Aggiorno la mia presentazione dopo un anno di presenza nel Partito Pirata.
Vivo nelle Marche e ho studiato filosofia, anche se ho abilità medie in informatica, come autodidatta, ambito che mi piace approfondire per cultura personale e per acquisire abilità pratiche. Inoltre, ho dedicato molto tempo ad approfondire l’economia e l’alimentazione.
Ad avvicinarmi alla politica sono stati i gravi problemi finanziari che stiamo attraversando come nazione, ma anche globalmente, ai quali si aggiungono i problemi ambientali, energetici e prettamente politici. Dato che la corruzione sembra un fenomeno non eradicabile che danneggia gli interessi collettivi e di lungo termine per privilegiare quelli personali e spesso di breve o medio termine.
La democrazia liquida mi sembra una carta nuova da giocare, sicuramente ha tempi lenti perché è genuinamente orizzontale ed anche perché richiede la maturazione di procedure e parametri che preservino i contributi di qualità, funzionino anche con grandi numeri e massimizzino i feedback (riscontri) da parte dei cittadini.
Però, se i cittadini non si impegnano per la politica del proprio Comune e della propria nazione, allora stanno sperando che qualche “santo” finisca nei centri di potere decisionale e faccia il bene collettivo… Purtroppo, ammesso che qualche raro caso ci sia stato e ci sia, sappiamo storicamente che prevale la corruzione, che personaggi scomodi vengono marginalizzati ed in qualche circostanza anche uccisi. Come si può sperare che lasciando le cose… alla deriva o nelle mani del prossimo… si possa approdare ad una situazione migliore?
I cittadini devono svolgere un ruolo attivo per la vita collettiva e nelle decisioni che ci riguardano tutti. La filosofia open source deve penetrare in qualche modo nell’ambito politico, questo rappresenterà un miglioramento nella vita delle persone.