(Continua la discussione da Legge elettorale)
[Propongo un brainstorming sulla legge elettorale che vorremmo. Sul forum discutiamone, e man mano aggiorniamo una sintesi sul pad https://pad.partito-pirata.it/p/Legge_elettorale_-_tavola_sinottica]
Il maggioritario trionfa, e perfino chi è contrario come i M5S ripudiano due principi fondamentali di un sistema democratico:
1. Una testa un voto
I voti pesano diversamente: se voti un partito che non supera lo sbarramento il tuo voto è nullo, se voti un partito di minoranza vale meno e prendi meno rappresentanti di quanto ti spetterebbero
2. Pluralismo e non dittatura della maggioranza (relativa)
Sbarramenti abnormi scoraggiano a votare con libertà, e quindi spingono a turarsi il naso o ad astenersi. In Parlamento e nei Consigli le poche opposizioni che entrano sono totalmente escluse dalle decisioni.
3. Almeno 50%+1 per prendere decisioni
Siamo all’assurdo che non solo la maggioranza fa il bello e il cattivo tempo, ma che lo fa anche se è solo relativa, cioè minoranza rispetto al totale. Considerando anche l’astensionismo al 50% i premi di maggioranza regalano la dittatura assoluta anche a chi prende solo il 15% del consenso di tutti gli elettori.
La legge Truffa era un gioiellino di democrazia rispetto alle nuove leggi elettorali nazionali e locali, peggiori persino della fascistissima legge Acerbo.
Intanto i pirati commentano così, e va bene…
(Con l’Italicum) viene promulgata una legge che regalerebbe il 55% dei seggi a partiti il cui consenso effettivo nel Paese “reale” sarebbe largamente minoritario.
Il degrado della politica partitica, la disaffezione dei cittadini alle vicissitudini dei partiti -tutti tesi solo alla propria sopravvivenza- ci stanno facendo scivolare verso l’uomo solo al comando.
Altre urgenze, create volutamente, fanno sì che passi in secondo piano uno dei cardini della nostra Costituzione, cioè il bilanciamento dei poteri.
In nome della governabilità stiamo assistendo al depotenziamento del Parlamento, all’abolizione della rappresentanza diretta e al Governo che, anziché limitarsi -come da Costituzione- ad essere organo esecutivo, si erge a legiferatore.
Stiamo assistendo alla demolizione graduale ma sistematica della nostra Costituzione, a colpi di fiducia.
Stiamo assistendo al palesarsi del principio che l’eletto deve fedeltà al partito e non agli elettori, devianza catastrofica già sperimentata il secolo scorso, con i risultati che non dovremmo dimenticare.
Ma al di là del sogno giusto che comunque ci prefiggiamo cioè, di diffondere forme democratiche orizzontali, liquide partecipative (intanto applicabili dentro i partiti, e da sperimentare per bene)…
Cosa proponiamo intanto per correggere questa democrazia rappresentativa
che naufraga verso un modello non più democratico né rappresentativo?
In termini concreti… per es.
- Premio di maggioranza sì o no?
- Quali soluzioni alternative per la tanto decantata “governabilità”?
- Colleggi piccoli o grandi?
- Soglie di sbarramento sì o no? (il M5S propone soglie variabili, tra il 2% per le grandi città e il 10% per i collegi piccoli nelle provincie poco abitate)
- Preferenze, come?
- Coalizioni?
- Elezione diretta del presidente del consiglio/governo?
- Modificare ruoli e/o struttura del Parlamento bicamerale?
Io delle idee bizzarre ce le avrei… ma intanto apriamo il dibattito.
Vorrei che fosse una discussione il più possibile tecnica, di approfondimento e di creatività, risparmiandoci troppi botta e risposta e limitando al minimo le contrapposizioni: spero che escano tantissime idee.
Magari aggiorniamo un pad di SINTESI per vedere le varie opinioni sui diversi punti