Progetto Cibele: FabLab Rurali sull'Appennino

IL PROBLEMA:

Piccoli borghi appenninici Popolazione in decrescita Minore presenza dell’uomo sul territorio Disagi e dissesti idrogeologici da mancata cura Necessita’ di reperire beni senza affrontare viaggi o trasporti anti economici Necessita di riciclare materiali non biodegrabili per abbassare l’inquinamento Necessita’ di collegamento rete internet in zone non coperte per fallimento di mercato Necessita’ di alfabetizzazione informatica della popolazione locale Necessita’ di creare posti di lavoro e strutture in loco Necessita’ di invogliare la popolazione a rimanere o addirittura incrementarla Necessita di sviluppare in loco risorse energetiche nel campo rinnovabile e green

LA SOLUZIONE

Una fablab in ogni borgo Riutilizzo di spazi esistenti per la creazione di un centro di produzione e stampa 3d in vari materiali (plastica, legno, argilla, metalli) Questo consente la creazione in loco di beni od oggetti (vasi, ingranaggi,protesi,biciclette… qualsiasi cosa) che un tempo venivano creati dagli artigiani locali Formando parte degli abitanti si puo sviluppare un centro fablab che possa servire alla popolazione residente (specialmente la piu anziana- FONDI EUROPEI AGEING ) Tale progetto armonizza le risorse locali, prevalentemente agricole o l’incremento di coltivazioni (polimerizzazione di plastica da prodotti agricoli tipo canapa/FONDO EUROPEO PER LA CANAPA - 80 mln euro/ o altre colture (PROGRAMMA SVILUPPO RURALE PSR 2007-2014), sviluppandone la automatizzazione (PSR) e conseguente riassestamento idrogeologico (PSR) Recupero di plastiche (es: vecchie bottiglie di shampoo o di acqua ecc…) che invece di finire in disacrica possono essere ritrafilate e trasformate in filamento per la stampa Recupero presso le aziende del comprensorio interessato di apparecchiature informatiche obsolete da sostituire PRIMA che diventino rifiuti e conseguente costo per le aziende e trasformazione di essi in apparecchiature informatiche adatte alle necessita’ della popolazione e del fablab locale (opzione win win, la azienda non ha piu il problema dello smaltimento, il fablab ha la risorsa necessaria a costo zero) Corsi di formazione base informatica per chi gestira il fablab (informatica di base, cad di base, internet di base, manutenzione HW di base e recuoero informatica obsoleta) con sistemi open Integrazione dei fablab “rurali” in una rete di scambio di esperienze e competenze oltre che di file da stampare Unione e collegamento alle dorsali di rete e collegamenti punto-punto tramite sistemi Wifi open (es rete ninux) sponsorizzati dall’europa in quanto sviluppati in zone a fallimento di mercato Corso di base di autocostruzione e/o installazione di pannelli solari o altre fonti energetiche (eoliche, geotermiche, biomasse ec…)

PROGETTO PILOTA Costruzione ed organizzazione di un fablab rurale nell’appennino ligure, al fine di esaminare sul campo le necessita’ e le risorse da attuare, Tale progetto verra’ poi esportato in tutti i comuni e territori che ne facciano richiesta con la organizzazione in loco di corsi, apporto delle competenze sviluppate e formazione della popolazione locale, creando cosi nuove professionalita’ o servizi utili

da integrare

utilizzo stampanti 3d edili per ricostruzione o restauro parti architettoniche o agricole (tipicamente muretti a secco, pozzi o altro)

utilizzo di scanner e stampanti 3d per la conservazione o restauro di aspetti tipici della cultura, storia, archeologia rurale locale (es teste apotropaiche della fontanabuona, manufatti contadini, ecc…)

Penso che ci sia abbastanza carne al fuoco per richiedere finanziamenti anche impegnativi, basandosi su fondi diversi tra di loro, integrandoli in un progetto comune e che condivida i vari obbiettivi proposti dagli enti erogatori

come supporto all’idea vedi anche

emmeesse

Il progetto mi pare ottimo…e mi interessa anche a livello personale (sarei un archeologo, la storia della scansione e stampa in 3D dei reperti è un qualcosa che piano piano comincia finalmente ad affacciarsi). Si tratta di capire in che modo dare concretamente una mano. Intanto oggi posso cominciare a parlarne con i rappresentanti di tutti i FabLab della Toscana, eccezionalmente riuniti in un unico padiglione alla Mostra dell’Artigianato a Firenze.

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Il 26/04/15, Exekiascto@lists.partito-pirata.it ha scritto:

Il progetto mi pare ottimo…e mi interessa anche a livello personale (sarei un archeologo, la storia della scansione e stampa in 3D dei reperti è un qualcosa che piano piano comincia finalmente ad affacciarsi). Si tratta di capire in che modo dare concretamente una mano. Intanto oggi posso cominciare a parlarne con i rappresentanti di tutti i FabLab della Toscana, eccezionalmente riuniti in un unico padiglione alla Mostra dell’Artigianato a Firenze.

Pubblicato da Exekias il 04/26/2015

Spero veramente che tu lo abbia fatto. Per quanto riguarda lo scanner dovremmo averne uno funzionante in un paio di settimane (e’ quasi perfetto… vabbe insomma, diciamo che funziona)

éer quanto concerne l’archeologia o semplicemente il recupero di oggetti stiamo lavorando su dei telai da damasco del quindicesimo secolo ancora perfettamente conservati…

insomma ce ne sono di cose da fare.

Quindi se vuoi prendiamo contatti diretti e sviluppiamo idee

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