#FOIA o #FUFFA?

FOIA, Freedom of Information Act, per l’accesso alle informazioni raccolte dallo Stato, più in generale dalla Pubblica Amministrazione. Di pochi giorni il tanto atteso decreto legislativo, abbastanza contestato:

“DECRETO LEGISLATIVO: Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190, e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, a norma dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124 Esame preliminare”: http://www.governo.it/provvedimento/provvedimento-a31052320011613/4037

“Decreto Legislativo recante revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblicità e trasparenza correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.” http://www.funzionepubblica.gov.it/TestoPDF.aspx?d=39041

Su questo tema la campagna italiana FOIA4ITALY: http://www.foia4italy.it/

Non trascurabili i dati che vedono l’Italia 97° su 103 Paesi in materia di diritto di accesso alle informazioni e penultimo in Europa (61° nel mondo) per corruzione percepita secondo l’ultimo rapporto di Transparency International.

Segue una rassegna stampa che può essere utile alla comprensione di cos’è e perché molti considerino questo D.Lgs solo fuffa o ennesima azione governativa mal riuscita. La rassegna stampa parte da qualche articolo che precede il varo del Decreto per avere un quadro più esaustivo di tutta la storia e poterne dibattere.

01/07/2015 | Forum PA Un passo in avanti perso il FOIA, approvato emendamento in Commissione

30/10/2015 | foia4italy.it Perché serve una consultazione pubblica sul FOIA italiano

17/12/2015 | Magazine.it | Andrea Siravo Il Foia italiano è alle porte, ma attenti al contenuto della legge

18/12/2015 | Che Futuro | Ernesto Belisario Non basta dire FOIA per avere una buona legge sull’accesso ai dati http://www.chefuturo.it/2015/12/foia-accesso-trasparenza-dati-pubblici/

05/01/2016 | Forum PA | Angelo Alù, Generazione Ypsilon Diritto di Accesso Civico: un concetto che cambierà la trasparenza PA

07/01/2016 | Agenda Digitale | Nello Iacono Trasparenza PA, quella vera: cosa ci aspetta (e ciò che manca all’appello)

14/01/2016 | Repubblica | Arturo Di Corinto Attesa per il Foia, legge che renderà la PA trasparente ai cittadini

26/01/2016 | Strade Online | Vitalba Azzollini, Morena Ragone FOIA italiano: fu vera trasparenza?

Di certo, la mancanza di trasparenza di un testo normativo in materia di trasparenza - un vero e proprio ossimoro - non pare l’esordio migliore.

27/01/2016 | Valigia Blu | Fabio Chiusi Dati pubblici: così il governo vuole negare l’accesso ai cittadini

La pubblichiamo affinché i lettori possano farsene un’idea e il dibattito, per una volta, ruoti intorno a questioni puntuali e circostanziate piuttosto che sui proclami propagandistici della comunicazione governativa. La norma, è bene precisarlo, dovrà in ogni caso passare il vaglio del Parlamento e della Conferenza Stato-Regioni, ma il testo già ora rivela una impostazione di fondo che fa dubitare si possa anche solo parlare di un “FOIA italiano”.

Scarica la bozza della Legge sulla Trasparenza: http://www.valigiablu.it/wp-content/uploads/2016/01/schemadidecretolegislativotrasparenza.pdf

27/01/2016 | Il Fatto Quotidiano | Thomas Mackinson Decreto Madia, la nuova trasparenza fa calare il silenzio. Su casi come Rolex, conti di Expo e concessioni statali

27/01/2016 | foia4italy.it Decreto trasparenza: senza modifiche drastiche non è un vero FOIA

Se il testo non sarà modificato nelle prossime settimane, questa sarà l’ennesima occasione perduta per fare dell’Italia un paese più democratico e giusto. […] Con un vero Foia tutti avrebbero diritto di sapere quello che fanno governi e amministrazioni perché i cittadini possono accedere agli atti e ai documenti della pubbliche amministrazion, ma invece di un passo avanti il nuovo decreto rischia addirittura di far retrocedere il nostro Paese.

28/01/2016 | Che Futuro | Ernesto Belisario Le parole sono importanti: quel decreto non è un vero FOIA. Miglioriamolo insieme! http://www.chefuturo.it/2016/01/governo-delude-sul-foia/

viene riconosciuta un’ampia discrezionalità alle amministrazioni, dal momento che hanno la facoltà di negare l’accesso

28/01/2016 | Wired | Morena Ragone FOIA italiano, opaco e rivedibile: serve fare luce

29/01/2016 | Forum PA | Andrea Fama, Coordinatore iniziativa FOIA.it Pensavo fosse FOIA, invece…

A distanza di una settimana dalla sua approvazione in Consiglio dei ministri, che il tanto declamato Decreto sul Freedom of Information Act italiano sia dovuto trapelare attraverso una fuga di notizie la dice lunga su come l’impostazione culturale, prima ancora che normativa, propria della Pubblica Amministrazione, sia il primo vero scoglio da superare per aspirare ad adeguate forme di (buon) governo, e non solo in materia di trasparenza.

06/02/2016 | Che Futuro | Benedetto Ponti Perchè la nuova legge sulla trasparenza amministrativa (Foia) così non può funzionare http://www.chefuturo.it/2016/02/senza-enforcement-il-foia-non-funziona/

Al #Foia manca l’enforcement, se il decreto rimane com’è sarà il caos-tribunali

09/02/2016 | Il Fatto Quotidiano | Fulvio Sarzana Decreto Madia, no all’obbligo di trasparenza per il governo. E i conflitti di interesse?

Il Foia all’italiana, salvo modifiche, o addirittura il ritiro da parte del governo, come sembrano suggerire le diverse Associazioni che avevano fermamente creduto nella norma, decreta il silenzio su tutti i fatti presenti, passati e futuri, di rilievo nazionale e gestiti dalle articolazioni centrali dello Stato e dagli Organi Indipendenti (o semi-indipendenti, secondo la definizione che ne diede Giuliano Amato). Con buona pace del diritto del cittadino ad essere informato.

12/02/2016 | foia4italy.it NON È UN FREEDOM OF INFORMATION ACT

Dopo tre settimane di attesa, il Governo ha finalmente pubblicato il Decreto Trasparenza approvato in Consiglio dei Ministri il 20 Gennaio scorso. La versione definitiva dimostra solo lievi modifiche rispetto alla bozza diffusa, a fine gennaio, da Il Fatto Quotidiano e Valigia Blu. Tutte le preoccupazioni da noi già espresse devono, quindi, essere tutte confermate.

12/02/2014 | Il Fatto Quotidiano | Guido Scorza Riforma Pa: un Freedom of information act di nome, ma non di fatto

12/02/2014 | Repubblica | Arturo Di Corinto Ecco il Freedom of information Act: più trasparenza con la PA ma mancano le sanzioni

12/02/2014 | WebNews | Marco Viviani È arrivato il FOIA, ma è vera svolta?

Non è esattamente un FOIA Secondo dirittodisapere, da sempre vigili affinché l’Italia si doti di questo tipo di strumento, ai cittadini viene concesso solo un principio teorico senza alcuna garanzia concreta di accesso a documenti dati e informazioni. Per quale ragione? Quella che si era sospettata fin dall’inizio, cioè che non vengono abrogate, anzi neppure sfiorate, le disposizioni della vecchia legge di 26 anni fa.

12/02/2014 | Stati Generali dell’Innovazione | Nello Jacono Perché su Foia e Cad è importante mobilitarsi

Per questo credo che l’impegno debba essere massimo puntando, soprattutto, a far uscire questi temi dall’area degli specialisti e degli addetti ai lavori, fuori dalla nicchia del digitale. Si parla di trasparenza, di partecipazione di cittadinanza, è affare di tutti. E solo con questa consapevolezza possiamo far cambiare questi testi e (ri)mettere l’Italia sul percorso dell’Open Government.

12/02/2014 | Wired | Simone Cosimi Ecco il decreto Foia: bene i princìpi, male la pratica

12/02/2016 | Repubblica | Alessandro Longo Sei modifiche urgenti chieste dai parlamentari al Governo

12/02/2016 | Corriere Comunicazioni PA trasparente: "Cara Madia, togliamo ogni laccio burocratico"

Foia, lettera aperta di Associazione Luca Coscioni, Agorà Digitale, Anorc, Iwa e 17 parlamentari: “Il diritto di accesso alle informazioni sull’operato della PA deve esercitabile in modo sostanziale”. Ecco il testo

Pensare che siamo ancora tutti curiosi di sapere che fine hanno fatto i 45 milioni di euro per Italia.it…

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Posto qui il testo che è al vaglio di Foia4Italy con le osservazioni richiesta dal Governo

Osservazioni sullo schema di decreto legislativo in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni

Denominazione stakeholder FOIA4ITALY (www.foia4italy.it)

Titolo del contributo: Proposte di modifica allo schema di decreto

Testo del contributo: Il testo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri contiene due tipologie di previsioni: previsioni relative agli obblighi organizzativi e di pubblicazione delle amministrazioni; previsioni relative all’accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni.

Di seguito, le proposte di modifica e integrazione al testo seguendo tale suddivisione.

Si premettono alcune considerazioni relative all’opportunità di conservare l’obbligo per le amministrazioni di redigere e pubblicare il Programma Triennale per la trasparenza sia per la sua indubbia valenza organizzativa per le amministrazioni, sia perché è opportuno che le amministrazioni continuino ad adottare un documento in cui promuovere la cultura dell’integrità ed il confronto con gli stakeholders.

obblighi di pubblicazione delle amministrazioni si ritiene opportuno mantenere tutti gli obblighi di pubblicazione attualmente previsti dal decreto 33/2013, al fine di evitare una diminuzione e un indebolimento del livello di trasparenza assicurato dai dati contenuti nella sezione “Amministrazione Trasparente” dei siti delle singole PA; si ritiene opportuna l’eliminazione della previsione relativa ai dati relativi ai pagamenti di ogni singola amministrazione, in quanto il portale Soldipubblici.gov.it è già funzionante ed aggiornato grazie alla pubblicazione della sola banca dati SIOPE.

 b. nuovo accesso civico

si richiede l’introduzione di disposizioni di coordinamento con l’accesso disciplinato dal Capo V della Legge n. 241/1990; si ritiene opportuno differenziare la disciplina del nuovo accesso “generalizzato” rispetto a quello civico disciplinato originariamente dal decreto 33/2013, al fine di evitare dubbi applicativi (es. in materia di controinteressati e costi); si propone che le richieste di accesso generalizzato non debbano identificare “chiaramente” i dati/documenti richiesti (onere difficile da rispettare per chi non sia in qualche modo interessato dal procedimento amministrativo a cui si riferiscono); si propone che l’accesso ai documenti informatici sia sempre gratuito, fatto salvo il rimborso di eventuali costi eccezionali (che l’ente dovrà di volta in volta motivare adeguatamente); i rimedi giudiziari previsti devono essere veloci (rito abbreviato) e poco onerosi (esenzione contributo unificato); si propone l’introduzione di un rimedio stragiudiziale in caso di accesso negato (es. ricorso ad ANAC); si richiede l’introduzione di adeguate sanzioni in caso di accesso illegittimamente negato (come pure aveva richiesto il Parlamento con l’art. 7, comma 1, lett. h) della legge delega n. 124/2015); si richiede che le pubbliche amministrazioni debbano sempre esprimersi espressamente sulle istanze di accesso (senza potersi avvaleresi del silenzio-diniego); si ritiene necessaria una forte riduzione delle eccezioni previste e una loro delimitazione maggiormente puntuale che consenta di avere eccezioni chiare e tassative: è indispensabile una riduzione delle eccezioni (sia per interessi economici pubblici sia per interessi privati) che riducono in modo rilevante l’ambito oggettivo di applicazione del “nuovo” accesso e lasciano eccessiva discrezionalità alle pubbliche amministrazioni, che dovranno compiere complessi bilanciamenti e, di conseguenza, vedranno aggravato il proprio lavoro; per esigenze di semplificazione, si propone di indicare nel responsabile della trasparenza il soggetto a cui indirizzare le richieste di accesso; si propone di inserire una clausola che consenta alle amministrazioni di elevare i livelli di tutela del cittadino prevedendo una disciplina del diritto di accesso più vantaggiosa per il cittadino.