Voglio approfondire il problema della corruzione in Italia e vorrei farlo con l’obiettivo di produrre una proposta politica articolata che possa diventare parte del porgramma del partito. Per questo sto studiando il fenomeno e cerco pirati che abbiano voglia di lavorare assieme a me su questo progetto. Occorre ricercare materiale in rete, comprendere i meccanismi della corruzione, elaborare strategie per contrastare il fenomeno, sempre con un punto di vista pirata. Sto anche cercando tra le mie conoscenze funzionari che possano offrire un punto di vista interno alla PA e che vogliano sottoporsi a brevi interviste. Vorrei fissare dei mumble settimanali, anche brevi di 20 minuti circa, in cui ci si confronta sul tema e ci si scambiano le informazioni raccolte. Lo spirito del gruppo di lavoro deve essere estremamente pragmatico ed orientato alla produzione di una proposta vera, ci diamo una scadenza di un paio di mesi, o funziona o ne decretiamo il fallimento. Astenersi perditempo e tuttologi decisi a dirottare il focus del gruppo su altri temi Se siete interessati datemi un feedback sul forum o utilizzate i canali che preferite.
Interessato, ma non mi piacciono i mumble. Come si concretizza il lavoro? In una tesina?
In un documento da sottoporre all’AP per renderlo parte del programma politico dei Pirati. Più andiamo avanti e più mi convinco che la lotta alla corruzione (e a favore della trasaprenza) sia politicamente l’arma migliore a diposizione del nostro partito per guadagnare visibilità in questo paese. E’ il punto debole sul quale possiamo fare leva.
Uno spunto… mi pare che la corruzione sia sempre il lato oscuro del rappresentantivismo… dove non ci sono individui che decidono diventa anche più difficile corrompere… perciò ovunque riusciamo a mettere in uso piattaforme di partecipazione, idealmente liquida, togliamo un pezzo di fondamento che invita alla corruzione. Right?
Perciò si potrebbe fare un brainstorm a ragionare su tutte le strutture amministrative gerarchiche e proporre delle alternative liquide.
SI corretto, io vorrei soprattutto lavorare sul concetto di incorruttibilità “by design” proprio in base a quanto dici, perché dove ci sono individui che decidono o che controllano ci sono punti corruttibili nella catena per definizione. Siccome l’intelligenza umana è ancora necessaria in questi processi io sono attratto da procedure e tecnologie che inibiscono sul nascere la possibilità della corruzione. Mi sembra un approccio più interessante rispetto a quello essenzialmente repressivo che, pur necessario, non rappresenta una soluzione al problema.
Ho creato un pad con un documento che mi piacerebbe discutere con voi, ditemi come e quando. Purtroppo sul pad non è molto bello da leggere e non posso riportare i miei disegnini. Ho anche preso contatti con uno degli articolisti che ho messo in calce e che ha accettato nel limite delle sue possibilità di aiutarci a comprendere il fenomeno in dettaglio. Nel documento ci sono diversi aspetti che non sono ancora in grado di affrontare, ne parliamo a voce.
il pad https://pad.partito-pirata.it/p/anticorruzione_by_design
ottima idea!
giusto, dobbiamo guadagnare visibilità.
ottima idea quella della piattaforma.
io conosco l’argomento e conosco anche buone soluzioni, dò la mia disponibilità a lavorarci.
C’è una questione aperta riguardo alle normative inerenti le gare di appalto. Riesci a capire in base alle norme in vigore quali sono le norme sui tempi con cui devono essere presentati i bandi? Una delle strategie messe in atto dai corruttori nelle PA sta nell’utlizzare tempistiche brevi per concedere alle aziende “amiche” vantaggi nella presentazione delle proposte. Ovviamente le imprese amiche sono state allertate in tempo da funzionari delle PA e così hanno tempo per organizzarsi. Credo che una delle chiavi di lettura sia nella definizione di “urgenza” che le PA possono invocare in determinate condizioni. Servirebbe uno studio di questi casi.
Anche se non son sicuro d’aver capito tutto, mi piace l’idea. Non posso aiutarti ma faccio il tifo per te (era giusto per darti un feedback)
ottimo, far scegliere l’impresa che farà i lavori da un ente pubblico a caso è la soluzione alla corruzione.
Si, la condizione di urgenza artificiale è uno strumento frequentemente usato anche per predeterminare l’esito di un processo democratico… per questo è importante mettere paletti stretti ad ogni forma di “mozione urgente” – come appunto abbiamo nel PP-IT.
perchè non scegliere gli appalti con lqfb?
Nella proposta suggerisco l’utilizzo di metodologie “liquide” su insiemi qualidicati nel caso in cui non si possa applicare quella “by design” come forma di controllo distribuito. Il problema è che nella scelta liquida non puoi impedire il tentativo di corruzione o intimidazone dei votanti. Con il sistema del “doppio cieco” invece non si ha modo di corrompere nessuno.
Segnalo (perché senz’altro ci capite più voi di me) l’iniziativa dell’amministrazione della regione di Odessa (Ucraina), che ha utilizzato la blockchain per gestire il sistema di aste elettroniche per la vendita e la locazione di terreni.
Bello quel documento, in una ottica di aste semplici come ad esempio la vendita / locazione di terreni pubblici dove il concetto base è “Vendere al miglior offerente” mi sembra l’ideale e potrebbe diventare una proposta da sostenere ccome Partito Pirata. Nei casi invece in cui debba essere l’amministrazione ad acquistare (beni o servizi) dove vincono le aziende che offrono prezzi e costi inferiroi credo non si risolvano quelle criticità che invece stiamo cercando di affrontare con la piattaforma del doppio cieco.
Ciao come avevamo annunciato ci eravamo posti qualche mese per organizzare uno studio sul fenomeno della corruzione. Durante questo tempo abbiamo lavorato ad un draft https://docs.google.com/document/d/1zGL6nTDf65uH1LCnCBTobTla5iCgK0cgJGPIp8EUjQ8/edit oppure https://pad.partito-pirata.it/p/anticorruzione_by_design che abbiamo anche sottoposto ad alcuni collaboratori di Luca Attias dei DIREZIONE GENERALE SISTEMI INFORMATIVI AUTOMATIZZATI presso la Corte dei Conti. Per quanto sia piaciuta l’idea del “doppio cieco” all’interno della PA come metodologia per una anticorruzione “by design” ci stiamo confrontando con evidenti limiti applicativi di questa proposta. Personalmente non credo che possa essere considerata così com’è una proposta politicamente sostenibilie. La mia posizione sarebbe invece quella di sposare ufficialmente la posizione di accelerare la digitalizzazione all’interno della PA e orientare la creazione di standard formali per standardizzare i regolamenti comunali (che rimangono ovviamente diversi nei contenuti ma sovrapponibili nella forma). Questa digitalizzazione standardizzata potrebbe si aprire le porte ad una piattaforma che implementi il doppio cieco con evidenti vantaggi in termini di lotta alla corruzione e se ne abbiamo la forza potremmo persino prototipizzarla. Mi sembra più onesta come posizione e anche politicamente spendibile. Chiedo anche a tutti coloro che hanno collaborato o si sono interessati a questo progetto di intervenire qui nel forum per dire la loro. E se poi siamo d’accordo elaboriamo una proposta da presentare all’Assemblea Permanente. Disponibilie anche ad un mumble per parlarne.
In effetti detta così non fa una piega. E’ una prospettiva un po’ “centralista”, però in effetti in un Paese con 8000 Comuni, se ognuno ha i suoi regolamenti buonanotte. Dal punto di vista dell’immagine e della visibilità bisognerebbe secondo me in ogni caso cercare di fare qualcosa di “concreto”, meglio se coinvolgendo altre realtà (anzi, questo mi pare inevitabile). Così su due piedi mi viene in mente una sorta di “kit” di regolamenti comunali “vergini” (dove basta solo cambiare il nome del Comune) Open Source. Potrebbe essere anche una sorta di “best of”, cioè individuare per ogni materia -o almeno per le più importanti- i regolamenti migliori d’Italia e proporsi di farli adottare su scala nazionale (il che è ciò che faceva anche il M5S delle origini, ad esempio in materia di risparmio energetico degli edifici -se non ricordo male).
Sembra interessante, potresti chiarire meglio come funzionerebbe questa formulazione di regolamenti comunali Open Source? Apri nuovo thread nel caso?
Ho spostato un messaggio in un nuovo argomento: Il Libero Mercato della Sussidiarietà e del Federalismo?