bacchettoni su cosa sia lavoro e cosa non lo è.
Il Lavoro è la condizione dignitosa per eccellenza per ogni individuo.
Non possiamo restare a questa definizione vecchia di secoli. La condizione dignitosa per ogni individuo per eccellenza è se qualsiasi cosa faccia del suo tempo trovi il rispetto della società. Di fidarsi che farà qualcosa di utile, perché i studi sociologici confermano che non c’è da aspettarsi che l’uomo voglia passare la sua vita con birra e TV.
Ti assicuro che mio figlio manderebbe al diavolo chiunque gli proponesse di ricevere del reddito senza chiedergli la sua piena e totale partecipazione in restituzione a quello che sta ricevendo.
Non ho mai detto che si debba smettere di aiutare le persone a trovare dei lavori da svolgere… e non ho mai detto che la gente debba sentirsi soddisfatta da una mera garanzia di esistenza. Ma dovesse per qualsiasi ragione tuo figlio non essere in grado di svolgere alcun lavoro, vorrei che non dovesse fare richiesta burocratica a nessuno, mai, per avere il sostegno che si merita. Ce l’ha già, a prescindere di qualsiasi attività che fa per avere un guadagno in più e per vivere una partecipazione nella società.
Cosa impossibile da realizzare con la “monetizzazione” di un simile contesto, perché tale contesto non può essere ridotto ad una monetizzazione.
Esattamente questa la differenza. L’economia attuale riduce l’operato dignitoso degli esseri umani a monetizzazione da valutare in un mercato. Il RdE restituisce alle persone di percepire il lavoro come fonte di motivazione. Di valutarlo oltre ad un mero valore economico.
il punto è che la “monetizzazione” di un diritto non dovrebbe essere calata dall’alto, perché sennò finisce per essere, appunto, una risposta statalista.
Ma questo ragionamento non è per niente una conseguenza logica di quello antecedente. Qui ci sta di mezzo ideologia liberista e/o calvinista. Non é statalista donare alle persone la libertà di agire piuttosto di condannarle ad una battaglia per la sopravvivenza. La ridistribuzione è una necessità matematica per un’economia funzionante, e lo Stato è solamente lo strumento operativo per implementarla. L’idea che lo Stato sia il grande cattivo che si impone sulla gente è ridicola, eppure assai difusa, ed è un ideologia che aiuta i superricchi a restare ricchi, perché se la gente elimina lo Stato di fatto elimina anche la ridistribuzione che serve per non farli sprofondare in povertà immeritata.
non può tradursi nell’attuale invadenza sulla popolazione
Ma sei venuta a discutere del RdE o di quel obbrobrio chiamato RdC che avevamo studiato e squalificato già nel 2013?