I comuni che vorremmo: sostegno all'economia locale e solidale

Visto che all’ODG della prossima assemblea ci saranno anche le “linee guida per campagne elettorali amministrative (Milano 2016 ed altre eventuali), credo che dovremmo cominciare a pensare a che tipo di comuni abbiamo in mente. In poche parole: un programma specifico per questo tipo di realtà, una serie di proposte specifiche che riguardino la vita nei comuni, grandi o piccoli che siano.

Pensavo che si potrebbero “radunare” questi argomenti chiamando i futuri topic “I comuni che vorremmo: nome_del_tema”. (ovviamente creerò anche mozioni apposite su LQFB, ma volevo prima scriverne sul forum un po’ per cercare di capire se e quanto certi temi possano interessare, e poi perchè esso è aperto anche ai non iscritti, e auspicabilmente qualcuno più competente in materia potrebbe intervenire “dall’esterno”).

E volevo “inaugurare” questa categoria parlando di “sostegno all’economia locale e solidale”, e più nello specifico di:

  • GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) -Monete complementari.

I GAS I GAS sono gruppi di acquisto che scelgono di rifornirsi direttamente dai produttori, secondo criteri etici (rispetto dei lavoratori, dell’ambiente etc.). Spesso i produttori rientrano nel circuito del Commercio Equo e Solidale. Ce ne sono molti, in Italia, e a Milano in particolare.

Le monete complementari Già da tempo il PP sostiene Bitcoin, ma negli ultimi anni sono tornate in voga le monete complementari, una delle più interessanti delle quali è Sardex. (una spiegazione efficace di come funziona l’ha data Report). Pare che il capostipite di queste sia stato il Wir svizzero, nato nel lontano 1934, ma attualmente ce ne sono a migliaia sparse per il mondo.

La Regione Emilia Romagna ha fatto da apripista dando supporto esplicito a questo tipo di iniziative mettendolo nero su bianco. A livello nazionale però manca un piano unitario, e nessun partito o schieramento politico (al di là della votazione favorevole in qualche mozione specifica) pare seriamente intenzionato a puntare su questo modello. Infuria un dibattito furibondo e isterico sul dilemma “euro sì-euro no”, ma di queste monete complementari quasi nessuno parla.

Ecco, io credo che se il PP instaurasse un dialogo con queste realtà potrebbe nascere qualcosa di interessante (a Milano come nel resto d’Italia). Per “instaurare un dialogo” intendo dire:

-Contribuire a far conoscere queste realtà organizzando o ( anche solo partecipando a) incontri divulgativi, in cui magari s’ affrontino anche argomenti correlati: (nel caso in questione un tema potrebbe essere l’opposizione al TTIP. Da una parte un modello economico a misura di multinazionali & lobbies varie, dall’altra un commercio ispirato a princìpi di etica e solidarietà).

-Arrivare a stilare (con l’aiuto delle suddette realtà) uno o più punti programmatici da sostenere, in caso di elezione di esponenti del PP nei consigli comunali.