Incontro Roma 21/07/2015

Martedì 21.07.2015 H 19:00 La Villetta - Via degli Armatori 3 - Roma (Garbatella) http://roma.partito-pirata.it/eventi/94-incontro-romapirata-21-07-2015.html

Bell’incontro ieri :wink: Abbiamo conosciuto una persona molto interessante, e abbiamo scoperto il suo blog (e di altri due avvocati) http://www.dandi.media/ (cioè Diritti d’Autore & Diritti Industriali). Fanno anche molti convegni interessanti sul tema

Abbiamo poi deciso di promuovere una campagna LibreLazio, per l’uso di LibreOffice e dell’opensource nelle amministrazioni pubbliche del Lazio. L’idea è stata ispirata da http://www.libreumbria.it Pensiamo di organizzare a settembre un incontro informale per raccogliere quanti più promotori possibili (il PP-it sarebbe quindi uno dei promotori, e non vogliamo dare l’idea di essere proprietari della campagna). Lì si concorderanno le iniziative della campagna. Intanto seguite i profili social https://twitter.com/librelazio

Infine ci sono delle prospettive per una collaborazione con [Wikimedia Italia][1] e [Italian Linux society][2] per un progetto di digitalizzazione di libri, con un occhio di riguardo per i libri didattici (questo forse il link di cui si parlava? http://www.wikilibri.it)

Io poi personalmente ho posto il problema di una campagna iscrizioni… abbiamo concordato che aumentare anche solo di una decina le persone attive su Roma farebbe una grande differenza. Un’idea: organizzare delle serate (cena vegana? cineforum? qualcosa di piacevole) a cui invitare gli amici, e mettere come “biglietto” il costo dell’iscrizione al PP. Così intanto si avvicinano più persone, e può essere comunque molto utile anche solo un impegno minimo da nuove persone (banalmente, retweettare i messaggi del PP, infoltire la platea di qualche nostra iniziativa)

@Vins @millypro @FelynX @Ronin @lynX @Claudia [1]: http://www.wikimedia.it [2]: http://www.ils.org%20Italian%20Linux%20Society

2 Mi Piace

Mi pare un’ottima idea quella della serata per raccogliere iscrizioni

1 Mi Piace

In realtà il progetto è Wikibooks. Trattasi appunto di un repository di manuali aperti e liberi, destinati alle scuole di ogni ordine e grado. L’idea di fondo era di ampliare e migliorare questo progetto, che -come mi hanno spiegato alcuni collaboratori di Wikipedia con cui ho parlato allo scorso Festival delle LIbertà digitali- non è tra i più attivi dell’universo Wikimedia. L’obiettivo finale sarebbe quello di creare uno strumento effettivamente utilizzabile dai docenti, durante l’anno scolastico: oltre ad un evidente vantaggio sul piano dei costi (un libro del genere può essere salvato in PDF con pochi click e portato a stampare in una qualunque copisteria, che di norma chiede 5cent. a pagina in bianco e nero) ci sono anche altri “valori aggiunti”, primo fra tutti l’educare le nuove generazioni all’importanza della collaborazione e condivisione della conoscenza. Il che è anche uno dei temi più citati dal mondo della scuola che si oppone alla riforma renziana, che al contrario insiste molto sulla competitività e la “verticalità”. In concreto, quindi, ci sarebbe da pubblicizzare questa cosa a insegnanti e studenti che vogliano contribuire (ma in linea teorica ovviamente a chiunque). Se poi qualcuno vuole cimentarsi anche in prima persona -magari rispolverando vecchi appunti dell’Università o del Liceo e provando a wikibookizzarli- meglio ancora. Personalmente penso che -salvo imprevisti- mi metterò a lavorarci a partire dalla seconda metà di agosto. Ho diversi appunti già digitalizzati dei bei tempi universitari, e posso sfruttarli (l’argomento sarebbe Storia, le civiltà antiche). Da notare peraltro che Wikibooks -così come Wikipedia, del resto- permette di creare libri personalizzati, tramite l’apposita utility “Crea un libro” sulla colonnina sinistra; un insegnante potrebbe quindi “assemblare” il proprio manuale a seconda delle necessità, includendo i capitoli e gli argomenti che ritiene di inserire (es. se il manuale è di storia antica potrebbe inserire le pagine sugli antichi egizi, sui Micenei e sugli Etruschi, magari sorvolando sugli Ittiti; oppure, in ciascuna di queste civiltà potrebbe includere solo i capitoli relativi alla cultura materiale, alla religione e all’arte, evitando magari altri argomenti ritenuti troppo specialistici). Infine, c’è anche la possibilità -per l’insegnante- di scaricare il file in formato ODF, casomai volesse usare ciò che sta scritto su Wikibooks come “base” e poi aggiungere di proprio pugno altre cose.

Ci sono (o sono possibili) contatti con Book In Progress?

Le differenze con Book in Progress sono spiegate qui: https://it.m.wikibooks.org/wiki/Geografia_OpenBook

Quindi se ho capito bene le attività sarebbe più che su WikiSource (digitalizzazione di libri vecchi privi di Copyright) soprattutto su WikiBook (redazione di testi ex novo).

In tal caso i pirati potrebbero aiutarsi promuovendo attivamente un progetto politico: una compagna per la produzione di manuali di testo opensource, con comitati di sostegno in ogni scuola e università.

Io ci proverò il prossimo anno alla Sapienza.

Ma… non ho capito che “agganci” abbiamo, semplicemente ci stanno stimolando a fare volontariato? Oppure c’è disponibilità per fare qualcosa in collaborazione con wikimedia italia?

Allora, io all’inizio -non sapendo che esisteva Wikibooks- avevo contattato sia Wikimedia Italia sia la ILS per capire se si poteva creare una piattaforma ad hoc. Poi, visto che appunto Wikibooks esiste giá ed é “perfetta” a livello tecnico, adesso c’é da riempirla di contenuti, e quindi appunto o scrivendo direttamente o pubblicizzandola