È un discorso consono con gli ISP e telecom europei che ritengono ingiusto che pagano per il privilegio di offrire servizi telefonici e poi le telefonate si fanno via Skype o WebRTC (Google Hangouts, Facebook/Whatsapp, Apple FaceTime…). Solita ironia delle tecnologie “federation” e “open standard:” la maggior parte dei guadagni dell’esistenza di WebRTC va ai grandi monopoli tecnologici americani.
Le telco si ritrovano costrette a stare al gioco. Solo un intervento legislativo può sanare il mercato. Ovviamente gli interventi stile AGCOM sono un po’ delle toppe al sedere. Sarebbe meglio se le proposte legislative a riguardo le scrivessimo noi. Io per esempio ho co-autorato #ObCrypto e se quella PdL diventasse legge risolverebbe non solo la questione della sorveglianza totalitaria dei cittadini, ma anche la questione dei monopoli scorretti.
La messaggistica e la telefonia dovrebbe essere un bene comune, ed ogni utente paga per il traffico che produce.
Invece l’attuale impostazione è tale che la messaggistica e la telefonia sono sotto sorveglianza sistematica e gli utenti pagano con la propria anima e libertà. E le telco, che finora implementavano un minimo di decentralizzazione ed un minimo di legislazione democratica nazionale od europea, ora si ritrovano col sedere per terra a fare i vasalli del sistema cloudcentristico.
Perciò… parliamo di Censura o piuttosto di Limiti alla Rimozione di Libertà?
L’assenza di regolamentazione di questi servizi è il problema che ci ha portato fino a qua. I primi passi possono apparire troppo docili e naif, di chiedere alle ditte di rispettare le nostre leggi, ma sono meglio di niente.