Riporto di seguito una possibile sintesi di quanto sviluppato in questo tavolo di lavoro.
Ho cercato di mettere insieme gli spunti in un discorso organico.
Vi invito a correggere/suggerire/integrare/etcetc qui o sul pad: https://pad.partito-pirata.it/p/IUFitalia2015-report-0102-infrastruttura
Successivamente vi metterò a disposizione anche la minuta dell’incontro.
ABSTRACT
Prendiamo coscienza del fatto che non c’è separazione tra materiale e virtuale.
Tuttavia il primo dei due piani è stato regolamentato nel corso della storia, il secondo ancora no.
L’assenza di regolamentazione equivale ad adottare la legge del più forte, che è quello che stiamo in un certo senso vivendo in questa fase.
In questa esigenza di definire delle regole si colloca la proposta di revisione costituzionale per l’inserimento dell’accesso ad Internet in costituzione come diritto sociale, denominata art. 34bis (www.art34bis.it).
Tale articolo dovrebbe costituire una bussola per il quadro normativo italiano.
Internet non è uno strumento, ma un contesto in cui si stanno spostando relazioni, transazioni, economie, e pertanto dev’essere un bene comune.
Internet non sarà mai veramente libera finché non verranno liberate le infrastrutture di rete fisica che la trasportano.
Riteniamo quindi che lo “scorporo della rete Telecom” (ovvero il ritorno dell’infrastruttura in mani pubbliche o meglio ancora ad una realtà partecipata dai cittadini) sia condizione essenziale per la realizzazione di politiche di accesso diffuso ad internet e conseguentemente per lo sviluppo della società.
Più in generale il nostro obiettivo è discutere delle proposte che vadano dai principi generali fino a scendere alle proposte più concrete (innalzamento banda minima garantita, accesso paritetico delle reti libere, simmetria upload/download, frequenza 900MHz libera, etc)