La Buona scuola piace ai genitori?

Comune-info.net | Matteo Saudino | 11/05/2015

Il modello di scuola che si va delineando è il contrario di ciò che dovrebbe essere; una comunità educante non dovrebbe prevedere né competizione tra i docenti (vedi il premio al merito/servilismo) né tra gli alunni, ma collaborazione. Il modello Invalsi (leggi anche Invalsioni di campo) e il docente allenatore ci fanno pensare ad una scuola come ad un percorso ad ostacoli e ad un luogo di competizione e selezione, in cui gli studenti hanno sempre meno spazi di autonomia e di partecipazione. Ci piace pensare, invece, che la scuola possa essere un luogo di formazione e di crescita.

Continua: http://comune-info.net/2015/05/la-buona-scuola-piace-ai-genitori/

Sempre la solita storia fritta e rifritta dell’assioma competizione = male assoluto. Mi verrebbe da fare di ogni erba un fascio e mandarli tutti affanculo.

Ma come ti permetti! E poi, tutti chi? L’articolo citato è firmato da una persona con nome e cognome che lavora in ambito scolastico ed è un cittadino molto attivo che si pre-occupa di ciò che accade in tutto quel mondo. Anche se tu la pensi diversamente, sicuramente è una persona che merita più rispetto e anzi, con cui sarebbe molto più opportuno parlarci. Quindi, se hai qualcosa da dirgli, ti consiglio di contattarlo direttamente per esprimere la tua contrarietà usando la dialettica (bè… è un prof di filosofia). Trovi facilmente i suoi contatti sul web, è uno che ci mette la faccia.

Il fatto che ci metta nome, cognome, la faccia e la carta d’identità e il codice fiscale non lo erge a Profeta. Nemmeno il fatto che sia un cittadino molto attivo lo assurge ad uno status di super-cittadino (“i cittadini sono tutti uguali” bla bla bla).

Sul fatto che meriti più rispetto potremmo parlare (più rispetto di chi? di me vorrei mandarlo affanculo?)

Sul fatto che meriti parlarci nutro seri dubbi (oppure chiamali pure pre-giudizi).