GdL comunicazione: i post su FB a seguito del ban sui social di CP e FN

Anche che il partito non sia antifascista è una posizione personale…infatti è questa la critica.

Il pirati si riconoscono nei valori fondanti della costituzione antifascista e repubblicana. Questa è l’unica posizione riconosciuta dall’AP. Il resto sono seghe e cagate fuori dal vaso. IMG_20190910_194207|281x500

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ma chi sono questi??? cioè gente del genere, che non si informa e non legge e che va e giudica per un solo post su facebook sono persone che hanno votato il partito pirata che lotta per il diritto alla conoscenza??’ Ussignuuurrrrrrr!

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È stato abrogato, purtroppo.

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Gente con cui comunque dobbiamo interfacciarci, ma se magari non diamo adito a certi dubbi con frasi largamente evitabili, e non condivise magari evitiamo di dover perdere tempo a distantiarci da Casapound, eh.

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Da 14 persone.

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Siamo a tarda sera, possibile che sia così difficile comprendere che c’è una parte del partito che è quasi fiera di non voler aver nulla a che fare con chi è talmente stupido e fascista da non avere colto la natura profondamente antifascista del post di exedre?

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Non ho capito, dobbiamo per forza fare a braccio di ferro o a chi ce l’ha più lungo?

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l’avevo notato.

Il raggiungimento di quta 100 all’interno di questo argomento è già un giudizio sulla pubblicazione.
Poi è normale che ci sia una differenza di opinioni fra chi pensa ai voti e chi agli aderenti

è uno solo dei 3 post… come si fa a continuare ad argomentare avendo una visione limitata di quanto è successo?

e perché si continua a non rispondere a cosa diavolo ho chiesto in apertura?

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Chi sono questi?
Sono quelli che sentono dire le stesse stronzate dai partiti di destra.
Questo sotto è un esempio:

In un’intervista del 2015 ai nostri microfoni Matteo Salvini, che allora era già segretario della Lega, spiegava perché non avrebbe partecipato alle celebrazioni per il 25 aprile: “Non mi definisco antifascista, perché quelli che si dicono tali sono gli stessi che poi impediscono alla Lega di parlare nei comizi nelle piazze”.

Ma la domanda vera è: ma chi sei tu e quelli come te che fanno gli arroganti con l’elettorato e non che ha criticato giustamente quel post, che è oggettivamente ridicolo…


@leuwen hai visto? Scusami ma il tuo è lo stesso ragionamento di Salvini, ed è stato il primo che ho beccato in una ricerca di 30 secondi su google…
Ovviamente tu non c’entri un cazzo con Salvini e la destra, ma ora capisci perché quelle persone su facebook si sono sentite toccate?

Tu invece di comprenderle le hai definite a tua volta “fascisti che non si rendono conto di essere fascisti”, mentre in realtà sono solo persone che hanno visto le stesse cazzate dette da gran parte della destra italiana.

PS: Vabbè @solibo che ti ha subito elogiato, che ne parliamo a fare…
Dopo un po stufa vedere persone che si credono superiori alla massa, diventa triste…


Diamoci una svegliata, se si piscia in testa all’elettore che si lamenta, anche quando ha ragione si diventa ridicoli.

PPS: il partito pirata è antifascista (almeno spero)

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A quanto pare no. Ma il PP, a quanto pare, non è nemmeno anti-aborto, anti-violenza sulle donne, anti-comunisti, anti-vaccini

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Peggio, da 6. La votazione a cui fa riferimento abrogava le mozioni politiche, quella che ha abrogato il manifesto è stata approvata con 6 voti favorevoli.

No, purtroppo: per fortuna

Ma quest’intervento è bellissimo: è riuscito a farsi applaudire dal congresso dell’MSI accusando il sistema di essere fascista.

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Dai, Cal! :slight_smile: :slight_smile: :slight_smile: !!!
Va a un congresso di fascisti che (ai tempi) non potevano dire di essere fascisti e glielo dice lui,
Certo che lo applaudono a scena aperta!
Come se qualcuno fosse venuto da noi a dire: siete dei pirati!
Se andava da @Shamar ed a muso duro gli avesse detto: sei un hacker (al di là che pensasse male degli hacker) Shamar lo invitava a pranzo!

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No, no, non dice a loro che sono fascisti. Dice tutt’altro. A dire che il fascismo è lì è Almirante mentre lo introduce.

Hai ragione, ho ascoltato, avevo interpretato male quello che avevi scritto.
Capo cosparso abbondantemente di cenere.

No. Siamo precisi. Ciò che viene contestato è l’uso del espressione “non anti-fascisti”. Questo è, pedissequamente, una posizione del Partito. Mi è stato raccontato che in precedenza questo partito aveva nel suo statuto l’espressione esplicita di una posizione dichiaratamente anti-fascista. Questa è stata espunta. Quindi “non anti-fascista” è un dato di fatto. L’anti-fascismo del Partito, in quanto tale, con tutto il suo portato anche conflittuale (motivo per cui credo fu espunto) non figura in nessun documento pubblico, non nel Manifesto, non nello Statuto, non nel CEEP, non nelle ultime FAQ elettorali. Tutto questo ben prima che io arrivassi. Non che io abbia qualcosa con l’essere anti-fascista, s’intende, ma solo sennò poi @shamar si lamenta che quello che scrivo è falsificabile (è una battuta eh).

Il che non significa che questo partito non abbia preso chiarissime posizioni contro i totalitarismi, contro ogni forma di violenza e sopraffazione. Ma poiché è della parola anti-fascismo si sta parlando, questa parola non è parte del perimetro dialettico del Partito, avendo tale perimetro una posizione anche più netta e rigida per la costruzione di una società aliena da ogni tipo di dispotismo. Questa è posizione del Partito, oggi, che io ho semplicemente espresso. Non posizione mia.

Io ho scritto quel commento, come ho scritto gran parte della pubblicistica teorica e pratica del partito dalle elezioni in poi. In particolare le FAQ, i testi di molte interviste dei candidati, alcuni messaggi televisivi ecc. La stragrande maggioranza di quei testi erano sono stati revisionati da una professionista della comunicazione che ha voluto fare un pezzo importante di strada assieme a noi (gratis). Capisco le critiche che mi vengono rivolte. Sono ingiuste.

Il commento in questione è stato posto nella chat del gruppo di comunicazione alle ore 11.04 di stamattina ottenendo commenti favorevoli nel gruppo. È poi sorta nel gruppo la consapevolezza che il commento avrebbe potuto essere contestato e era chiaro che alcuni avrebbero potuto esprimere un forte e problematico non apprezzamento, come era successo nei giorni precedenti con altri commenti già pubblicati, e che questo avrebbe potuto generare delle defezioni su Facebook, e una sola persona ha espresso che non sarebbe stato il caso di perdere questo sostegno essendo già un partito così piccolo, ma si è considerato che le critiche sarebbero arrivate, come poi è stato, dallo stesso ambiente che ci stava già criticando per la serie degli ultimi post e che quindi avremmo avuto modo, con il post di rinforzare il messaggio positivo per chi quel messaggio voleva comprendere, rischiando certamente la defezione di chi in realtà s’era già allontanato delle nostre precedenti espressioni. C’è stata una sola avversione al commento in quanto, piuttosto che di un “semplice post”, questo commento avrebbe dovuto assumere il valore di manifesto politico, ma questo non è stato ritenuto in contraddizione con quello ufficiale. In presenza di tale avversione, ho chiesto esplicitamente se l’avversione fosse di natura politica o di natura tecnica, è stato risposto che era solo di natura tecnica. Ottenuta questa risposta non ci sono stati più miei commenti in quel gruppo. Alle 11.24 il post era stato pianificato per l’uscita alle 12.05, cioè un’ora dopo la sua redazione. Nei successivi quaranta minuti dopo la pianificazione quindi non c’è stata da parte dell’intero gruppo di lavoro una contrarietà così forte da bloccare la pubblicazione, e visto che l’unica contrarietà espressa era di natura tecnica il post è stato lasciato passare, adottando immutata la stessa identica policy che il gruppo aveva usato per tutte le pubblicazioni precedenti (da quello che ho capito, penso che possano confermare).

Personalmente non ho caldeggiato la pubblicazione del commento anzi non ero neppure in chat quando il commento è andato online e per tutta la mezzora successiva (e anzi in tutta la mattina) ho immesso nel gruppo solo un commento inerente le modalità di lavoro di gruppo, quindi per quel che mi riguarda non posso far altro che ringraziare i componenti del gruppo che eroicamente hanno fronteggiato la situazione, e soprattutto l’utilissimo «fuoco amico» che riusciamo a non farci mancare mai in queste occasioni. Grazie di cuore.

Dire quindi che quella pubblicata sia una mia posizione personale è dire una cosa fattualmente falsa. Ma non ho veramente alcun problema ad assumermene ogni responsabilità politica, lasciando quantomeno indenni i componenti del gruppo di lavoro sulla comunicazione che hanno fatto solo quello che avrebbero dovuto e potuto fare.

Si può contestare che l’espressione fosse non abbastanza meditata, ma queste sono le condizioni di lavoro di un gruppo di comunicazione, peraltro basato sull’impegno volontario. Questa critica fatta poi da chi non ha dato fino ad oggi alcuna disponibilità o supporto, nemmeno a revisionare un breve testo, credo che rappresenti bene più chi fa la critica che chi la riceve.

Si può contestare che la pubblicazione potesse essere inopportuna e non voglio cogliere questa occasione per dire quello che penso su questo tema a caldo perché credo che questo necessiti di una riflessione molto più ampia che ci tengo a fare insieme agli altri del gruppo di comunicazione.

Una cosa è certa nessuno all’interno del gruppo di comunicazione (compreso me) ha avuto gli strumenti per non considerare quella posizione come posizione del Partito in quanto semplicemente tale era fattualmente e in modo riscontrabile, nessuno ha avuto strumenti per contestarla e, nei limiti evidenti in cui lavora un gruppo del genere, era chiara la piena consapevolezza di ciò che sarebbe avvenuto dopo la pubblicazione (forse tranne l’entità del fuoco amico). Se vi fossero stati appigli, qualsiasi componente del gruppo, peraltro di estrazione così varia, avrebbe certamente messo molto maggiore impegno per bloccare il post, cosa che avviene comunemente, e nessuno l’avrebbe difeso più di tanto. Certamente non io. [intendiamoci, non perché non credo a quello che c’è scritto, perché fidandomi degli altri l’avrei considerato non opportuno].

Si può dire che questa posizione non trova l’approvazione di qualcuno all’interno del partito, che è divisiva o non tende ad uniformare le differenti “anime” di questo partito. Questo significa che si ammette che una parte del Partito, e della comunità, vi si riconosce, come a me personalmente è chiaro dai molti commenti positivi ricevuti (non solo su Facebook, anche qui sul forum e personalmente).

Io posso dare due risposte a questa obiezione. Una di natura prettamente politica: «A chi tocca non se 'ngrugna». Se esistono differenti “anime” (che probabilmente non sono due ma forse tante quanti sono i singoli pirati), è bene che imparino anche a rispettarsi l’un l’altra invece di scendere immediatamente sul piede di guerra in fondo contro il proprio stesso partito. Riconoscere e accettare l’altro, porre il problema in termini politici, invece che necessariamente con il lanciafiamme è, forse, quello che discrimina la capacità di fare politica dalla continua necessità di scendere in guerra. La comunicazione ha bisogno di essere molto plurale e potrà interpretare i messaggi del Partito, purché siano corretti, secondo l’una o l’altra anima al bisogno e anche all’estro del momento. Questo è quello che è avvenuto anche in campagna elettorale dove convivevano nelle liste personalità molto differenti e con prospettive talvolta diametralmente opposte.

La seconda risposta, specie nell’ottica che ad un post su Facebook dovrebbe essere delegato il ruolo di “uniformare” le anime del Partito, parte invece da una critica che qualche tempo fa mi venne rivolta personalmente, quando decisi di intervenire —l’unica volta che l’ho fatto— nel gruppo di comunicazione per avanzare un dubbio sulla pubblicazione di un post che, a mio avviso, sarebbe stato inutilmente offensivo, peraltro nei confronti di una parte di gran lunga maggioritaria della popolazione, post che poi venne effettivamente bloccato.

In quel caso mi fu contestato che io non capissi nulla su come ci si relaziona sui social e che bisognava perseguire l’engagement dei post, in special modo usando quelli grafici, con poco testo, di grande impatto visivo avrebbero proiettato le pagine social del partito nelle discussioni ottenendo così ampia visibilità. Che non era importante poi il contenuto del post, ma la sua circolazione, e bisognava appunto focalizzarsi sul mezzo piuttosto che sul messaggio. Fui anche fraternamente ripreso per questa mia medievale arretratezza e incomprensione delle sacre e immutabili regole dei social che pretendevano, certi tipi di contenuti diretti, con un certo tipo di linguaggio per cui era assolutamente necessario semplificare moltissimo i contenuti, e adottare un certo tipo di drastica immediatezza, senza pretendere che le persone capissero veramente, perché l’importante era far circolare il simbolo, la pagina, senza andare poi troppo per il sottile, e che anzi un po’ di contestazioni sarebbero state funzionali a dare alla pagina una circolazione secondaria sempre più importante. Senza di ciò eravamo condannati a rimanere limitati, invisibili e perciò patetici.

Confesso effettivamente di non capire tuttora nulla su come si usano i social, confesso che mi hanno convinto che un lungo e tedioso post, di ben 324 parole, che riporta con un certo puntiglio le idee del partito nel campo della transizione alla società della conoscenza, che necessita addirittura (orrore!) di essere cliccato per poterlo leggere tutto, sia inadeguato per rincorrere il sacro moloch dell’engagement.

Poi nella Tolda mi hanno fatto vedere questo… mi aiutate a capire cosa significa?

Per me, il gruppo di comunicazione, ha fatto un dannato buon lavoro stavolta. E, nei limiti di tutte le mie perplessità che ho fin troppo ben espresso al gruppo stesso sui social e il loro uso per un partito della complessità come il nostro, spero che questo gruppo possa fare tanti altri “errori” del genere. Perché in quest’errore si è parlato, per chi interessava leggerlo, veramente di noi, dei nostri contenuti, delle nostre posizioni e del nostro programma. Per chi non era interessato e si è fermato alla sesta parola del testo, per chi non ha voluto fare lo sforzo di raggiungere la conoscenza non superando neppure la prima frase, io credo sia stato bene esserci separati senza rimpianto. Come si dice, chiusa una porta, si apre un portone.

Adesso sono pronto ad essere denunciato anche oggi da @lynx al Collegio Arbitrale, chissà per quale altro tremendo crimine contro il Partito anche oggi avrò commesso.

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