** PROPOSTA DI COMUNICATO **
Il Sen. Nazario Pagano sta promuovendo una serie di modifiche normative per obbligare i gestori dei servizi in Rete a richiedere obbligatoriamente un documento di identità per l’iscrizione al loro servizio.
Il DDL895 (https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01082988.pdf) parla chiaro: “l’obbligo per i fornitori di servizi di memorizzazione permanente di richiedere all’atto di iscrizione del destinatario del servizio un documento d’identità in corso di validità, stabilendo la relativa sanzione in caso di non osservanza.”
Non solo riteniamo questa misura del tutto inutile per risolvere il problema del cyberbullismo ma, peggio che mai, riteniamo che sia lesiva del diritto costituzionalmente riconosciuto sulla libertà di espressione (art 21) e del diritto alla riservatezza ed all’anonimato in Rete: siamo in un contesto dove è difficilissimo mantenere l’anonimato e quindi è sempre più difficile poter esprimere liberamente le proprie opinioni, anche di critica nei confronti del Governo o di altre cariche politiche. Senza voler tuttavia giustificare gli attacchi beceri, riteniamo che misure di questo tipo siano in realtà l’ennesimo tentativo di tracciare e schedare i cittadini che non si vogliono allineare, cercando di soffocarne la voce con la minaccia del “tracciamento” e del “io so chi sei”. Al quale si aggiunge un ulteriore rischio per la privacy dettato dalla conservazione dei documenti di identità da parte dei gestori: in caso di data breach e potenziale sottrazione delle copie di milioni di documenti di identità, chi tutelerà i cittadini dal furto di identità ?
Ci opponiamo quindi con forza a misure repressive di questo tipo, sostenendo con ancora più forza la necessità di garantire il diritto alla riservatezza attraverso la crittografia e l’adozione di strumenti, come TOR, che possano garantire un buon livello di anonimato in Rete.