Ridurre i tempi del processo decisionale e aumentare i feedback

E’ così che funziona LQFB, ma c’è un ma: per evitare il continuo riproporre di una proposta, dopo la bocciatura c’è un tempo di “interdizione”. Si potrebbe fare l’inverso, cioè partire con una iniziativa “mozione” e poi, quando si prevede di raggiungere il consenso necessario, ritirarla e presentarne una breve. Ma il risparmio di tempo è ridicolo, soprattutto a scapito della discussione. Onestamente mi sembra che attualmente i tempi siano ben bilanciati. Se si vuole ridurli occorre fare una statistica sui tempi di risposta degli utenti. Ma, soprattutto, operare su altri parametri.

P.S. Quelli fra me e lynX non sono battibecchi, ma semplicemente opinioni opposte portate avanti in modo folkloristico, anche per evitare lo scontro. Ma se preferite la serietà: siete d’accordo che il gruppo RSB debba fare solo copia/incolla altrimenti si trasforma in gruppo di potere?

P.P.S. Anche qui tempo fa abbiamo tentato con Vilfredo, ma… Non si arriva mai ad un’unica sintesi I tempi sono così lunghi che vince il disinteresse

La cosa migliore forse è discutere a quattrocchi con molti utenti su proposte come il manifesto (o altre fondamentali), accettando tempi lunghi, quando tutto è abbastanza maturo (ammesso si raggiunge una maturità) allora si passa su LQFB, accettando i suoi tempi, ed infine dovrebbe scorrere tutto più tranquillo l’iter. Insomma, i tempi vanno accettati lunghi.

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In realtà credo che sia il contrario: una proposta, se bocciata, può essere riproposta anche immediatamente. Mentre se una proposta viene approvata,per modificarla bisogna attendere almeno il doppio del tempo di discussione.

@Solibo ? In ogni caso abbiamo dimostrato l’opportunità del documento su LQFB

Come scritto sull’altra discussione, anche qui preciso, che pur piacendomi l’idea di primo acchitto, va incontro ad un problema simile a quello a cui va incontro il mio suggerimento “se tutti hanno finito di votare chiudiamo la fase di votazione”.

Infatti, un tempo breve con consenso elevato, può essere raggiunto da un gruppetto che si mette d’accordo per realizzare il risultato e avvalersi di un effetto sorpresa o semplice ritardo degli altri utenti. Inoltre, il consenso relativamente alto iniziale, può diventare medio e non sufficiente o addirittura basso, se altri utenti si aggiungono in seguito alla votazione. Quale tempo garantire affinché la democrazia non venga penalizzata o soggetta a forzature? Praticamente si finisce per dover approdare su tempi standard più o meno lunghi a seconda di ciò che si vota.

Essendo tornato alle conclusioni che sono tra l’altro quelle attuali quasi metterei questa mia discussione sotto “Ruminazione” (mettete un like a questo post se pensate sia ruminazione questa discussione - il rischio è di confondere i nuovi arrivati).

Il consenso si regola con 2 parametri in liquid feedback, i quorum (di iniziativa e di tematica) e le maggioranze qualificate (maggioranza diretta, cioè “iniziativa x” vs “status quo”, e m. indiretta, cioè “iniziativa x” vs “iniziativa y”).

Il quorum è valore assoluto, la maggioranza qualificata è relativo. Per evitare che un gruppetto vinca un’iniziativa con una policy rapida e ad alto consenso, basta fissare alto SIA il quorum SIA la maggioranza qualificata. Se il quorum è 50% del partito è chiaro che un gruppetto non ha possibilità di imbrogliare.

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Ho capito, questo può funzionare allora. Servirebbe dedicarsi alla presentazione non solo del partito, ma anche dei suoi strumenti e di come sono attualmente impostati in ogni loro dettaglio. Quante cose da fare…

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E così avremmo realizzato la dittatura della maggioranza.

Non è vero, perché, come diceva don_durito, il quorum è solo per i tempi brevi (un primo tentativo che in certi casi può far comodo e andare incontro a largo accordo). Se non passa la proposta, si possono usare tempi più lunghi e un consenso relativo più concessivo e quindi non viene fuori il problema della “dittatura della maggioranza”.

C’è qualcuno che può chiarire se una proposta bocciata può essere immediatamente ripresentata?

Comunque al massimo sarebbe la dittatura della minoranza, perché il 10% potrebbe bloccare tutto… Ma appunto è solo per i tempi brevi. Si secondo me è essenziale definire bene quando si può riproporre una stessa iniziativa, ma con policy diversa

Sì, basta leggere il Regolamento.

Grazie Ed era ure scritto chiaro. Faccio ammenda

Art. 2. Validità delle iniziative approvate e loro modifica

Ogni iniziativa approvata tramite mediante la Piattaforma sarà vincolante per il Partito Pirata.

La modifica di qualsiasi iniziativa approvata potrà essere proposta in Piattaforma soltanto dopo che sia trascorso un tempo almeno doppio al tempo di discussione impiegato per approvarla.

Ogni iniziativa non approvata potrà invece essere riproposta in qualsiasi momento.

Quindi sarebbe più che fattibile l’idea di discutere la stessa cosa più volte di seguito, con policy diverse.

Prima si parte con policy brevi MA con consenso alto (sia quorum sia maggioranza qualificata), e poi con policy sempre più lunghe e consenso più basso.

In questo modo ci sarebbe possibilità di prendere decisioni anche in poco tempo. In caso di un disaccordo sufficiente ci si prende più tempo.

In questo modo si è più efficienti (e magari aumenta l’interesse a partecipare, perché si sta sul pezzo), ma allo stesso tempo si ricerca l’accordo e il confronto.

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Ho spostato un messaggio in un nuovo argomento: BREXIT: limitare l’irrazionalità della democrazia diretta?

L’ultimo post di @don_durito è molto importante per me. Mi spiace che la discussione sia stata resa più complessa e verbosa del necessario (anche a causa mia che non avevo le idee chiare).

Avremmo bisogno di una mozione rapida da inserire nel regolamento prima della mozione ordinaria (scalando gli eventuali punti)

Mozione ordinaria rapida Tempo di nuovo: 2 giorni Quorum ammissione alla discussione: 10% Tempo discussione: 1 giorno Tempo di sospensione e verifica: 2 giorni Quorum di ammissione al voto: 20% Tempo di voto: 2 giorni Maggioranza diretta: 3/4 Maggioranza indiretta: 3/4

Praticamente in un tempo di una settimana si può approvare qualcosa, naturalmente occorre aver già le idee molto chiare, fondamentalmente aver discusso prima ed almeno il 75% (3/4, proporzione che risulterà la più alta nel regolamento) deve essere favorevole, altrimenti si passa alla via più lunga.

Ma non c’è già la “mozione urgente”, ancor più breve?

Sì, ma questa è per motivi speciali, non si può fare sempre; io ne introdurrei una ordinaria, ma veloce (aumentando molto il consenso così da conservare la forte convergenza decisionale necessaria per un tempo breve).

D’accordo, ma richiederei un consenso più elevato, tipo del 90%. Vedi anche le vecchie idee in https://agora.partito-pirata.it/issue/show/2433.html – In particolare https://agora.partito-pirata.it/initiative/show/5364.html propone che si possa agire in qualsiasi momento una volta oltrepassato un quorum iniziale molto elevato ed ottenuto da tale quorum il consenso del 100% nella barra verde – in pratica l’esito favorevole è flessibile temporalmente e dipende solo dalla volontà dei partecipanti.

9 persone su 10 mi sembra troppo elevato, se ci fosse un consenso di 8 persone contro 2 io credo che è ragionevole procedere, facciamo l’80% (che è una via di mezzo tra 3/4 e 90%). Quindi 8/10. Vedrò meglio le vecchie proposte in un altro momento.