Riguardo alla Costituzione conta cosa c’è scritto e come viene interpretata oggi, le parole scritte le abbiamo, le intenzioni interiori no.
Le strade sono tre: piena occupazione, RdE, oppure un ibrido tra le due (cerco di darti un lavoro, altrimenti ti dò almeno un reddito base - più basso di un lavoro pagato - nel frattempo).
L’RdE è finanziariamente sostenibile, ci stiamo facendo attualmente carico di cose molto più costose e seriamente dannose… si tratta di cambiare rotta. Non è facile chiaramente. Inoltre, ho offerto dati a riguardo, hai segnalato alcuni errori e li ho corretti, se non ne trovi altri dovrai pur dargli una certa validità a quel lavoro.
Riguardo l’eticità dell’RdE è un discorso fondamentalmente soggettivo… possiamo elencare vari sentimenti a riguardo, ma non avremo mai il “dito di Dio” puntato sull’atteggiamento più etico. Inoltre, è soprattutto un discorso funzionale il sistema finanziario e come ridistribuire la ricchezza. C’è veramente poco di giusto e oggettivo nelle più grandi dinamiche che stanno accadendo, la vera domanda è: vogliamo che la gente stia bene e l’economia funzioni oppure no? Non è tanto un discorso etico…
Falso. La soglia di povertà è molto molto sotto il reddito mediano e già solo questo fatto non può portare ad un fenomeno di inflazione, che anche ci fosse lievemente per un primo assestamento, non introducendo nuovo denaro e non aumentano i livelli di reddito tutelati non c’è alcuna ragione per pensare a progressivi lievitamenti di prezzi o costo del lavoro o altro.
Inoltre, penso siano proprio poche le persone che si accontenteranno di galleggiare sulla povertà, senza trovare la forza o la voglia di fare nemmeno un lavoro part time. Infatti, un RdE concepito come dettagliatamente l’ho illustrato dovrebbe migliorare la ridistribuzione delle ore di lavoro e quindi l’occupazione aumenterà.
Credo proprio accada il contrario, dato che la possibilità da parte delle aziende di scomporre un full time in due part time (i lavori che richiedono presenza continua si possono ridurre a livello di mesi in un anno) con gli stessi attuali lavori, proprio nel mercato, si distribuiranno meglio le ore di lavoro e quindi ci sarà più occupazione e meno stress e più tempo libero.
I prodotti non etici si possono disincentivare con delle forti imposte oppure si collabora con gli Stati per diffondere livelli di tutela del reddito e dei diritti ovunque nel mondo (sarebbe la soluzione migliore). Purtroppo, recuperare potere politico sopra il volere (e il potere) delle multinazionali sarà certamente dura…