Need for SPID: iniziativa su firme online

Quivi ragionasi (sì, son toscano e ho fatto il classico) dell’iniziativa sulla possibilità di raccogliere firme tramite SPID, anziché in cartaceo.

In particolare, (per il momento) si propone di ricorrere a questa prassi in “ambito democratico”, ossia nella raccolta firme per:

  1. Referendum costituzionali (art. 138 Costituzione)
  2. Referendum abrogativi (art. 75 Costituzione)
  3. Leggi di Iniziativa Popolare (art. 71 Costituzione)
  4. Presentazione delle liste elettorali (D.P.R. 361/1957)

Di seguito il testo che ho realizzato per ora (ho reso Wiki questo primo post)

Inizio PdL

ONOREVOLI COLLEGHI! - La presente proposta di legge vuole rispondere alla sempre crescente richiesta di partecipazione alla vita democratica da parte della popolazione, e al tempo stesso mostrare quanto grande possa essere il beneficio derivante da un utilizzo intelligente della tecnologia per lo snellimento della burocrazia. Il diritto di tutti i cittadini ad intraprendere quelle iniziative di democrazia diretta previste dalla Costituzione (referendum abrogativi, leggi d’iniziativa popolare) è de facto pesantemente limitato da una serie di adempimenti burocratici ormai troppo onerosi per gruppi di cittadini che non siano parte di grandi organizzazioni (sindacali, partitiche o altro). Come osservato di recente dall’Associazione Luca Coscioni,

la legge 352/1970 impone -caso unico al mondo- la presenza di pubblici ufficiali al momento della raccolta delle firme, senza però obbligarli a mettersi a disposizione per la raccolta; accade così che gli amministratori locali autentichino solo le iniziative del proprio Partito, mentre gli altri autenticatori di Stato siano disponibili solo raramente, e comunque al costo di 20€/ora. In conseguenza di ciò, negli ultimi anni gli unici referendum nazionali che abbiano superato il vaglio della Cassazione sono stati quelli promossi dal Partito Democratico, dalla Lega e dalla CGIL, organizzazioni che hanno la disponibilità gratuita di un esercito di autenticatori su tutto il territorio nazionale. Tutte le altre campagne referendarie promosse negli ultimi otto anni da gruppi di cittadini e movimenti, sebbene popolari, sono fallite proprio per gli ostacoli posti alla raccolta firme, inclusi quelli sugli obblighi di vidima e certificazione.

La presente proposta di legge intende quindi intervenire su questo elemento cruciale, introducendo la possibilità di far ricorso al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) per la raccolta delle firme. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è già ampiamente usato da una percentuale in costante crescita della popolazione per l’accesso a vari servizi della PA (Agenzia delle Entrate, INPS); la possibilità di utilizzare questo strumento renderebbe superfluo il ricorso ai pubblici ufficiali, dato che la funzione stessa dello SPID è appunto quella di autenticare l’identità del cittadino in modo facile e veloce. Inoltre, la possibilità di utilizzare lo SPID anche per sottoscrivere iniziative di democrazia diretta diventerebbe, con ogni probabilità, un fattore di ulteriore diffusione dello strumento.

Articolo 1 (utilizzo dello SPID per Referendum Costituzionale)

Alla legge n. 352/1970 si aggiunge il seguente testo:

Art. 7-bis

(raccolta firme attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale)

La raccolta di firme necessarie a promuovere la richiesta di referendum di cui all’art. 138 della Costituzione può avvenire anche attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Il Ministero degli Interni, entro trenta giorni dall’espletazione degli atti descritti all’art. 7, comma 1 della presente legge, provvede a pubblicare sul proprio sito istituzionale la dichiarazione della richiesta del referendum, con le indicazioni prescritte dal citato articolo 4, e predispone la pagina web in modo da permettere la firma attraverso il login al Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Articolo 2 (utilizzo dello SPID per i Referendum abrogativi)

Alla legge n. 352/1970 si aggiunge il seguente testo:

Art. 27-bis La raccolta di firme necessarie a promuovere il Referendum previsto dall’articolo 75 della Costituzione può avvenire anche attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale. In questo caso le prescrizioni contenute all’articolo 27 del presente testo devono essere riportate online, sulla pagina web del Ministero dell’Interno.

Articolo 3 (utilizzo dello SPID per le Leggi d’Iniziativa Popolare)

Alla legge n. 352/1970 si aggiunge il seguente testo:

Art. 49-bis La raccolta di firme necessarie a promuovere le proposte di legge di cui all’art.71, comma secondo, della Costituzione, può avvenire anche attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale. La pagina web recante le firme deve riprodurre a stampa il testo del progetto.

Articolo 4 (utilizzo dello SPID per le liste elettorali)

Al D.P.R. 361/1957 si aggiunge il seguente testo:

Art. 20- bis (pubblicazione delle liste online e raccolta firme attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale)

Le liste dei candidati, di cui all’articolo 20 della presente legge, devono essere pubblicate anche online sui siti istituzionali dei Comuni interessati. Le firme degli elettori a sostegno delle liste possono avvenire anche attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Tale procedura rende non obbligatorio il ricorso ad uno dei soggetti autenticatori di cui all’articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53.

Testo in formato aperto.odt (23.1 KB)

Bene. Conosco alcuni deputati (ex ?) di Alternativa Libera e so che stanno confluendo dentro Italia in Comune di Pizzarotti. Credo che ci sia sicuramente convergenza su alcuni temi e questo potrebbe essere uno decisivo, insieme ad altre importanti riforme della normativa elettorale (ferma da anni), come ad esempio:

  • ripristino delle preferenze
  • abolizione listini bloccati e collegi basati su criteri territoriali omogenei
  • silenzio elettorale valido anche per i nuovi canali di comunicazione (es. Facebook)

La raccolta delle sottoscrizioni potrebbe agevolmente avvenire usando uno strumento come SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale) che permetterebbe sia un controllo in tempo reale delle sottoscrizioni che altri vantaggi.

Ci sarà da battersi perché molti partiti non vorranno farlo, avendo già i fogli delle sottoscrizioni firmati nei cassetti :wink:

Riusciamo a lanciare una CAMPAGNA NAZIONALE sul tema ?

Michele

1 Mi Piace

sarebbe ottimo visto che Il sistema italiano è bloccato, i partiti rappresentati in parlamento hanno tutto l’interesse ad innalzare barriere di ingresso. Abbattere questo protezionismo nella politica può essere un’ottima battaglia pirata. Da dove si comincia?

E inoltre agevolerebbe parecchio le raccolte firme per leggi di iniziativa popolare, Referendum abrogativi etc. A quel punto sarebbe anche lecito pensare di alzare la quantità di firme necessarie Segnalo che anche i Radicali avevano lanciato tempo fa un appello per le firme online tramite SPID.

Ad esempio dal contattare Italia in Comune, AL e Radicali e proporre loro la cosa?

Attuare una strategia inversa ? O, meglio, LANCIARE NOI LA PROPOSTA ed aspettare che siano gli altri ad aderirvi ? In questo modo acquistiamo visibilità, che ci servirà per rilanciare il PP nella società.

Possibili strade:

  • Lettera aperta a Piacentini (AgID) e/o Luigi DI Maio e/o altri ?
  • Petizione on-line ?
  • Campagna stampa e/o per le strade delle nostre città ?

Michele

3 Mi Piace

esattamente quello che volevo suggerire. Farci noi promotori di questa campagna e cercare adesioni presso gli altri partiti. Non so se poi in queste occasioni sia meglio cercare di far leva su eventuali relazioni dirette con gli altri partiti oppure muoverci esclusivamente mediante appelli pubblici. Probabilmente entrambe le cose?

Ottimo. Bisogna però realizzare sia un testo il più possibile preciso sotto il profilo normativo ed una serie di materiale “stampa” (volantini e simila) per descrivere la proposta al grande pubblico. Io posso dare una mano su entrambi i fronti, compresa la veicolazione a chi di dovere attualmente al Governo (ho contatti sia al senato che alla camera…).

Potrebbe vernirne fuori qualcosa di davvero interessante, se ci muoviamo bene.

Michele

allora muoviamoci bene :slight_smile: Teniamo anche conto dei tempi e dell’inevitabile pausa estiva. Secondo te è una campagna che andrebbe lanciata a settembre? Possiamo organizzare una confernce inter nos per organizzare la cosa e preparare un piano di attacco

Si, a questo punto conviene lanciarla come campagna di settembre, che serve a preparare il PP anche alle Europee del 2019 e, per chi decide di provarci, le Amministrative. Sul lato amministrative sono piuttosto ferrato sotto il profilo burocratico: ne ho affrontate ben 3 :slight_smile: e quindi sono a disposizione per aiutare quei gruppi che volessero tentare di “assaltare” il Comune…

In questi mesi possiamo organizzare delle Conference Calls usando strumenti come Jitsi Meet

Michele

1 Mi Piace

Riferimenti normativi

Leggi di iniziativa popolare

La legge 25 maggio 1970, n. 352 e successive modificazioni, disciplina l’istituto agli articoli 48 e 49. In concreto, quindi, si tratta “semplicemente” di proporre modifiche alla suddetta legge, ad esempio chiedendo l’introduzione in un Art. 7-bis o di un comma, in cui si spiegano le modalità alternative digitali della raccolta firme. Ad esempio si può proporre che il testo della LIP venga pubblicato su una pagina apposita del Ministero dell’Interno, e che in fondo alla pagina si dia la possibilità di firmare tramite SPID

Art. 48. La proposta, da parte di almeno 50 mila elettori, dei progetti di legge ai sensi dell’articolo 71, comma secondo, della Costituzione, deve essere presentata, corredata delle firme degli elettori proponenti, al Presidente di una delle due Camere. Spetta a tale Camera provvedere alla verifica ed al computo delle firme dei richiedenti al fine di accertare la regolarita’ della richiesta. Possono essere proponenti i cittadini iscritti nelle liste elettorali, previste dal testo-unico 20 marzo 1967, n. 223, e coloro che siano muniti di una delle sentenze di cui al primo ed all’ultimo comma dell’articolo 45 del testo anzidetto.

Art. 49. La proposta deve contenere il progetto redatto in articoli, accompagnato da una relazione che ne illustri le finalita’ e le norme. Si applicano, per cio’ che riguarda le firme dei proponenti, la loro autenticazione e i certificati da allegare alla proposta, le disposizioni degli articoli 7 e 8. I fogli recanti le firme debbono riprodurre a stampa il testo del progetto ed essere vidimati secondo il disposto dell’articolo 7. Non sono validi i fogli che siano stati vidimati oltre sei mesi prima della presentazione della proposta. Se il testo del progetto supera le tre facciate di ogni foglio, esso va contenuto in un foglio unito a quello contenente le firme, in modo che non possa esserne distaccato, e da vidimarsi contemporaneamente a quello.

Art. 7. Al fine di raccogliere le firme necessarie a promuovere da almeno 500.000 elettori la richiesta prevista dall’articolo 4, i promotori della raccolta, in numero non inferiore a dieci, devono presentarsi, muniti di certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali di un comune della Repubblica, alla cancelleria della Corte di cassazione, che ne da’ atto con verbale, copia del quale viene rilasciata ai promotori. Di ciascuna iniziativa e’ dato annuncio nella Gazzetta Ufficiale del giorno successivo a cura dell’Ufficio stesso; in esso vengono riportate le indicazioni prescritte dall’articolo 4. Per la raccolta delle firme devono essere usati fogli di dimensioni uguali a quelli della carta bollata ciascuno dei quali deve contenere all’inizio di ogni facciata, a stampa o con stampigliatura, la dichiarazione della richiesta del referendum, con le indicazioni prescritte dal citato articolo 4. Successivamente alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’annuncio di cui al primo comma, i fogli previsti dal comma precedente devono essere presentati a cura dei promotori, o di qualsiasi elettore, alle segreterie comunali o alle cancellerie degli uffici giudiziari. Il funzionario preposto agli uffici suddetti appone ai fogli il bollo dell’ufficio, la data e la propria firma e li restituisce ai presentatori entro due giorni dalla presentazione.

Art. 8. La richiesta di referendum viene effettuata con la firma da parte degli elettori dei fogli di cui all’articolo precedente. Accanto alle firme debbono essere indicati per esteso il nome, cognome, luogo e data di nascita del sottoscrittore e il comune nelle cui liste elettorali questi e’ iscritto. Le firme stesse debbono essere autenticate da un notaio o da un cancelliere della pretura o del tribunale nella cui circoscrizione e’ compreso il comune dove e’ iscritto, nelle liste elettorali, l’elettore la cui firma e’ autenticata, ovvero dal giudice conciliatore, o dal segretario di detto comune. L’autenticazione deve recare l’indicazione della data in cui avviene e puo’ essere anche collettiva, foglio per foglio; in questo caso, oltre alla data, deve indicare il numero di firme contenute nel foglio. Il pubblico ufficiale che procede alle autenticazioni da’ atto della manifestazione di volonta’ dell’elettore analfabeta o comunque impedito di apporre la propria firma. Per le prestazioni del notaio, del cancelliere, del giudice conciliatore e del segretario comunale, sono dovuti gli onorari stabiliti dall’articolo 20, comma quinto, del testo unico delle leggi per l’elezione della Camera dei deputati, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e dalla tabella D allegata alla legge 8 giugno 1962, n. 604. Alla richiesta di referendum debbono essere allegati i certificati, anche collettivi, dei sindaci dei singoli comuni, ai quali appartengono i sottoscrittori, che ne attestano la iscrizione nelle liste elettorali dei comuni medesimi. I sindaci debbono rilasciare tali certificati entro 48 ore dalla relativa richiesta.

Liste elettorali

In questo caso la norma è il D.P.R. 361/1957, art. 20, di cui riporto qui il passaggio fondamentale:

La firma degli elettori deve avvenire su appositi moduli riportanti il contrassegno di lista, il nome, cognome, data e luogo di nascita dei candidati, nonché il nome, cognome, data e luogo di nascita dei sottoscrittori e deve essere autenticata da uno dei soggetti di cui all’articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53; deve essere indicato il comune nelle cui liste l’elettore dichiara di essere iscritto (44). Per tale prestazione è dovuto al notaio o al cancelliere l’onorario di lire 100 per ogni sottoscrizione autenticata (45). Le stesse disposizioni si applicano alle candidature nei collegi uninominali. Nessun elettore può sottoscrivere più di una lista di candidati

Referendum abrogativi (art.75 Costituzione)

La raccolta firme per il referendum è disciplinata dalla LEGGE 352/1970, art.27→40

Cercare chi fa già così in Europa e contattarli per vedere come fanno.

1 Mi Piace

Quando stavamo lavorando a degli emendamenti alla legge elettorale, nell’ambito della nostra collaborazione con i deputati di Alternativa Libera, avevamo inserito anche l’opzione della raccolta firme tramite SPID. Cerco di ritrovare il testo e lo riporto qui.

1 Mi Piace

Banalmente era:


### i6426: SPID

Proposta

All’articolo 1, comma 1, alle lettere D ed E, dopo le parole “della firma digitale o della firma elettronica qualificata” aggiungere “o del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID)”:

Ratio

Lo SPID è relativamente semplice da ottenere, da usare e costa meno


Il thread di riferimento sul forum invece era: Pdl elettorale [ritirata]

1 Mi Piace

Si @Ronin ma quello era un emendamento a una PdL mai approvata. Comunque, ho cominciato a buttar giù “in bella copia” una Proposta di legge vera e propria, con tanto di pippone introduttivo (quelli che cominciano con ONOREVOLI COLLEGHI! e spiegano le motivazioni della legge). Sta qua

Spid.odt (22.3 KB)

In teoria, da quello che ho potuto capire, dovrebbe andar bene come struttura. Sono due articoli in cui c’è scritto che si modificano leggi già esistenti (quelle menzionate sopra in questo topic), aggiungendo lo SPID come modalità di raccolta firme. Farebbe comodo il parere di gente che in Parlamento c’è stata e ne capisce più di me.

EDIT Meanwhile…

1 Mi Piace

Aggiornato il post in cima