Islanda: abolito il reato di blasfemia

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Voglio condividere -a beneficio soprattutto dei non-toscani, che potrebbero non conoscere Federico Maria Sardelli, il Vernacoliere o Don Zauker- questo pezzo del 2008. http://donzauker.it/2008/04/28/civil-war/

Non è un successo che mi esalta. Ritengo il rispetto degli altri e delle idee altrui fondamentale.

A me sì. Come spiegava il Sardelli, il concetto di “sensibilità religiosa” è molto soggettivo, ma soprattutto teoricamente infinito, perché non si può definire con precisione entro quali limiti un dato comportamento può offendere qualcuno. Una donna in bikini o in topless può offendere la sensibilità religiosa di qualcuno, così come due omossessuali che si baciano in pubblico; ma uno stato non dico laico, ma anche solo decente non può permettere che la libertà della suddetta donna o dei suddetti omosessuali venga limitata per via della “sensibilità religiosa” di qualcun altro. Uno Stato può proibire certi comportamenti se esistono prove oggettive e scientifiche della pericolosità sociale di essi, non certo perché qualcuno -obbedendo a dettami scritti su testi redatti secoli fa- li ritiene soggettivamente immorali. Perdipiù il “rispetto degli altri” dev’essere reciproco. In una scuola toscana tempo fa delle mamme sbraitarono contro la Preside perché costei s’era permessa di non far benedire l’aula scolastica. Ecco, tecnicamente io potrei sentirmi (anzi: mi sento) offeso dal comportamento di queste matrone, perché dal mio punto di vista far innaffiare le pareti con dell’acqua ritenuta santa è più o meno come far praticare la danza della pioggia o tastarsi i testicoli per tenere lontano il malocchio. Ciò che offende la ragione e la logica non può pretendere rispetto.

Benissimo il rispetto degli altri e delle idee altrui. Ma il rispetto non può essere un imposizione per legge. Deve essere una cosa che viene dalla persona: se non lo è consideralo pure maleducato e irrispettoso: ma non puoi punirlo per aver commesso un reato.

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Io, noto “muratore” [1] di individui, dichiaro che:

  1. lasciare la questione dell’ “Identità Europea” alle destre è stato una fesseria madornale fatta dalle sinistre;
  2. il PP-IT può rivendicare una sua posizione a riguardo;
  3. tale posizione, a mio parere, dovrebbe essere che l’Identità Europea è data dal secolarismo nato dalla Rivoluzione Francese e dai diritti individuali, anch’essi nati dalla Grande Rivoluzione (Vandea a parte…);
  4. in virtù di questo, la vittoria del PP-IS mi garba assai…

[1] No, non nel senso di frammassone!

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Straquoto @f00l. Islanda avanti tutta.

È una questione di impostazione. Ci vuole una legge che rispetta gli altri, ma non le costruzioni mentali astratte che porta altri a commettere ingiustizie e schifezze ciniche in nome di un Dio che mai accorderebbe. Le religioni sono un po’ come i trattati internazionali… a un certo punto si staccano da chi se le è inventate e si impongono sulla gente come regolamenti a se stanti, come se potesse avere un senso farsi dettare la vita dagli scritti di origine sconosciuta. Non so, ho l’impressione che le religioni peccano di superpia nei confronti di Dio. Non ce ne una che ha il diritto di definire cosa è o non è blasfemia.

Dovesse mai esserci una religione giusta, dovrebbe essere stata sviluppata utilizzando democrazia liquida… :smiley:

Non vedo differenza fra chi crede in una religione od in un’etica differente. Aboliamo allora anche i reati di offesa e/o diffamazione.

Se criticare il pensiero descritto in scritti religiosi è blasfemia, ciò significa lasciare che tali scritti facciano da scusa per imporre regolamenti comportamentali nei riguardi di terzi. Non è offesa contro una persona bensì contro un regolamento istituzionalizzato.

La schiavitù dell’essere umano non è più fondata sull’abuso da parte del suo padrone umano, bensì su concetti e regolamenti astratti che l’umanità si è auto-imposta per mezzi in genere poco democratici.

La disuguaglianza ha raggiunto dimensioni assurde mai viste nella storia antecedente: 85 persone possiedono altrettanto quanto la metà dell’umanità (rif: “The Super-Rich And Us”, BBC). Ma queste 85 persone non ci stanno possedendo in modo classico… in un modo che ci permette di facilmente prendere il forcone in mano e difenderci dall’abuso. Ci possiedono attraverso le strutture astratte quali le religioni e ancora di più i trattati internazionali (incluso addirittura il copyright) che definiscono il mercato capitalista, lo stato della globalizzazione. Ne consegue l’incapacità dell’umanità a difendersi dalla sorveglianza, dal cambiamento climatico, o di avere una autonomia economica…

Ed ora arrivo al punto: Tu stai definendo i regolamenti che ci controllano come altrettanto importanti come i diritti fondamentali individuali quale il rispetto della dignità. Stai elevando il concetto di religione che non è collegabile ad alcuna persona vivente al livello di importanza della dignità umana delle persone viventi.

È qui il guaio fondamentale dell’umanità nel 21° secolo. Nonostante le costituzioni relegano questi concetti astratti quale la religione e il capitalismo ad un livello inferiore ai diritti umani fondamentali, non esistono sufficienti meccanismi per assicurarsi che avvenga veramente così. Anzi, la gente addirittura confonde le priorità, elevando le regole proposte da una religione a legge fondamentale, capace di infierire sulle libertà altrui, capace di legittimare atti di violenza.

Giusto quello che scrivi, ma blasfemia non è critica, è offesa. Per intenderci è Charlie Hebdo con le sue copertine. Personalmente ritengo che occorra rispettare le persone, anche per quanto riguarda le loro credenze, il che non significa condividere, non significa non criticare, non significa non combattere. Non è un paragone fra un dio ed una persona, ma riguarda i valori di una persona. Come dimostrano i martiri ci sono persone che hanno considerato i valori religiosi più importanti della loro stessa vita. Mi sembra logico dedurne che per molte persone la sofferenza per un’offesa arrecata al proprio dio è superiore a quella arrecata da un’offesa alla persona stessa.

Il giorno 10 luglio 2015 13:59, lynX cto@lists.partito-pirata.it ha scritto:

non è che una soluzione quasi win-win è lo stato del porno? viene offerto in modo spettacolare ma allo stesso tempo ad esempio nelle edicole è discreto e cose simili

Blasfemia non è un reato, è un peccato. Ed un peccato lo può commettere solo l’individuo verso la propria religione. Nessuno ha il diritto di punire i peccati altrui.

Se un mussulmano crea una immagine di come lui visualizza il profeta, ha peccato secondo le scritture che indicano che non si debba creare ritratti del profeta. Se lo fa Charlie Hebdo, non importa, in quanto Charlie Hebdo non può sapere come si dipinge un ritratto del profeta. E se lo sapesse, non importa – il peccato l’hanno commesso contro se stessi, non contro gli altri credenti.

Così dovrebbe ragionare un mussulmano in sintonia con la democrazia. Se ragiona diversamente e pensa di potere punire i peccati altrui, vive nel paese sbagliato in quanto detiene una mentalità non democratica – indisposta a priotizzare i diritti civili oltre gli interessi religiosi.

Legge sulla blasfemia - Wikipedia

In Italia se bestemmi contro Dio sono 300€, contro la Madonna è gratis

Dal 1999 La bestemmia non ricade più tra i reati: è considerata un illecito amministrativo, essendo stata depenalizzata con la legge 25 giugno 1999, n. 205. La versione attuale (vigente) dell’articolo 724 (“Bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunti”) è la seguente:

« Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità, è punito con la sanzione amministrativa da euro 51 a euro 309. […] La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti. » L’oltraggio rivolto alla Madonna o ai santi è stato ritenuto non sanzionabile in quanto questi non sono divinità: con questa motivazione infatti il 6 novembre 1996 la procura di Avezzano ha prosciolto un imputato al quale era stato contestato il fatto di aver bestemmiato in pubblico il nome di Dio e della Madonna[5]: limitatamente alla bestemmia nei confronti di Dio il reato è stato considerato estinto per prescrizione (essendo avvenuto il 12 agosto 1993), mentre per la bestemmia nei confronti della Madonna l’imputato ha ottenuto l’assoluzione in quanto «il fatto non è previsto dalla legge come reato».

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Chi decide chi è divinità? I pastafarians o i copimisti? Sta legge è da abolire… ma nulla di sufficientemente importante da mettere nel programma.

Veramente, l’abbiamo già fatto :slight_smile:

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