Sara non mi interessa se tu abbia torto o ragione, non è una gara per me.
Cerco di comunicare nel modo più chiaro possibile il mio pensiero e di comprendere il tuo.
Per comunicare abbiamo bisogno di un linguaggio chiaro e quando il contesto non è sufficiente per discernere il significato di un termine, dobbiamo fermarci a fare chiarezza prima di proseguire.
In questo thread stiamo parlando di Diritto Costituzionale, potere, sovranità etc… in questo contesto le definizioni giuridiche sono rilevanti ed un termine usato in modo improprio danneggia la comunicazione fra noi e confonde coloro che leggono.
Dunque ti prego di non darmi ragione se ritieni che abbia scritto qualcosa di sbagliato: è possibile che ci sia un errore di comunicazione da sistemare. Se invece trovi che ciò che ho scritto è corretto, ti prego di non denigrarlo come un artificio retorico volto a prevalere, non solo perché ho speso tempo per scriverti confidando nella tua onestà intellettuale, ma perché altri che leggono potrebbero restare confusi sul merito (“Shamar avrà ragione o no?”) e sulla mia persona.
Se confondi il ruolo politico di un Parlamentare con quello amministrativo di un pubblico ufficiale è inevitabile che poi giustifichi l’esistenza di una classe dirigente selezionata sulla base di una fumosa definizione di competenza.
Giustifichi l’aristocrazia, il governo riservato a non meglio identificati “migliori”, perché non cogli la differenza fra potere Politico e potere amministrativo.
In Italia la sovranità appartiene al popolo. Ogni cittadino partecipa equamente a questa sovranità: l’idea stessa di “classe dirigente”, di un gruppo di persone che di fatto possono essere candidate a decidere per tutti mentre altri non possono è eversiva perché anti-democratica.
Sostenerlo è preparare il terreno per il populismo e ciò che ne consegue.
In Italia il sovrano è il popolo, non la classe dirigente.
Se escludiamo una guerra civile, l’unico modo di avere un sovrano migliore è educarlo.