Proporre al Capo dello Stato un sistema alternativo per la scelta del presidente del consiglio incaricato

Continua la discussione da Legge elettorale multilivello by Storno:

Da questea discussione mi è spuntata una idea. Fra poco ci saranno le elezioni politiche ( se non questo autunno, a Marzo 2018 ) e la legge elettorale su cui si sta trovando un accordo è largamente proporzionale. Questo significherà che le forze politiche si presenteranno alle elezioni ognuno per conto proprio, ed il risultato sarà un parlamento molto frazionato.

Data questa situazione, si farà un gran parlare dei futuri problemi di governabilità ( anche se solo far abituare l’idea al ritorno del patto Renzi-Berlusconi, che sembra essere l’unica uscita possibile delle elezioni ).

Come previsto dalla Costituzione, sarà il Presidente della Repubblica a decidere il nome del presidente del consiglio incaricato, una volta sentiti i partiti, secondo un rituale che ha più di mezzo secolo. La mia idea è che il PP proponga al presidente, tramite petizione o annuncio stampa o altro, di usare per la fase di consultazioni il metodo del Condorcet simgle-winner, o simile, , che dovrebbe articolarsi come segue:

  1. ogni forza politica esprime uno o piu’ candidati
  2. ogni parlamentare esprime singolarmente, tramite voto segreto, le sue preferenze mettendo in ordine i candidati proposti
  3. un software, precedentemente scelto ( credo che ce ne siano diversi open-source già disponibili ? ) e configurato, calcola il vincitore.

Ovviamente non mi aspetto che ci diano retta, ma può essere un buon veicolo pubblicitario il far sapere in giro che noi abbiamo una soluzione innovativa al problema annoso della governabilità.

Che ne dite?

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Sarebbe bello, anche se poco realizzabile visto le difficoltà nel farsi ascoltare.

Si può vedere una procedura del genere in due modi.

  1. un voto informale per scegliere un incaricato presidente che poi avrà bisogno comunque del voto di fiducia.
  2. un rinnovamento formale delle procedure, il voto con Condorcet equivale alla fiducia: in tal caso bisognerebbe cambiare delle leggi o addirittura la Costituzione?

Equivarrebbe ad un sistema che ammette governi di minoranza (se il voto non ha l’opzione “nessuno” un candidato necessariamente deve essere scelto) e sfiducia costruttiva (in caso di richiesta di sfiducia si può ripetere un voto simile che indica se c’è un candidato gradito di più). Due principi secondo me da sostenere, e che Condorcet può applicare in modo fluido ed efficiente.