Riflessione sul Manifesto "1984"

La differenza fra insuccesso e successo, fra la banalità e l’attrattività

Articolo su Cambridge Analytica

Attuale manifesto

Manifesto bocciato (riportato sotto per chi non può accedere a LQFB https://agora.partito-pirata.it/initiative/show/6321.html

L’avvento di Internet ha rappresentato una grande rivoluzione tecnologica, che ha aperto opportunità straordinarie in campo socio-culturale e politico. Contemporaneamente, però, a causa della sua potente efficacia come mezzo di comunicazione, ha ingigantito la possibilità, da sempre presente nei mezzi di comunicazione di massa, di manipolare la personalità e la volontà della gente. È il mezzo ideale per realizzare la società alienata descritta da Orwell nel suo romanzo “1984”. La possibilità di invadere la sfera privata dei cittadini, per conoscerne opinioni, timori, aspettative, risentimenti, unita alle moderne tecniche di psicologia delle masse, permette di manipolare il consenso pubblico al fine di dirigerlo nella direzione voluta con costi estremamente contenuti. Lo spostamento dell’informazione sulla Rete facilita la diffusione di notizie mirate – strumentalizzate o distorte – relative a fatti così lontani dalla realtà locale da non permetterne una verifica o intenzionalmente pianificati sulla base di questi dati, potendo così esaltarne gli effetti emotivi ben oltre la loro ragionevole portata con forte potere persuasivo. I partiti politici sono fortemente in ritardo nel comprendere i pericoli e le opportunità della Rete oppure sono direttamente asserviti a chi manovra i fili dai veri centri di potere. È quindi quanto mai urgente che diventiamo consapevoli di questi pericoli, spesso messi in ombra dalle opportunità, e ci mobilitiamo per evitare di essere soggiogati psicologicamente diventando così burattini di interessi altrui anziché attori dei nostri interessi collettivi. Il Partito Pirata intende agire in due direzioni che ritiene essenziali per la difesa dell’integrità degli individui e per cogliere le opportunità offerte dalla Rete: DIFFONDERE LA CONOSCENZA per maturare una cultura sempre più consapevole e adatta alla nostra specie che permetta di prevenire le distorsioni della realtà e delle informazioni. Ciò richiede l’opposizione a forme eccessivamente limitanti di copyright, la trasparenza delle attività pubbliche e la libertà di parola. PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE attraverso strumenti aperti e paritari per avanzare proposte, discuterle ed approvarle. Ciò comporta la distribuzione del potere politico ai cittadini, come anche la necessità di strategie difensive contro le ingenuità e gli errori. Questa novità culturale può funzionare anche se una piccola percentuale della popolazione si attiva in tal senso, risultando comunque più numerosa e di diversa estrazione sociale, rispetto alla tradizionale classe dirigente. Inoltre, richiede di privilegiare ciò che ci unisce rispetto a ciò che ci divide, continuando a collaborare, pur nella divergenza su altri temi, sempre nel rispetto reciproco.

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In effetti un testo molto bello ed azzeccato. Non sono esattamente d’accordo riguardo al riferimento a 1984 dato che la realtà è più ‘Brave New World’ il che non è necessariamente una cosa migliore. Per il resto il pensiero qui espresso raccoglie sia il problema della Rete che sorveglia che il discorso sul potenziale che sta nella partecipazione, nella democrazia liquida ed una possibile razionalità collettiva capace di trascendere l’incapacità dell’odierna politica a fare fronte agli sviluppi tecnologici. E ci sta bene anche la diffusione della conoscenza, elemento fondante del PP. Ulteriori temi che ci appaiono importanti quali reddito, ridistribuzione ed anti-corruzione derivano tutti dalla nostra nuova capacità di ragionare meglio insieme…

Tempo fa avevo proposto questo E ci avevo anche aperto un topic di discussione