[O_Zone] Buongiorno a tutti

Buongiorno a tutti,

sono Michele di Siena. Deluso da una lunga esperienza politica in un movimento nazionale, dopo 12 anni di lavoro e dopo aver capitalizzato una discreta esperienza sia burocratica che amministrativa, ho voglia di ripartire. Non so se in Toscana ci sono i numeri e le prerogative per puntare verso le Elezioni Amministrative di Firenze del 2019 o le Regionali del 2020. O, ancora, le Europee del 2019 (ma i collegi sono talmente grandi da rendere molto difficile l’azione politica in assenza di una struttura consolidata…).

Ho già avuto modo di confrontarmi con L. di Firenze che mi ha chiarito alcuni punti. Fedele quindi al detto “non c’è rotta per il marinaio che non sa dove andare” chiedo: dove volete/vogliamo andare ?

Michele

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Ciao Michele, innanzitutto benvenuto.

Provo a risponderti io, ma invito anche tutti gli altri a correggere le mie valutazioni.

I pirati nascono inizialmente nell’ambito delle lotte per i diritti digitali e per la difesa della libertà della rete, ben presto comprendono che questi diritti sono imprescindibili dal resto dei diritti civili e, soprattutto, che non ci sono diritti di sorta senza una maggiore giustizia sociale. I Pirati sono progressisti ma anche liberali, sono convinti che la ricchezza vada meglio condivisa e che la libertà come la conoscenza vada difesa ad ogni costo.

Come ottenere una maggiore giustizia sociale? Contrastando quelle che sono le tare endemiche di questo paese, provo ad elencare le principali, non necessariamente nell’ordine di gravità

  1. Corruzione
  2. Evasione fiscale, elusione, inefficienza della macchina amministrativa
  3. Deriva culturale, cattiva qualità e scarso pluralismo dell’ informazione, degrado della qualità dell’istruzione,
  4. Costante attacco alla privacy, moltiplicazione delle forme di controllo e tracciamento degli individui
  5. La totale mancanza di sostegni al reddito, allargamento della forbice tra ricchi e poveri, mercato del lavoro bloccato dalle rendite di posizione

Dove vogliamo andare? Già riuscire a farci conoscere e possibilmente partecipare alle elezioni, anche in singoli comuni, sarebbe un enorme successo. Abbiamo bisogno di guadagnare visibilità. Dal canto mio sono sicuro che un bacino elettorale in questo paese per i pirati ci sarebbe. Non ti nascondo però che è estremamente difficile per un partito come il nostro, senza forza economica e comunicativa (noi non abbiamo un Beppe Grillo) riuscire ad imporsi all’attenzione dell’opinione pubblica. Ovunque si pensi di andare, per noi è tassativo crescere.

Spero di non aver smontato il tuo entusiasmo e spero piuttosto che tu abbia idee ed energia da immettere nel motore.

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Ti ringrazio per la dettagliata ed articolata risposta, che risponde molto bene alle mie perplessità e dubbi. E’ innegabile che, sia per formazione (sono un sistemista) che per opinioni (uso solo software libero e sono molto attento alle tematiche relative alla privacy), ho una inclinazione molto forte verso i principi che mi hai elencato. Principi che speravo di portare, e nel mio piccolo ho fatto, nel M5S -dove ho militato per oltre 11 anni-. Purtroppo il mutato scenario politico mi ha portato a fare considerazioni su cosa voglio fare in futuro e dove dedicare le energie. E il PP mi piace, mi attrae, mi affascina. Vorrei iniziale a lavorare come ho fatto a Siena, 12 anni fa, creando il primo “gruppetto” territoriale da dove poi sono nati, a cascata, tutti gli altri. Per ora sto provando a parlarne con gli amici più intimi, per saggiare il terreno. Ed ammetto che il nome “pirata” fa storcere la bocca a molti. Vediamo che succede, mi prendo qualche mese di tempo e provo, insieme ad altri, ad organizzare un convegno sulla Democrazia Digitale a Siena, se Julia Reda verrà a trovarci :smile:

Michele

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Il nostro sysadmin @mutek ha trovato l’essenza che ci rende speciali e difficili: grazie alla democrazia liquida non c’è molta prospettiva di lucro, controllo e carriera nel PP. Qui tutti devono metterci l’idealismo. In passato ci si doveva mettere anche la pazienza di sopportare litigi assurdi e mancanze di rispetto, ma con i regolamenti che abbiamo introdotto nel 2015 magari la situazione è cambiata. Fatto sta che il periodo 2012-2013 ci ha costato molta energia e non ci siamo ripresi come vorremmo. Ci vuole una nuova ondata di supporto… e preferisco non dipendere da qualche personaggio mediatico, perché una crescita lenta e pienamente democratica credo sia più sostenibile… che dici, @o_zone?

Concordo, lynX, che la crescita deve essere graduale e non repentina. Ma la crescita deve essere sia sotto il profilo culturale che partecipativo, altrimenti saremmo soltanto un piccolo gruppo di idealisti ai margini della scena politica. Crescere sia in consapevolezza che in partecipazione, invece, spero possa servire a far tornare i temi che propagandiamo nell’agenda politica nazionale. E per farlo, mediaticamente parlando, ci vogliono persone che si fanno ascoltare dai media e fanno, banalmente, sapere al mondo che esiste anche il Partito Pirata Italiano.

Qui non c’è un “Beppe Grillo” a trascinare le folle, come nel M5S in cui sono stato per 12 anni, e le difficoltà di farsi ascoltare saranno ancora maggiori. Per questo non dobbiamo avere paura né della stampa né dei media ma, semplicemente, saperli sfruttare per arrivare al nostro obiettivo.

Michele

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Si, e finora i media sono stati in gran parte molto benevoli nei nostri confronti…

Ottimo. Dovete perdonarmi ma essendo appena arrivato posso solo portare l’esperienza accumulata precedentemente in altra forza politica e non conosco molto di quanto avvenuto nel PP in questi anni. Posso dirvi che l’ultima, e la prima, volta che ne ho sentito parlare fu proprio sul blog di Beppe Grillo…

Michele