Ma per il Partito Pirata il patriarcato non è mai esistito?

Che bella frase palesemente ispirata a La fattoria degli animali di Orwell.

Questa cosa dell’essere dirigenti vi sta sfuggendo di mano. Siete, al pari del sottoscritto, un insignificante voto in un mare di voti che prendono decisioni assembleari. Essere dirigenti significa decidere, e da soli non si decide un bel niente qua dentro (al netto dei mandati decisi dall’ap stessa).

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Ti sbagli.

E francamente mi sorprende come tutti voi che conoscete la democrazia liquida da più tempo continuiate a confonderla con il voto.

Io, come te, sono un dirigente del Partito Pirata perché partecipo di diritto alla elaborazione di tutte le decisioni di questo partito.

Come dirigente posso:

  • proporre iniziative del partito
  • emendarle
  • proporre alternative
  • proporre l’abrogazione di iniziative precedenti
  • votare

Come avrai notato @Lanta il mio voto non è mai stato determinante in alcuna delle decisioni prese da quando sono in Agorà.

Non è il mio diritto di voto a rendermi (e renderti) dirigente del Partito Pirata.

È il mio diritto di parola.
L’impossibilità di ignorarmi da parte di chi volesse farlo.

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Non è così facile, purtroppo. Tu hai ben esposto il tuo concetto di dirigenza: dei diritti inopinabili che guadagni all’atto del tesseramento. Questi però non fanno di te un dirigente, qualcuno che decide.

Oltre allo strumento tecnico, Liquid Feedback essenzialmente, c’è il fattore umano. Una tua proposta o un tuo suggerimento possono essere ignorati o rimanere inascoltati, questo perché sono delle maggioranze ben definite a livello numerico a prendere decisioni. Ecco perché, affinché possa realizzarsi il tuo essere dirigente (o meglio, l’essere dirigenti collettivi) è necessario coinvolgere terzi e convincerli della bontà del proprio operato.

Quindi smettiamola di prenderci in giro e definirci “dirigenti”. Ripeto: siamo un granello di sabbia in un deserto, a decidere l’azione è quel gruppo di granelli di sabbia che muovendosi in maniera sincrona e coordinata creano una duna. Non siamo dirigenti, perché la dirigenza è liquida e malleabile.

Te lo dico proprio perché uso Lqfb da più tempo di te, e ho sperimentato cosa voglia dire.

Ma tu credi che il segretario del PD possa fare ciò che vuole?

Ha pesi e contrappesi, ma tecnicamente può. Lo statuto del PD è ben bilanciato.

Se può essere sfiduciato non può fare ciò che vuole.

Anche se è effettivamente difficile sfiduciarlo (ci vuole la stessa maggioranza che @Cal vuole imporre per discutere una mozione in AP), ha bisogno di consenso per decidere. Non può far nulla da solo. Altrimenti quel 50% che lo sfiducia si trova agilmente.

Esattamente come te e me.
(beh… con la piccola differenza che lui non ha lo 0,23% dei voti)