Ahimé da nessuna parte. Puoi vederle solo iscrivendoti al partito e attendendo quindi 90 giorni. È una cospicua contraddizione per un partito che vuole connotarsi come partito della conoscenza. È chiaro che questa della privacy, relativa all’attività politica, è assolutamente malintesa. Sembra la privacy che la pubblica amministrazione invoca per non dare accesso al proprio lavoro. Come faremo a fare battaglie sulla trasparenza e diritto alla conoscenza sui processi decisionali pubblici se poi i nostri processi decisionali sono nascosti?
Capisco la tua posizione, ma non la condivido. Fino a prova del contrario siamo, e dobbiamo agire come tale, in un sistema politico democratico e liberale, come tale vale da un lato il diritto alle proprie opinioni e dall’altro la responsabilità per queste opinioni, responsabilità anche giuridica. Per quale motivo abbassare lo scalino d’accesso alle decisioni o alle discussioni del partito per permettere la partecipazione di troll, fake e altre bestie del genere? Perché in fondo di questo si sta parlando.
Altrimenti, fammi fare un’argomentazione per assurdo: e se un noto mafioso volesse influire su questo partito e, proprio sulla base di quella privacy che tu invochi, potesse essere autorizzato a farlo senza apparire, ti fideresti delle determinazioni di questo partito? In politica si chiede fiducia ai cittadini e ci si mette la faccia. Persone nascoste non possono e non debbono esserci. Il partito non ti obbliga ad intervenire, se lo fai sei consapevole che quello che dici ha valore, ma anche una componente di rischio.
Il sistema di votazione LQFB, che a mio avviso andrebbe aperto in lettura a tutti (almeno a partire dal momento in cui lo si decide), permette di tenere riservate le votazioni, che è ciò l’unica cosa che va riservata (e forse neppure questa se non richiesta, come nel parlamento).
Se invece dovessimo fare un’analisi per cui il sistema italiano è non liberale e non democratico e quindi il partito debba passare effettivamente in clandestinità… uhm… basterebbe chiudere l’accesso pubblico al forum per affrontare il problema?
Cosa c’entra sostenere Tor e sistemi di criptazione, con l’idea di fare politica da anonimi o peggio da troll? Quei sistemi servono, devono essere promossi, e vanno adottati quando è il caso, ad esempio nel whistleblowing, non per mero soluzionismo: esistono allora li usiamo tanto per fare a vedere che li sappiamo usare.
Io sono personalmente favorevole alla completa apertura di tutto il dibattito del partito sempre e senza eccezione.