Raccolta firme on-line

L’attuale modalità italiana della raccolta firme per referendum e presentazione alle elezioni rappresenta un grosso ostacolo. L’UE prevede che queste possano essere raccolte on-line, purché vengano soddisfatte alcuni requisiti. In alcune nazioni europee questo è già possibile, il che significa che esistono gli strumenti adatti. Credo che questo possa essere un argomento tipico da PP-IT per le sue conoscenze softawistiche e per i suoi contatti in Europa.

Purtroppo non sono assolutamente in grado di trattare il problema dal punto di vista tecnico, posso solo suggerire di lanciare un progetto e di formare un gruppo di lavoro dedicato.

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Cos’è? Una proposta di legge di chi ed a chi? Occorrerebbe correlarla con i requisiti richiesti dall’UE e verificare se siano soddisfatti. Occorrerebbe correlarla con le modalità analoghe di raccolta firme dei paesi dove è vigente.

Occorrerebbe ampliarla a coloro che non possiedono SPID

Formeresti su questo argomento un gruppo di lavoro?

E’ una proposta di legge del PP-IT al parlamento italiano, e limitata al contesto italiano. L’intento principale era di realizzare un’unica PdL che sancisse la possibilità di usare SPID per tutte le circostanze elettorali in cui è prevista la raccolta di firme (in passato altri - tipo la Bonino o l’associazione Luca Coscioni - avevano proposto la stessa cosa, ma limitatamente ai referenda). Tra l’altro, non so nemmeno se dal punto di vista “legale” abbia un senso o se c’è il rischio che venga presa a pernacchi per vizi di forma da chi di dovere; sarebbe molto gradito un parere di @Rasna e/o Ciurcina, o di qualunque altro avvocato iscritto.

“Occorrerebbe” nel senso di “sarebbe indispensabile”? Non saprei, forse non è necessario…once again: ci vorrebbe il parere di qualche avvocato. Per fortuna ora ne abbiamo a iosa.

Su questo non sono d’accordo. E’ la gente che deve adeguarsi a SPID. Ormai basta una videochiamata gratuita di 15 minuti per ottenerlo.

Equivalente a: “sarebbe buona cosa”

Certo certo: adeguiamo la gente. Certo.

La gente s’è adeguata alla fattura elettronica, alla dichiarazione dei redditi precompilata, al pagamento elettronico degli stipendi, all’iscrizione a scuola online, e chi vuole il reddito di cittadinanza si è adeguato allo SPID. Succede in tutti i Paesi civili.

Solo una parte della gente e molti si adeguano pagando chi lo fa per loro, cosa che per il voto, ovviamente, non si può fare.

Ma ho aperto la discussione per vedere se oggi qualcuno è sufficientemente interessato all’argomento da farsene carico.

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A me SPID fa orrore, così come fa orrore la fatturazione elettronica e ha fatto orrore la posta elettronica: è imbarazzante vedere come lo stato italiano ogni qual volta metta mano alla digitalizzazione faccia disastri su disastri, sia a livello architettura che implementazione.,

Ed è successo esattamente quello che dice @storno: tralasciando una risibile minoranza (che farà sempre tutto da sola perché è in grado di farlo e è ideologicamente contraria a dare soldi a terzi per farlo), tutti si adeguano pagando.

Ma questo non si ascrive né allo sviluppo né tantomeno alla semplificazione, innovazione, de-burocratizzazione della PA. Si tratta solo di sotto sviluppo mascherato.

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Se il problema è che quasi nessuno sa usare la tecnologia digitale in generale, allora è inutile anche solo discutere di raccolta di firme online.

Casomai il problema è mettere la gente nelle condizioni di far da sé senza pagare; cosa che oggi, almeno nel caso di SPID e della dichiarazione precompilata, è oggettivamente possibile, a patto naturalmente di non essere troppo mentalmente pigri (andrebbe fatto un monumento alla Social Media Manager di Inps per la famiglia che su Facebook rispose a una tizia Se sei in grado di farti i selfie con le orecchie da coniglio, sei anche in grado di usare SPID).

E soprattutto, la logica è che questa situazione vada a migliorare da sola, nel tempo, col susseguirsi delle generazioni; un domani, in teoria, la percentuale di gente in grado di fare tutto da sé senza pagare dovrebbe essere la maggioranza. L’Estonia non è arrivata alle percentuali odierne dall’oggi al domani: è che hanno iniziato a muoversi nei primi anni 2000. Se avessero ragionato in termini di “Non facciamo nulla perché c’è gente che non sa mandare una mail”, a quest’ora sarebbero ancora come noi.

Per quanto mi riguarda, la risposta è “dipende”. Se la chiave di volta resta SPID, ok. Se invece bisogna ripensare completamente l’intero impianto della PdL e ingegnarsi a trovare soluzioni praticabili anche da chi non sa accendere un computer, anche no.

No, perché faccio un banchetto con il computer senza avere l’obbligo di un certificatore.

Sono d’accordo con te su quanto siano fatti male questi strumenti ma devo riconoscere che costituiscono un miglioramento rispetto alla base di partenza. Non trovi?

Inoltre (sì, questo è benaltrismo 100%, lo ammetto), il problema è che ogni volta che la realtà e la tecnologia scardinano a calci la porta dei servizi al cittadino, apportando qualche vantaggio, il legislatore fa sempre in modo che soluzione tecnologica venga stemperata e annullata in una serie di complicazioni infinite che servono solo a far sopravvivere certe categorie professionali parassitarie, sia quelle iscritte all’albo che quelle non iscritte (come? dov’è che ho detto CAF? no, no davvero: ho riletto e non l’ho scritto…) :joy: .

D’accordo, ma in tutta franchezza non mi pare una grossa rivoluzione. Chi vuol firmare deve recarsi fisicamente al banchetto (che ovviamente sarà disponibile solo in alcuni giorni e in determinati orari), cosa difficile se ad esempio è un disabile o un infermo; poi c’è il problema che anche senza certificatori devi trovare gente disposta a starci, al banchetto. Poi mi risulta che per allestire un banchetto si debba dare il preavviso alla Questura e fare richiesta di occupazione di suolo pubblico al Comune… Voglio dire: se certa gente ha comunque bisogno di essere aiutata, tanto vale aiutarla ad aprire SPID, che oltretutto gli servirà anche per altri scopi.

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Forse non hai mai sperimentato una raccolta voti e la difficoltà di trovare certificatori. Penso che la vicenda delle firme 5 stelle palermitani (e stiamo parlando di un partito piuttosto grandino) evidenzi la difficoltà di questo step. Naturalmente chi ha SPID può benissimo utilizzarlo per firmare, si tratta solo di integrarlo per chi non lo ha.

P.S. Credo che lo Stato nel caso 730 ed Unico precompilato abbia fatto un grande passo in avanti