Governare la complessità con una rete di responsabili

Oggi c’è il diffuso problema della “perdita dei riferimenti”. Accade molto spesso quando vorremmo informazioni sull’alimentazione, sull’economia, sull’orientamento tra i lavori, su recenti periodi storici controversi e oggetto di dibattito, ma anche per comprare prodotti etici, prodotti che non speculano sul fatto di essere biologici, oppure per conoscere marchi meritevoli e affidabili, per conoscere novità valide a livello di software, ecc.

Il primo problema che emerge è che si finisce presto per doversi occupare di una quantità spaventosa di informazioni e conoscenze… Però, non risolvere questo problema significa lasciare l’individuo in mezzo ad una giungla di “voci” e informazioni di ogni genere. Se l’individuo può adottare una condotta intelligente e avvalersi di consulenze o recensioni o altro che lo guidano, magari si riesce a governare la complessità.

Ed ancora, deve pur esserci una quantità di conoscenze rilevanti da comunicare ad un nuovo essere umano, abbiamo le scuole che si occupano di questo, ma lasciano assai desiderare… servirebbe una rete di contatti che dovrebbe aver cura di queste conoscenze fondamentali, così che chiunque le trovi disponibili sul Web.

Una rete di responsabili potrebbe essere una soluzione. Siccome un individuo non può essere responsabile di innumerevoli informazioni, però può fidarsi di un altro responsabile, diventa possibile creare una “struttura ad albero” di responsabili. Naturalmente possono esistere più reti di responsaibili ed essere anche intersecate tra loro. Questa rete dovrebbe raggiungere anche politici, economisti, proprietari di aziende, oltre che sviluppatori di software open source, insegnanti, ecc. ecc.

Uno dei miei cavalli di battaglia, ormai diventato ronzino, è il capitale sociale ( https://it.wikipedia.org/wiki/Capitale_sociale_(sociologia) ) e, in questo ambito il livello di fiducia presente nell’ambiente sociale è fondamentale. Purtroppo le istituzioni sono screditate e c’è un partito che svolge un’attività delinquenziale di propagazione della sfiducia proprio per diventare lui stesso il riferimento. Ritengo che ad oggi siamo infinitamente troppo piccoli per proporci come riferimento, ma potremmo individuare e segnalare persone ed istituzioni che riteniamo degne di fiducia.

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Sicuramente siamo piccoli per proporci come riferimento, però possiamo dare un’impostazione di base e iniziare a farla crescere e che vada nella direzione auspicabile. In questa discussione, se può interessare, raccoglierei qualche idea (anche problemi generali o problemi per idee specifiche) per vedere se viene fuori qualcosa di praticabile.

Ho riformulato il primo post che invito a leggere. Aggiungo che sarebbe necessario un software o un portale per tener traccia di questa rete di responsabili. Le nuove alternativa di Web p2p potrebbero essere il mezzo idoneo.

Esatto @storno possiamo indicare persone affidabili per certi ambiti, la rete di responsabili che ho in mente “esce” da qualsiasi partito o organizzazione, anzi trova i giusti punti di contatto tra ogni realtà, quelli più sani. Potremmo avviare questa iniziativa, valutando bene come realizzarla nel migliore dei modi.

per fare questa cosa servono esperti di comunicazione, cioè io e B.